Tempi del verbo

da un libro di grammatica italiana

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    Il PRESENTE indica un'azione che avviene nel momento in cui si parla

    es: M'affaccio alla finestra, e vedo il mare.

    Usi
    1. Si può usare nei proverbi e nelle sentenze, per esprimere una massima valida in ogni tempo:

    es: Chi si loda, s'imbroda.

    2. Si usa riferito anche
    - ad un fatto passato, per conferirgli maggiore vivacità

    es: Noi intanto ci stavamo ordinando. A un tratto s'ode un colpo di cannone.

    - a un'azione futura che avverrà tra poco, per annunciarla con certezza

    es: Domani parto per la montagna.


    Il PASSATO indica un'azione che al momento in cui si parla è già avvenuta.
    Secondo le vari gradazioni del tempo che esso esprime può essere di cinque specie:

    a. imperfetto che indica, riferendosi al passato, un'azione continuata, o ripetuta, o contemporanea a un'altra anch'essa passata

    es: Due pali in croce facevano un gran segno di moltiplicazione. (azione continuata)

    es: A quel tempo, la mattina mi alzavo tardi (azione ripetuta). Quando tu entrasti, leggevo il giornale. (azione contemporanea a un'altra passata).

    b. passato prossimo che indica un'azione passata la quale è avvenuta in un periodo di tempo non interamente trascorso, o i cui effetti durano ancora.

    es: Sono ritornato stamattina.
    es: Il Manzoni ha scritto "I Promessi Sposi":

    c. passato remotoche indica un'azione avvenuta in un tempo compiutamente trascorso

    es: Lo scorso anno passai le vacanze alle Dolomiti.
    es: Camillo salvò Roma dai Galli.

    d. trapassato prossimo che indica un'azione compiuta da poco al momento in cui ne cominciava un'altra, anch'essa passata.

    es: Avevo appena finito di svolgere il tema, quando arrivò la zia.
    - Ero stanco, perché avevo lavorato tutto il giorno.

    e. trapassato remoto che indica un'azione già del tutto compiuta prima che ne accadesse un'altra, espressa con il passato remoto.
    facendo attenzione che mentre il trapassato prossimo denota la continuità o la ripetizione dell'azione, il trapassato remoto mette in evidenza la precedenza immediata di un'azione nei confronti di un'altra espressa al passato remoto.

    es: Appena mi fui accorto dell'errore, mi precipitai dal professore.
    es: Quando mi ebbero strigliato e rimesso tutto a nuovo, mi fecero riaccompagnare a casa dalla serva.

    Il FUTURO indica un'azione che deve ancora avvenire.
    Si divide in:

    a. futuro semplice che indica semplicemente un'azione che avverrà in futuro

    es: Verrò presto a trovarti.
    es: Domani non andrò a scuola.

    b. futuro anteriore che indica un'azione che avverrà prima di un'altra, anch'essa futura

    es: Quando avrò finito il compito, andrò a giocare.
    es: Appena saremo giunti in albergo, andremo a letto.
     
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