La mia avventura

New Moon Cast e me

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  1. Angy_Tay<3
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    Capitolo uno: Partenza

    Era da tantissimo tempo che desideravo fare una pazzia. Ultimamente ero davvero troppo stressata. A scuola il più delle volte non riuscivo a seguire le lezioni, mi perdevo nei miei pensieri sperando che il tempo passasse velocemente. Una volta arrivata a casa nemmeno il tempo di pranzare che ero già collegata in altri mondi. Decisi che era giunto finalmente il tempo di partire per qualche giorno. Così senza troppa difficoltà preparai le mie cose. Velocemente, le misi nella valigia. Giunta a questo punto non mancava altro che prendere l'autobus diretto all'aeroporto. Il mio piccolo viaggio per raggiungere la prima meta era stato davvero piacevole, come dire già mi sentivo libera. Durò circa un’oretta buona. L'autobus era quasi pieno quando salii, l'unico posto che trovai era nella prima fila vicino al finestrino. Posai la valigia nello spazio apposito e mi misi ad ascoltare la musica, per passare il tempo.
    Arrivata all'aeroporto scesi di corsa dall'autobus con la mia piccola valigia, pronta per questa mia pazza avventura. Non appena oltrepassai l’entrata l’euforia mi pervase completamente, mi venne quasi voglia di urlare per la contentezza, ma ovviamente mi trattenni.
    Rimasi completamente colpita dalla bellezza della statua presente al centro esatto dell’aeroporto.
    - Wow, che bella!
    esclamai a voce alta per lo stupore. Non avevo mai visto una cosa simile in vita mia. Rappresentava un enorme cavallo con un cavaliere molto impotente; da piccola ero molto attratta da questi immensi animali, selvaggi e mansueti al tempo stesso.
    Una ragazza più o meno della mia stessa età che stava non molto lontano da me disse:
    - Già hai proprio ragione!
    Era alta leggermente poco più di me, di corporatura media, capelli castani di media lunghezza. Indossava occhiali scuri da sole e un berretto, oltre a un Jeans classico, una maglia nera a maniche lunghe con un piccolo disegno, che raffigurava una mela sotto al colletto. Portava un paio di Converse all star di colore nero.
    A quelle parole mi girai verso di lei e le rivolsi un timido sorriso e le risposi:
    - Non è una cosa che si vede tutti i giorni… Comunque sai per caso a che ora parte l’aereo per Montepulciano?
    Alla parola Montepulciano vidi la ragazza girarsi intorno con cautela come se cercasse qualcuno o si tenesse in guardia. Riportò la sua attenzione su di me, una volta essersi accertata di non esser vista da nessuno.
    - Montepulciano… come mai ti stai recando li?
    A quella domanda risposi un po’ timidamente, forse per non fa conoscere il reale motivo che mi aveva portato fin li.
    - Beh perché ne ho sentito parlare molto bene, inoltre la Toscana è stata ed è tuttora meta di molti registi famosi.
    A quelle parole la ragazza si fece molto attenta, sembrava veramente interessata alle mie parole come se l’avessi informata di cose che non sapeva.
    - Ah, capisco sai anch’io mi sto recando li, se vuoi possiamo stare insieme, tanto già mi hanno informata in quale hotel alloggerò…
    Dopo queste parole tornò nuovamente a guardarsi intorno, stavolta però non molto distanti da noi c’erano tre ragazzi vestiti in nero, simili a delle guardie del corpo, i quali studiavano ogni movimento della ragazza. Prima di risponderle decisi di valutare la situazione.
    Mi girai intorno e mi soffermai sulla figura dei tre ragazzi in nero pensando: “ Mi sembrano delle guardie del corpo… come è possibile? se così è chi stanno proteggendo?”
    Posai lo sguardo sulla ragazza che ancora non si era presentata, notai che con il capo stava facendo alcuni cenni verso le tre figure alle mie spalle, rimasi interdetta. Decisi per tutta curiosità di accettare l’invito, che la mia interlocutrice mi aveva proposto.
    - Ma sei proprio sicura? se sono di peso dimmelo, lo capisco…
    Mi guardò negli occhi e disse con serietà:
    - se te l’ho chiesto evidentemente mi fa veramente piacere avere compagnia. Bene direi che possiamo incominciare ad avvicinarci al check in.
    Annuii con il capo, presi da terra il mio borsone e prima di spostarmi decisi di guardarmi intorno per un’ultima volta. Notai che i tre ragazzi si erano spostati ed avvicinati alla mia compagnia di viaggio, sembrava circondata come per proteggerla. Rimasi un bel po’ perplessa poiché non riuscivo a capire la situazione che si stava creando. “mm non capisco… perché si sono messi in quel modo? Cosa c’entra lei in ciò? Possibile che sia una persona famosa e non me ne sono accorta? Beh, vabbè ora staremo a vedere…”
    - ok sono pronta andiamo! Dissi così alla ragazza. Con tutta tranquillità arrivammo all’imbarco qui prendemmo finalmente il nostro aereo. Durante il viaggio parlammo del più e del meno, mi accorsi di avere molti punti in comune, ogni tanto però il mio sguardo cadeva su quei ragazzi, che seguivano senza troppi preamboli ogni nostro minimo movimento, cercando comunque di non farsi scoprire. Finalmente potevo dire di trovarmi quasi perfettamente a mio agio, con la mente già stavo a Montepulciano, potevo quindi considerarmi pronta per questa mia pazzia.Inoltre sempre durante il viaggio rimasi completamente incantata dal paesaggio che potevo ammirare dal finestrino alla mia destra, riuscivo a vedere le bianche e soffici nuvole, era una sensazione stupenda ed unica, d'altronde per me quella era la prima volta che prendevo l’aereo. Ogni tanto però avevo un po’ di paura a causa delle correnti d’aria, sperai e pregai di non incontrare nessuna turbolenza. Ero dunque talmente persa nei miei pensieri, che non mi ricordai di avere vicino la ragazza gentile incontrata poco prima in aeroporto. Dopo qualche istante mi rivolse la parola, presentandosi e scusandosi per il ritardo ed il disagio provocato dai ragazzi in nero.
    - Ehy, che sbadata non mi sono ancora presentata! Beh, forse da come avrai notato quei ragazzi, intendo quelli vestiti in nero, io sono una ragazza abbastanza importante. Se mi vedi così è perché non mi voglio far riconoscere; ma visto che tu mi sembri una ragazza tranquilla e responsabile penso di poterti dire come mi chiamo… Pronta? Io sono Kristen Stewart… e tu?.
    Alla sua presentazione rimasi come dire completamente senza parole.
    Oddio questa non può essere la realtà, è soltanto un bellissimo ed irrealizzabile sogno…
    Rimasi ancora per qualche istante perplessa, poi feci un gran bel respiro e le risposi:
    - wow non ci posso credere…. Tu sei… sei Kristen Stewart, la mia attrice preferita, che onore poterti incontrare e conoscere io sono Angela Tabata… non far caso al mio nome ma ai miei da giovani piaceva da morire il telefilm Vita da strega, se vuoi chiamami Angelica!
    Detto questo mi sentii subito meglio. Dopo aver scoperto l’identità della mia compagna di volo, capii per quale motivo stava raggiungendo la mia stessa destinazione! Kristen stava andando a Montepulciano per registrare, New Moon, il secondo episodio della saga di vampiri buoni, Twilight, tratta dai romanzi della scrittrice Stephenie Meyer. A Montepulciano avrebbero girato le scene svolte a Volterra, la sede della famiglia più potente ed antica di vampiri, quella dei Volturi. Quando stavo ancora a casa ovviamente avevo cercato informazioni piuttosto attendibili riguardo le riprese di questo film in Italia e per festeggiare come si deve la mia libertà avevo scelto di trascorrere un bel po’ di giorni in Toscana, oltre per ammirare il fantastico paesaggio e le bellissime città ricche di antichi monumenti, avevo pensato di fare questa bellissima pazzia. Sperai così che i biglietti per Montepulciano non fossero tutti esauriti. Dunque non appena ebbi la conferma della mia prenotazione decisi che ero pronta per affrontare un viaggio da sola e stare lontana, da tutti, libera di fare qualsiasi cosa che mi sarebbe passata per la testa.
    Ripensando a tutte le cose che mi erano accadute quel giorno, potevo considerarmi pienamente soddisfatta, poiché una cosa così non capitava certamente tutti i giorni, dopotutto a chi capitava di incontrare quando si vuole, il proprio idolo? Questo però è soltanto l’inizio, infatti ad attendermi a Montepulciano ci saranno altre mille sorprese.
    Dopo una ventina di minuti incominciai ad essere veramente me stessa, con Kristen mi trovavo perfettamente a mio agio, inoltre non mi era per nulla difficile parlare in inglese con lei, riuscivo a capire alla perfezione quasi tutto. Per me questa era una vera fortuna visto che fin da piccola ho sempre parlato in inglese, grazie all’aiuto delle mie varie insegnanti. Riflettendo portai nuovamente l’attenzione su Kristen, la quale non appena vide il mio sguardo mi sorrise.
    - Come ti senti, ora?
    Mi domandò con naturalezza ma soprattutto notai che si era subito sentita meglio dopo avermi rivelato il suo piccolo segreto. Era come se ci conoscessimo da una vita e non da circa mezz’ora se non di meno, mi sentivo in sintonia e notai che comunque era davvero mille volte meglio da come me l’ero aspettata, ma soprattutto simpatica.
    Risposi alla sua domanda e domandai cosa avrebbe fatto di preciso qui in Italia in questo breve periodo di riprese ed inoltre chi altro c’era.
    - Tutto bene…scusa per prima, comunque sai per caso cosa farete di preciso qui in questo breve periodo di riprese? Sai mi piacerebbe davvero tantissimo saperlo, visto che sono una vostra fan accanita….fatto sta che so praticamente molte battute di Twilight a memoria, mentre ho letto tutti i libri della saga, oltre agli altri. Comunque ho visto un bel po’ di film dove ci sei tu, sei veramente brava complimenti.Ma chi c’è del cast oltre a te? Sono davvero molto curiosa oltre ad essere emozionata.
    Prima di darmi una risposta mi guardò con particolare interesse così da poter notare la nostra somiglianza, praticamente erano poche le differenze, ad esempio i suoi capelli sono di natura lisci e i suoi occhi sul verde/azzurro, mentre color nocciola sono i miei occhi ed i capelli ricci/mossi al sole inoltre hanno dei riflessi ramati. Riflettuto su ciò tornò a proferire parola:
    - Ci sono anche Ashley, Robert, Dakota, ed il resto dei Volturi poi non so se sono venuti gli altri. Comunque ho notato che mi assomigli parecchio, credo che saresti perfetta come mia controfigura o sostituta in caso di infortunio o malattia.
    A Kristen venne in mente l’idea di presentarmi come una sua lontana cugina di origini italiane. Quando me lo comunicò diventai leggermente rossa in volto ma ne fui completamente felice, era una cosa troppo bella per me, potevo considerarmi una delle ragazze più felici sulla faccia della Terra. Una volta, dunque, concordato tutto nei minimi dettagli chiamò il regista per comunicargli: l’orario dell’arrivo in aeroporto e del mio inaspettato arrivo. Quest’ultimo ne fu veramente sorpreso e contento visto che non doveva più occuparsi della sostituta di Kristen… al termine della telefonata capimmo che per arrivare a Montepulciano ormai mancava davvero pochissimo tempo. Nel tempo restante ripassai la storia da raccontare al regista e agli altri per rendere più attendibile il mio ruolo. Kristen si meravigliò del mio rapido apprendimento e soprattutto della scioltezza nella recitazione, nonostante per me fosse la prima volta che lo facessi. Sono stata sempre una ragazza piuttosto timida quindi questo voleva dire che stavo facendo per davvero dei passi da gigante per conquistarmi come si deve l’amicizia della mia attrice preferita. Ricevetti così tantissimi complimenti, la cosa che mi sorprese inoltre fu anche il diverso comportamento delle guardie del corpo, prima rigido e freddo, ora invece solare ed amichevole. Sapendo ormai come fosse la situazione, cercai di imitare il comportamento ed alcune caratteristiche degli inglesi, perfezionando così il mio ruolo in tutta questa vicenda. Kristen e le guardie del corpo si mostrarono molto disponibili, ma soprattutto erano come dire euforici per tutto ciò. Una delle tantissime hostess preannunciò il nostro quasi imminente arrivo all’aeroporto di Montepulciano. Seguimmo tutte le istruzioni, appena comunicate attraverso i vari altoparlanti. Divenni agitata ed emozionata, poiché si stava avvicinando l’incontro con le persone più importanti per me, ossia i miei idoli. Atterrammo finalmente, aspettammo che tutti i passeggeri uscissero prima di noi,per preparare le ultime cose, e ripassare un’ultima volta il mio ruolo.

    Capitolo due: Arrivo ed incontri

    Fummo le ultime a scendere dall’aereo circondate dalle guardie del corpo, non appena mettemmo piede a terra sentivo che la situazione si faceva particolare d’altronde per me quella era la prima volta. Mi sentivo leggermente su di giri, ma affrontai il tutto con una certa naturalezza, parlando ogni tanto con Kristen.
    - ehi ma come fai a reggere tutta questa tensione non appena scendi dagli aerei, circondata e sommersa dai fans? Comunque penso che sia meglio chiamare il regista per annunciare il nostro arrivo… prima di poter concludere la frase fummo raggiunte da una Volvo nera metallizzata con i finestrini oscurati, proprio come quella che avevo visto al computer a casa cercando notizie su quel capitolo della saga. Non appena ci avvicinammo, i ragazzi si accertarono che fosse veramente quella utilizzata da Robert, al cenno dei ragazzi salimmo rapidamente in macchina. Per non farmi ancora vedere in volto mi misi il cappuccio, mi sedetti dietro con Mark e Ryan, le guardie del corpo mentre Kristen davanti vicino a Robert. Quest’ultimo era felice di vederci o forse di vedere la mia finta cugina. Mi sentii a disagio così per tutto il tragitto rimasi muta come un pesce guardando il paesaggio dal finestrino, visto che avevo occupato il posto dietro al guidatore.
    Ogni tanto capitava che dallo specchietto retrovisore Robert portava il suo sguardo su di me. Quando me ne accorgevo diventavo leggermente rossa in viso, abbassando così la testa per non darlo a vedere. Mark e Ryan mi ponevano alcune domande per trascorrere il tempo, in particolar modo dell’Italia e cosa mi piaceva fare nel tempo libero. Rimase stupidi da tutte le cose che mi interessavano, come ad esempio: cantare, suonare il piano, scrivere e disegnare, oppure di fare le cose grafiche al computer. Si interessarono inoltre di ciò che mi interessava a scuola. Parlai delle varie certificazioni in lingua straniera(in inglese: Trinity, Pet). Non appena finii di parlare, notai che intorno a noi si incominciava ad intravedere il set. Il cuore mi incominciò a battere molto velocemente per la forte emozione. Arrivammo puntuali all’appuntamento prefissato alla partenza con il regista. Una volta parcheggiato, fui l’ultima a scendere dalla bellissima e confortevole auto. Tutti mi aspettarono, a ciò mi sentii veramente lusingata e felice, per questo incominciavo a comprendere la mia importanza. Andammo così al posto di ritrovo seguendo Robert, che ci stava facendo momentaneamente da guida. Kristen si mise accanto a me e mi ricordò tutto ciò che dovevo dire:
    - Ricordati di dire che sei mia cugina, nel senso che le nostre madri sono sorelle, e vi siete trasferite in Italia quando avevi quattro anni, per il lavoro di tuo padre. Vabbè poi dici che sei venuta a farmi una sorpresa per festeggiare il mio successo ed il tuo 18 compleanno. Ok?
    Lo disse a bassa voce per non farsi sentire da Robert. Mi prese per mano, così da potermi tranquillizzare e per farmi coraggio. Dopo aver camminato per cinque lunghi minuti arrivammo finalmente al centro di Montepulciano vicino alla fontana dove ci attendeva impaziente il resto del cast. Le persone che ci stavano aspettando alla fontana erano: il regista, Dakota(Jane), il resto dei Volturi(Aro, Caius, Marcus, Alec, Felix, Demetri e Heidi), poi ovviamente Ashley(Alice), per fare una sorpresa a Robert, Kristen e Ashley c’erano anche: Taylor(Jacob), Kellan(Emmett), Peter(Carlisle), Jackson(Jasper), Elizabeth(Esme) ed infine Nikki Reed(Rosalie). Praticamente mi sentii davvero onorata di quella situazione per me era la cosa più bella che mi potesse capitare in tutta la mia vita. Kristen dopo aver salutato tutti, mi prese per mano e mi portò al centro del gruppo, presentandomi a tutti. Mi tolsi così il cappuccio e gli occhiali da sole. Rimase sbalorditi dalla nostra somiglianza.
    - Ragazzi, lei è Angela Tabata, mia cugina. E’ venuta dall’Italia per farmi una sorpresa, dopotutto è da quasi un anno che non la vedevo.
    Il regista si avvicinò e presentò, spiegandomi che Kristen gli aveva proposto di assumermi come sua controfigura o sostituta in caso di infortunio o malattia.
    - Ciao io sono Chris, il regista di New Moon, il film che stiamo per girare, oltre ovviamente alla Bussola d’Oro. E’ un piacere averti qui, spero che ti sentirai a tuo agio con noi.
    Rimasi completamente senza parole, non sapevo davvero cosa dire. Kristen mi fece un sorriso tranquillizzandomi, così finalmente presi la parola.
    - Grazie mille. Per me questo è proprio un vero piacere essere qui e conoscervi. Siete fantastici, come dire vi ho preso come punto di riferimento in quasi ogni cosa che faccio. Fin da piccola mi piaceva ricoprire dei ruoli insieme a Kristen, quando abitavamo vicine, prima di andare in Italia per il lavoro di mio padre. Ci metterò davvero tutta me stessa in questo compito.
    - Bene, mi fa davvero piacere! Se per voi va bene possiamo incominciare anche adesso…
    Mentre aspettava una reazione da parte degli altri, mi diede una copia del copione di Kristen.
    Incominciai a leggerlo e capire come funzionava tutto quel meccanismo, che fino a quel momento per me era sconosciuto ed impensabile.Mentre leggevo gli altri erano andati nelle sale trucco a prepararsi, con me rimasero: Taylor ,il resto dei Cullen che non avevano scene da girare. Il copione non era tanto difficile, infatti nel giro di mezz’ora già avevo imparato qualche scena e le battute da dire. Il regista che aveva intuito tutto decise di farmi provare una delle tante scene, con precisione quella della corsa all’interno della piazza per arrivare da Edward e fermarlo. Il cuore incominciò a battere fortissimo, non poteva darmi proprio quella scena non ce l’avrei fatta. Non mi potevo tirare indietro quella era la mia occasione per di più alla fine avrei baciato Robert. Taylor che stava poco distante da me si avvicinò e cercò di tranquillizzarmi.
    - Dai calmati…cosa sarà mai! Sono sicuro che ci riuscirai subito. Non ti preoccupare, farò per così dire, il tifo per te. Facci vedere cosa sai fare piccola.
    Mi girai a guardarlo, lo trovai sorridente come una pasqua in quel momento mi sembrò identico a Jacob. Lo ringraziai dandogli un piccolo bacio sulle guancie. Mi avvicinai più sicura al regista, il quale tutto felice mi disse che al suo segnale dovevo partire. Dunque dopo più o meno cinque minuti mi ritrovai a correre nella piazza piena di gente. Per passare dovevo urtare qualcuno o fare degli slalom, quando finalmente mi trovai quasi alla meta finale accelerai per raggiungere più in fretta Robert. Non appena mi vide si allungò verso di me e mi abbracciò forte, poi mi guardò negli occhi e mi baciò con abbastanza trasporto. Cercai di assaporare al più possibile quella scena, non sapendo quanto tempo avrei dovuto aspettare.
    Mentre giravo la scena, non so per quale motivo, mi sentivo perfettamente a mio agio, forse un po’ timida perché avevo come dire l’occasione di stare con l’attore che mi piaceva. Non appena ebbi finito avevo il cuore a mille e mi girava la testa, avevo come la sensazione di avere le farfalle nello stomaco, ma di certo non mi lamentavo. Era tutto perfetto, poi toccò a Kristen fare la stessa scena, alla fine si dimostrò migliore la mia, ma non riuscii a capire bene il perché, forse in fondo sapevo da sempre fare ciò. Ricevetti tantissimi complimenti da parte del cast ma soprattutto da Kristen, la quale mi abbracciò forte e sottovoce mi disse:
    - Hai visto? Io lo sapevo che eri perfetta… complimenti davvero!
    Non appena mi lasciò, il regista si avvicinò a noi e disse che ero veramente perfetta in quel ruolo. Inoltre chiese alla mia cuginetta se potevo rimanere nel cast anche per il resto della durata delle riprese. Lei rimase davvero colpita da ciò, poiché una cosa del genere davvero non se l’aspettava. Spiegò al regista che ero li solo per il periodo breve di vacanze e che presto sarei dovuta ritornare a casa per continuare la scuola. A questo punto mi intromisi tra i due e dissi:
    - Questo è vero! Ma possiamo sempre chiamare mia madre e dirglielo…No? Spero che sia disposta a lasciarmi con voi.
    Alle mie parole tutti divennero eccitati e pronti a parlare con i miei per poter parlare con i miei e convincerli.
    Taylor e Robert si avvicinarono a me per farmi i complimenti e il sostegno nella telefonata ai miei. Rimasi completamente senza parole, sentivo dentro di me una gioia infinita, che era inesprimibile, come reazione a tutto ciò divenni completamente bordeaux in volto e per di più avevo anche gli occhi lucidi come se tra non molto dovessi piangere di felicità. Mi allontanai un po’ per cercare di calmarmi e ritornare tranquilla, feci tanti respiri profondi e cercai di schiarirmi le idee. Presi dunque il cellulare e chiamai mia madre, non appena sentì la mia voce notai che era veramente agitata. Cercai di calmarla e le raccontai così tutto ciò che mi stava capitando, non ci potevo ancora credere per me quello era davvero il giorno più bello di tutta la mia vita; lei rimase completamente senza parole, non sapeva proprio che cosa dirmi. A questa sua reazione le comunicai che tra non molto avrei richiamo con il cast del film e soprattutto con il regista. Mentre parlavo al cellulare non mi resi conto di avere accanto Taylor, che era stato in silenzio tutto il tempo e aveva ascoltato tutta la conversazione. Quando feci per riattaccare mi accorsi di lui, gli feci un timido sorriso e presi così a giocare con una ciocca di capelli. Dopo circa cinque minuti mia madre attaccò dicendomi che avrebbe aspettato con ansia l’altra telefonata. Taylor mi prese una mano e continuò a sorridermi ed incominciò a parlarmi:
    - Complimenti davvero Angela, hai fatto colpo su tutti. Davvero non avevi mai pensato di fare l’attrice? Secondo me saresti veramente impeccabile in ciò. Comunque se vuoi con i tuoi posso parlarci anch’io e se non ci credono possiamo sempre fare una video telefonata, no?
    Sul mio viso si formò un enorme sorriso, come segno di felicità e contentezza oltre ovviamente ad una approvazione alle sue parole. Feci così anche segno di si con la testa, mentre cercavo le parole da poter usare. Guardai così l’ora sul mio Lg Tribe, erano appena le 11.30, Taylor si sporse dalla mia spalla incuriosito, non appena notò lo sfondo rimase completamente colpito, poiché avevo messo una sua immagine. Notai che gli comparve un lieve sorriso sulle labbra, evidentemente gli faceva davvero piacere ciò. Non appena alzai leggermente la testa, vidi Kristen che mi stava facendo cenno di avvicinarmi. Posai così in tasca il cellulare e mi alzai dalla panchina, per raggiungere mia cugina. Mentre mi avvicinavo vidi Robert un bel po’ teso, divenni leggermente perplessa a causa di ciò, non riuscendo a capirne il motivo. Taylor che nel frattempo mi aveva raggiunta notò lo strano comportamento dell’amico, posò dunque il suo sguardo su Kristen cercando di capire qualcosa. Lei mi sorrise lievemente come se fosse dispiaciuta di qualcosa, vedendola così intuii che la causa di tutto potevo essere soltanto io. Ricevetti la conferma non appena Robert guardò arrabbiato Taylor, il quale per farmi tranquillizzare mi mise un braccio intorno alle spalle e mi sorrise. Non appena alzai lo sguardo su l’Edward Cullen mi accorsi che aveva un’espressione triste ed malinconica, cercò dunque di non incrociare i miei occhi. A questo punto Kristen prese la parola:
    - Angy possiamo parlare un attimo da sole?
    Feci cenno di si con la testa, aspettando che Taylor mi lasciasse andare. Lo fece controvoglia, perché per lui ormai dovevo essere un po’ importante. Una volta che fui libera dall’abbraccio di Taylor, raggiunsi Kristen alla panchina dove poco prima stavo parlando al cell con mamma. Mi sedetti e dissi: - Sono a tua completa disposizione… dimmi tutto! Tanto l’ho capito tranquillamente che si tratta di me…
    Alle mie parole Kristen disse come stavano veramente le cose. – Ok… si, tu c’entri… ma non so certamente per quale motivo! Hai visto come ti ha guardato prima Robert? bene… è geloso di Taylor, nonostante ti conosce da pochissimo tempo, si sente protettivo nei tuoi confronti, mostrando anche un certo interesse. Lo so benissimo che non te lo riesci a spiegare nemmeno tu!
    Sgranai completamente gli occhi alla sua spiegazione, non riuscivo a capire come poteva essere una cosa del genere. Il cuore prese a martellarmi velocemente per la fortissima emozione. – Maddai… non ci posso credere! Ma…. Questo è fantastico! Non lo avrei mai immaginato e pensato. Sono strafelice, ma come posso risolvere questo problema? Taylor si sta dimostrando davvero interessato a me. Sai sembro Bella il primo giorno di scuola a Forks, ossia il giocattolino nuovo. vabbè cercherò con tutta me stessa di studiare bene la situazione e di scegliere la cosa giusta da fare! Intanto risolviamo il problema più grave, convincere i miei a farmi restare qui, o subito dopo gli esami di farmi venire da voi. Speriamo davvero bene, per me questo è il regalo più importante e fantastico che mi sia mai stato fatto.
    Kristen alle mie parole mi prese un mano e mi sorrise, portandomi dagli altri, i quali attendevano con ansia quel preciso istante.

    Mi accomodai tra Robert e Taylor su una delle panchine libere. Feci un gran bel respiro, prendendo il cellulare dalla tasca dei jeans. Prima di comporre il numero dei miei dissi: - Allora siete pronti? Vi comunico che i miei non sono quasi per niente malleabili… quindi sarà piuttosto difficile convincerli. Ora li chiamerò mettendo il viva voce così da potervi far ascoltare tutto. Speriamo davvero bene…- feci un bel sorriso a tutti augurandomi così una buona fortuna. Alle mie parole tutti si fecero più attenti, guardandoli sorrisi tra me e me, poiché mi sentivo veramente in paradiso. Così finalmente, anche se con forte agitazione chiamai i miei.
    - Mamma ti ricordi cosa ti ho comunicato poco fa? Bene… è arrivato il momento. Se papà è li fallo avvicinare, sennò non penso che riesce a sentire molto cosa vi diremo.
    Mamma mentre le dicevo quelle cose fece cenno a papà di avvicinarsi. Una volta fatto ciò ripresi il mio discorso: - ok! Ora, qui vicino a me ci sono tutti quelli del cast di New Moon insieme ovviamente al regista, vi vogliono proporvi una cosa… Spero che facciate la scelta giusta per me… passo allora la parola a Chris, il regista del film.
    A questo punto il “Capo” prese dalle mie mani Lg per poter spiegare come si deve la situazione, riguardante in particolar modo il mio ruolo. Incominciai a sentire accelerare il battito del mio cuore, inoltre come reazione diventai rossa in viso per l’emozione, ormai era una cosa inevitabile. Robert notando ciò mi prese per mano cercando di farmi calmare.
    -Ehi stai tranquilla, andrà tutto per il verso giusto! Non credo che i tuoi siano così rigidi, conoscendoti lo sapranno che per tutto ciò è un sogno e l’esperienza più formidabile di tutta la tua vita. Se non dovesse andare così, ci penserò io a te! Soprattutto a convincere i tuoi…
    Alle parole “ci penserò io a te!” rimasi completamente colpita, era davvero un sogno, era decisamente impossibile questo forte interessamento di Robert nei miei confronti.
    Nel frattempo il regista stava concludendo la telefonata, dalle espressioni che faceva riuscii a capire forse qualcosa. A quel comportamento anche Robert e Taylor si fecero molto attenti ed interessati, come ovviamente tutti gli altri, in particolare di: Ashley, Kellan ed il resto dei “Cullen”.
    Taylor che stava alla mia destra disse: - chissà cosa si stanno dicendo … sembra davvero molto concentrato per convincerli, da quel poco di tempo che lo conosco non l’ho mai visto fare così, devi essere davvero importante per tutti; per alcuni in particolar modo. Spero che siano d’accordo con Chris, senza di te siamo davvero persi.
    Mentre pronunciava quelle parole non staccò nemmeno per un attimo lo sguardo da Robert per vedere con precisione tutte le sue reazioni. Ormai dedussi che esisteva per davvero il conflitto tra i due come nel film di New Moon e Twilight e quindi non era soltanto finzione ma realtà. Stavolta però non era Kristen la protagonista femminile ma io, che mai e poi mai avrei pensato che accadesse qualcosa del genere. La mia “cugina” se non lo dava a vedere era davvero brava a nascondere le sue sensazioni a riguardo, sembrava anzi contenta di tutto ciò, forse voleva che uno dei suoi due “contendenti” cambiasse opinione su di lei. Mi fece dei piccoli cenni di incoraggiamento per tutta quella strana e comica situazione.

    Capitolo tre: Verdetto

    Finalmente il regista aveva chiuso la telefonata con i miei. Con tutto il cuore sperai che andasse tutto per il verso giusto non volevo assolutamente che smettesse questo fantastico sogno. Chris si avvicinò così a noi con aria un po’ titubante,dalla sua espressione capimmo che ci doveva stare per forza qualcosa che non quadrava. Incominciai a sudare le mani per l’agitazione e il respiro diventò un po’ irregolare. Per calmarmi chiusi gli occhi ed incominciai a cantare un motivetto in grado di calmarmi. Robert e Taylor rimasero senza parole vedendomi in quello stato, non riuscivano a capire cosa diamine mi stava capitando. Mamma praticamente aveva detto a Chris che era il mio compleanno, quest’ultimo non sapeva come comunicarlo agli altri siccome mi trovavo nelle vicinanze. Alla fine disse: - siamo arrivati ad una soluzione. Angelica rimarrà con noi per un po’, poi deve ritornare a casa per finire gli studi e una volta diplomata potrà scegliere di fare cosa vuole …
    Al suono delle sue parole il mio battito cardiaco diminuì, Taylor guardandomi si rilassò, si era davvero preoccupato, come del resto anche gli altri. Ma non so per quale motivo sentivo che lui lo fosse stato di più, forse perché mi trovava simpatica, o magari provasse qualcosa di più per me?? Boh, non ne sono pienamente sicura. Per istinto mi prese una mano e mi disse a bassa voce: - hai visto? Che ti avevo detto? Sono contento per te … spero con tutto il cuore di poterti conoscere meglio. Sei una ragazza davvero particolare e per questo interessante. Gli rivolsi un enorme sorriso. Mi sentivo come dire al settimo cielo, non solo per ciò che disse Chris ma anche quello che pensava Taylor di me. Era come se tutto l’interesse provato per Robert precedentemente, conosciuto negli altri film fosse scemato. E l’antipatia per Taylor trasformata assolutamente in qualcos’altro, rovesciando quindi quello che era stato fino a qualche mese prima. – beh, grazie.. non so veramente cosa dire. Sono davvero molto contenta di tutto. Non potevo desiderare qualcosa di meglio per il mio 18° compleanno. Grazie di cuore a tutti voi …
    Mi alzai così dalla panchina e abbracciai tutto il cast. Alcuni di loro rispettavano perfettamente il carattere dei miei personaggi preferiti del libro. Tipo: Emmett(Kellan), Carlisle(Peter), Esme(Elisabeth), Alice(Ashley), Jasper(Jackson) … poi ovviamente al primo posto ci sono: Edward(Robert) e Jacob(Taylor). Bella alcune volte mi stava proprio giù. Questo ovviamente non vuol dire lo stesso per Kristen. Invece per quanto riguarda Dakota, la pensavo diversamente, era davvero molto simpatica a differenza dei ruoli, in mia opinione antipatici che ha sempre nei film. Robert si spostò dalla panchina per potersi avvicinare a Kristen, per poterle parlare.-Sono convinto che alla fine se qualcuno di noi vada veramente a parlare con i genitori di tua cugina, potremmo cambiarle ancora un po’ la situazione. Forse dovremmo andare io e Taylor e ovviamente te … ho notato che siamo le persone più coinvolte.
    Chris, decise che per oggi potevamo considerarci liberi, avevamo registrato abbastanza. Il tempo di prepararci ed eravamo pronti per andare in albergo, per poterci riposare. In tutto quel caos mi sentivo ad essere sincera completamente fuori posto. Infatti quel gruppo,normalmente, per me faceva parte di un mondo davvero fantastico e sconosciuto, per questo interessante. Dentro di me sperai che almeno qualcuno mi aiutasse a capire come bisognava comportarsi in quel nuovo ambiente.
    Taylor nel frattempo era rimasto da solo sulla panchina, non appena mi vide fece cenno di avvicinarmi con la mano, ovviamente sempre con il sorriso pronto sulle perfette labbra. Camminai al rallentatore per potermi gustare al pieno il mio idolo. Non appena gli fui di fronte feci un piccolo sorriso mentre aspettavo qualche altra sua comica reazione. Fece un bel respiro e disse: - Che ne dici di venire in macchina con me?La strada la conosco ormai, e in più mi farebbe estremamente piacere avere la tua compagnia … se ti può consolare non accetto un No come risposta!Ihih.
    Scoppiai a ridere sonoramente, non potevo assolutamente farne a meno, era un ragazzo davvero molto simpatico oltre ovviamente a bellissimo. Come potevo rifiutare una simile offerta da quel semi-dio?? Dovevo ammetterlo avevo completamente cambiato i miei connotati .. nel senso che ero passata in un nano secondo dall’infatuazione di Robert a quella per Taylor. Quest’ultimo vedendomi in quello stato si alzò tutto contento, con il solito sorriso stampato sulle labbra, mi abbracciò forte. Al contatto con il suo corpo muscoloso mi sentivo protetta e al settimo cielo, praticamente come si doveva sentire Bella quando si trovava con Jacob. Rapidamente mi scostai per poter riprendere fiato, per non darlo troppo a vedere mi passai una mano tra i capelli, spostando la frangetta per poter vedere meglio. Taylor mi riportò all’attenzione facendo un piccolo sbuffo e dicendo: “Ora è meglio andare. Spero con tutto il cuore che oggi Chris ci lasci un attimo liberi. Anche se è bello visitare le città italiane per noi.”
    Incominciai a camminare con la speranza di far diminuire il nervosismo e schiarirmi un po’ la mente. “Già, lo credo proprio … anche se per noi italiani può sembrare l’esatto contrario. Comunque dov’è la macchina? Ma soprattutto dove mi vuoi portare di bello?” la mia curiosità era contrastante, come al solito. Non molto lontano dalla nostra postazione notai nel frattempo Kristen farci cenno di avvicinarci. Per la contentezza mi misi quasi a correre, non appena le fui vicina notai che in disparte c’era Robert, stava appoggiato contro una colonna. “ciao! Scusa per il ritardo ma stavo parlando con Taylor. C’è qualcosa che vuoi dirmi?” dissi leggermente preoccupata. Avevo come un brutto presentimento, forse perché non avevo mai visto Kristen così preoccupata, dopotutto se doveva rendere tutto perfetto era normale doversi comportare così. A quel punto mi disse: “la prossima volta,sei pregata di avvisarmi … comunque stiamo tutti aspettando te! Muoviti …”. Rimasi li per li impalata, non sapendo minimamente dove mi dovessero portare. Taylor vedendomi in difficoltà mi si avvicinò con un sorriso trionfante sulle labbra e disse: “Tranquilli. Ad Angela ci penso io. State calmi, non vi vuole creare nessun problema se non ve ne siete accorti. Comunque la porto io, incominciate ad andare.. se ci dovessero esserci dei problemi chiamatemi, capito?” detto ciò rimasi a bocca aperta per lo stupore. Robert in tutta quella situazione stava beato e tranquillo vicino alla colonna, ad un certo punto, scoppiò a ridere sonoramente. Per non esser visto da Taylor si mise più in ombra ed una mano davanti alla bocca per cercare di mascherare le risa. Notando il mio sguardo perplesso mi fece cenno di avvicinarmi, così mentre Taylor chiariva con Kris, mi avvicinai con passo titubante al mio “punto di riferimento”, proprio ciò lo consideravo. A circa 3 passi da lui mi fermai con un po’ di fiato corto, non so ancora per quale motivo continuava a farmi quell’effetto. Robert vedendomi si avvicinò per farsi vedere meglio, fece anche il solito sorriso sghembo non appena mi guardò negli occhi. Rimasi incantata comunque dal suo fascino, distolsi lo sguardo dopo poco e gli dissi: “Scusa per prima, ma non so veramente cosa mi sia preso, questo comportamento non è affatto da me. Comunque volevi qualcosa? Sono tutt’orecchi”. Spostai i capelli dalla fronte mentre aspettavo quale fosse la sua spiegazione. Fece un bel respiro e disse: “Allora volevo chiederti come mai hai deciso di seguire Taylor … scusa se posso sembrare impertinente nei tuoi confronti, ma mi sento protettivo verso di te! Come Edward lo è con Bella … sappi che se i tuoi hanno da ridire qualcosa ci andremo personalmente a parlarci, spero solo di non aver fatto danni. Comunque puoi contare fortemente su di me, vabbè ora ti lascio nelle mani di Taylor .. ci si vede allora!” detto questo andò da Kristen, che lo stava aspettando.Una volta che i due se ne furono andati, Taylor mi prese per mano contento portandomi alla macchina usata dal cast li a MontePulciano era una bella Porche argentata, veramente stupenda per i miei gusti. Taylor mi fece accomodare nel lato del passeggero davanti, accanto a lui. Forse mi aveva invitata per avere un po’ di compagnia. Mise quasi subito in moto per poter arrivare più velocemente alla meta. Non so per quale motivo, ma sentivo che stavano programmando qualcosa per me! Non ci potevo credere, gente famosa che si preoccupa per me … per di più quando sono addirittura i tuoi attori preferiti o idoli, uffa come al solito in situazioni del genere non so proprio come comportarmi. Normalmente sono sempre una ragazza troppo timida e quindi chiusa in se stessa. A causa di questo lato del mio carattere non ero mai riuscita a combinare qualcosa di buono o almeno sensato.
    Durante il viaggio verso la meta sconosciuta, Taylor si stava informando su di me, praticamente voleva sapere tutto quello che avevo fatto fino a quel momento, le mie passioni e hobby e cose così. “Vediamo … non so proprio da dove incominciare!Ah, si ci sono.. allora sto frequentando l’ultimo anno di liceo. Il mio è uno particolare: sarebbe a dire il Liceo delle scienze sociali ad indirizzo musicale, infatti suono il piano da 5 anni!”
    “Ah, ecco. Deve essere davvero molto bello, vero? Ma oltre questo, cosa ti piace fare?” il ragazzo mi domandò con una certa curiosità mentre continuava a tenere lo sguardo vigile sulla strada, nella nostra insolita guida. Riflettei un po’ prima di dargli una risposta esauriente, dopo tutto non sapevo dove voleva andare a parare. La decisione arrivò mentre osservavo meravigliata il paesaggio toscano intorno a noi. Dirgli la verità mi sembrava la cosa giusta da fare, siccome mi sarebbe potuto tornare davvero molto, ma dico, molto utile. “ Dunque se ci tieni così tanto a voler sapere tutte queste curiosità sul mio conto, sono ovviamente a tua completa disposizione … allora vediamo.. ah,si, ci sono! Mi piace da morire: leggere romanzi, soprattutto di genere fantasy,gothic e avventurosi; poi disegnare, scrivere, cantare, andare al cinema, vedere i miei film preferiti, graficare e creare forum e blog su tutto quello che mi interessa. Infatti per quanto riguarda quest’ultimo punto ho creato un forum su Twilight … ovviamente mi piace stare con i miei amici e viaggiare. Poi davvero non so cos’altro potrebbe interessarti, scusami …”dissi il tutto con lo sguardo abbassato, come era mio solito quando mi vergognavo. Per distrarmi presi i cellulari per vedere se qualcuno mi aveva cercata, e così fu … trovai più o meno una decina di chiamate e messaggi, da parte di alcuni miei amici o meglio dire, compagni di classe. Mi comparve come al solito il mio sorrisetto beffardo sulle labbra pensando a cosa poter scrivere come risposta; alla fine scrissi:Ragazzi sono viva … anzi non sono mai stata meglio!xD Grazie degli auguri, poi se mi sarà possibile mi farò sentire … dovete sapere che sono molto ricercata ultimamente.
    A quelle parole il mio compagno di viaggio rimase un bel po’ colpito, non se lo aspettava minimamente una cosa del genere. “Hai capito!?! Wow sono proprio curioso di vedere questo forum, e secondo me ce n’hai pure uno, come una sorta di blog… più che altro vorrei vedere qualche tuo disegno.. ma a parte questo, dove vivi tu c’è qualcuno che ti interessa o meglio con il quale ti senti un’altra persona? Tipo all’inizio il rapporto tra Jake e Bella…”. Mi volsi verso di lui con aria sbigottita, non mi aspettavo certamente una sua reazione del genere … queste cose mi facevano capire soltanto una cosa, sarebbe a dire che era veramente interessato in qualche modo a me. Dal canto suo, mi fece il suo solito sorriso spensierato e perfetto, come si poteva, non prendere in considerazione un fatto del genere? Una cosa di questo tipo in tutta la mia vita non era mai capitata. Dentro di me, a queste nuovissime emozioni, mi sentivo al settimo cielo. Infatti non capitava di certo, tutti i giorni, di interessare a persone famose … per di più, proprio a quelle che, in teoria, suscitano qualcosa di inspiegabile in te.
    “ Davvero ti piacerebbe poter vedere qualche mio disegno? Forte! Per i forum, hai pienamente ragione … ma non ti posso dire su cosa si basa quello personale … invece per quanto riguarda la domanda che mi hai appena fatto, non so proprio cosa poterti dire … A Rieti mi trovo molto bene con i miei amici. Non so se c’è qualcuno che suscita in me qualcosa di completamente diverso … Perché?”
    Quando mi rispose, nelle vicinanze si poteva vedere un bellissimo albergo. Dal numero delle vetture scure dedussi che era la nostra fatidica destinazione. L’albergo era una costruzione davvero particolare, ricco di finestre, ma non solo, c’erano intorno alla piscina palme. Inoltre dalla piscina era possibile accedere al pub, nel quale, secondo me, in quel momento si trovavano quasi tutti i miei idoli. L’hotel, questo particolare grosso complesso moderno, si trovava in una pizza non lontana dal corso principale che attraversava il paese tra due file di palme e negozi. Parcheggiammo la macchina vicino a tutte le altre vetture usate dal Cast. Ovviamente Taylor fu il primo a scendere, e per mia sorpresa mi venne ad aprire la portiera, come avevo visto fare a Robert in Twilight. Una volta raggiunta la meta, cos’altro, di bello, mi sarebbe successo?

    Capitolo 4: Festa a sorpresa

    Per la meraviglia rimasi immobile davanti all’ingresso di quel stupendo complesso. Taylor vedendomi in quello stato scoppiò a ridere di gusto. “Ahah … quanto sei buffa, mi fai morire dal ridere. Dai su, sono proprio curioso di sapere quali camere sono libere. Ma soprattutto voglio vedere con chi avrò l’onore di condividere la camera.” Mi prese frettoloso per mano ed entrammo in quella meraviglia dai colori estivi. Non appena mettemmo piede, all’interno ci vennero incontro Ashley e Kellan, che sicuramente avevano qualcosa d’importante da comunicare al loro collega. A prendere la parola fu Kellan: “ ehi Tay, dove vi eravate cacciati? Kristen era preoccupata per sua cugina. Comunque puoi venire un attimo con me? Ti devo dire una cosa molto importante, e … si diciamo riservata. Scusaci Angela …”. Una volta che i ragazzi si furono allontanati, mi avvicinai alla reception per domandare quali camere avevano prenotato per me e Taylor. Dopo circa cinque minuti ottenni la risposta. “Allora la camera riservata a lei è quella della signorina Stewart, ovviamente, mentre quella del ragazzo è quella di Robert Pattinson. Entrambe si trovano al secondo piano, alla fine del corridoio.” Feci un sorriso alla bella notizia, nel frattempo i ragazzi stavano spiegando a Taylor, che, nella zona adibita al pub stavano finendo di preparare la mia festa a sorpresa. Ecco per quale motivo la telefonata tra Chris e i miei era durata così tanto. Si stavano mettendo d’accordo per il tutto! Dopo circa cinque minuti Ashley mi venne a chiamare. “Ehi, hanno finito … scusaci ancora, non era nostra intenzione lasciarti sola tutto questo tempo … comunque ora ci andiamo a fare belle per la serata. Non vedo l’ora di divertirmi … non guardarmi così! Non sono pazza …. Ihih, lo so in questo sono proprio uguale ad Alice Cullen. xD” °mmm non è che per caso … mi stanno nascondendo qualcosa? Sono proprio curiosa di sapere cosa hanno in mente….°
    “Ihih, chissà perché ma me lo aspettavo … comunque possiamo andare! Sono un bel po’ stanca e non so per quale motivo ma ho un brutto presentimento … sento in arrivo un gran mal di testa.” Dissi recitando un po’ per vedere la loro reazione ma anche per cercare di capire qual’era il loro piano. Rapidamente mi fiondai sulle scale intuendo che la nostra camera si trovava al primo piano. Nostra perché ovviamente oltre ad essere mia e di Kristen era anche di Ashley, mentre Dakota e le altre ragazze avevano quella accanto alla nostra. ° chissà qual è invece quella dei ragazzi … sono davvero su di giri … quest’avventura non la scorderò mai!° pensai mentre aspettavo Ashley per poter entrare in camera, siccome non avevo la chiave, essendo arrivata per ultima a destinazione grazie a Taylor. xD Però dopo tutto dovevo ammettere ch’era stato davvero molto piacevole quel giretto in macchina, ma soprattutto la compagnia non era per niente male, anzi … Taylor era stato davvero molto gentile ad offrirsi come accompagnatore, ma per di più interessato alla mia semplice vita. Una cosa davvero molto carina da parte sua, non avrei chiesto di meglio per il mio compleanno. Mentre i pensieri mi frullavano per la testa fui riportata alla realtà da Kristen, che era da poco entrata in camera. “ Angy, ci sei? Forse ti abbiamo un bel po’ sconvolto, dopo tutto non sei abituata ad una cosa del genere. Comunque come ti siamo sembrati?” mi domandò mentre si sdraiava sul suo lettino per rilassarsi un po’. "Forse è così...però devo ammettere che tutto questo mi piace! Se sono arrivata in ritardo è per colpa di Taylor... diciamo che se l'è presa comoda. Ho capito però, che era curioso di sapere cosa facevo nel tempo libero, ma forse voleva informarsi soprattutto sulla mia situazione sentimentale, cioè questo è un mio presentimento... o sensazione." Dissi tranquillamente senza scompormi più di tanto. Alle mie parole Kristen mi fece un piccolo sorriso, tornando subito seria, forse perché nascondeva qualcosa che non sapevo.
    Ashley divenne ancora più allegra alle mie parole, forse considerava tutta quella situazione una cosa alquanto positiva. Ma, comunque quello che non riuscivo a capire era il comportamento di Robert. Mi sarebbe davvero piaciuto conoscere cosa aveva scaturito in lui una reazione del genere. Dopo circa, una decina di minuti buoni Kristen riprese a parlare: “ hai capito! E bravo il nostro Taylor, comunque anche Robert sembra su di giri perché ci sei tu. Staremo a vedere Ahah … ora bisogna prepararsi per la serata, vero Ashley?” disse rivolgendosi alla sua collega e migliore amica, facendole infine l’occhiolino. Più le guardavo, e qualcosa non mi convinceva. Se tutti si comportavano così con me, c’era sicuramente un segreto dietro, che non volevano svelarmi. Decisi così di stare al loro gioco. Presi dal mio borsone, l’unico vestitino che avevo portato in questa Avventura. Era nero, lungo fino alle ginocchia, abbastanza sobrio insomma … davanti porta dei disegni floreali dorati e rossi. Ovviamente abbinai un copri spalle nero, con gli stivali neri di camoscio con un po’ di tacco. Il problema ora era quello del trucco ed acconciatura. Decisi di rivolgermi a Nikki. “ ragazze, se non vi dispiace vado da Nikki ad apportare le ultime modifiche.”
    Come risposta ricevetti in cambio soltanto dei “gridolini”. Si stavano vestendo velocemente, ma facendo in quel modo non riuscivano ad infilarsi nel verso giusto i vestitini. Chiusi la porta dietro di me, dopo aver preso la borsetta nera della Guess, contenente tutto ciò che mi sarebbe servito. La stanza di Nikki si trovava all’inizio del corridoio, ma soprattutto vicino a quella dei ragazzi. Una volta arrivata a destinazione, bussai timidamente alla porta e dissi: “ Sono Angy, la cugina di Kristen! Posso entrare? Mi serve urgentemente aiuto con il trucco e l’acconciatura, se è possibile. Grazie mille, sono proprio una frana in questo!”, fu Dakota a venirmi incontro. Non appena ebbe ascoltato le mie parole, mi fece un timido sorriso e strada. “sei più che benvenuta, tranquilla qui abbiamo tutto quello che ti serve. Complimenti per il vestito, bello davvero! Stai bene così”.
    Non appena misi piede nella camera delle ragazze, i ragazzi, nella camera accanto iniziarono a scherzare e a fare rumore per attirare l’attenzione. Dakota, non si lasciò distrarre, come altre. L’unica che forse poteva aiutarmi era Nikki. La ragazza bionda stava divinamente indossando un abito corto, bianco. Per l’occasione portava i capelli tirati indietro in un’alta coda di cavallo. Era stupenda, ora si che potevi considerarla al 100% Rosalie Cullen. “ Ciao Nikki, scusa il disturbo, volevo gentilmente chiederti se ti andava di darmi una mano con il trucco e l’acconciatura. Scusa ma io in queste cose sono una totale frana! L’ho domandato a te, perché Ashley e Kristen, erano impegnate a vestirsi come si deve”. Dissi cercando di non diventare rossa come un pomodoro per l’emozione e la vergogna. Purtroppo la timidezza faceva parte del mio carattere e faceva sì che fossi anche introversa. Non ne andavo fiera, ma dopotutto se riuscivo a fare cose del genere, non mi potevo lamentare. Per me tutta quella situazione fu una vera e propria “Avventura” o “Sfida”. La risposta non tardò ad arrivare. “Certo! Tranquilla, non disturbi affatto, anzi … mi stavo giusto chiedendo, cosa o meglio, chi, era la causa di tutto questo scompiglio. Non te la prendere … guarda che sto scherzando. Bene torniamo a noi, come vuoi il trucco e l’acconciatura?” mentre aspettava una mia risposta, più o meno dettagliata; prese una delle tantissime trousse che aveva sul comodino e qualche fermaglio per l’acconciatura. “Direi che vada bene qualsiasi cosa, basta che sia abbinato con il vestito. Invece per i capelli non ne ho la più pallida idea! Scegli tu …” dissi sedendomi sul bordo del letto di Dakota per non essere di ostacolo. A questo punto, Nikki capì cosa poteva fare a caso mio. “Direi che come ombretto potrebbe andare il dorato, oppure rosso, ovviamente la matita e un tocco leggero di fard o terra. Per i capelli direi una bella piastra e forse due forcine nere.” Prese così a fare le cose con calma, mancava ancora un’oretta buona a non so cosa, per tutto il pomeriggio non ero riuscita a capire l’agitazione degli altri. Nikki decise che la prima cosa da fare era quella di occuparsi dell’acconciatura. “Bene, per prima cosa pensiamo ai capelli. Facciamo ugualmente la piastra, così in ogni caso hai i capelli in ordine. Se vedi che ti trovi bene anche così, pensiamo al trucco.” Dakota nel frattempo decise di sistemarsi per un’ultima volta il trucco. Mentre le ragazze si davano da fare, mi arrivarono parecchi messaggi, da parte dei miei amici: Angy, cosa fai di bello? Io niente, mi annoio. Peccato che non ci sei, sennò avremmo festeggiato sicuramente il tuo compleanno .. . Come mai hai deciso di fare questa pazzia? Questo non è da te. Ti conosciamo fin troppo bene.
    Come al solito erano Sarah e Gisella che facevano da portavoce per qualcun altro. Quindi bastava rispondere a loro per farlo sapere agli altri. Capito, io mi sto facendo la piastra, poi mi trucco e sono pronta per la serata. Ci vedremo sicuramente quando ritornerò a prendere alcune cose che mi serviranno da mia cugina. Ho deciso di fare questa pazzia per farmi un regalo, un bel po’ speciale, oltre a festeggiare in modo diverso il mio compleanno.
    Dopo aver inviato il messaggio mi accorsi che Nikki aveva quasi finito con la piastra. “Ecco, manca solo la parte davanti e ho finito con i capelli. Comunque oggi sei stata veramente fantastica nella scena. È come se sapessi già cosa dovevi fare in quel preciso istante. Il bello era che il tutto ti riuscisse in perfetta naturalezza. direi che il personaggio ti rispecchia perfettamente. Complimenti!”
    Rimasi senza parole, sentirmi dire quei complimenti dai miei attori preferiti era la cosa più bella che mi potesse capitare, il giorno del mio 18° compleanno. se quello era l'inizio, chissà come sarebbe stato il resto. Guardai un attimo l'ora e notai che il tempo era trascorso piuttosto rapidamente. "Ora si passa al trucco. Cerco di fare le sfumature, così da poter rendere il tutto più speciale." Alla fine i capelli erano lisci con la frangetta messa per traverso; e due forcine nere con brillantini ai lati. Nikki decise di mettere il fondotinta con un tocco di terra per dare un colorito migliore alle mie guancie. Poi il mascara, la matita nera per occhi, l'eye-liner nero per cercare di ingrandire il contorno di quest’ultimi, i quali erano da cerbiatto e finalmente fu il turno dell'ombretto, quello scelto alla fine fu il dorato. Nikki decise che poteva aggiungere anche un leggero tocco dell'ombretto rosso. Così da poter creare un colore nuovo. "Ecco, fatto. Ora sei decisamente una favola. Sono sicura che riceverai un fiume di complimenti. Dakota, tu che ne pensi?" domandò rivolta alla sua piccola collega. La ragazza si alzò dalla poltrona che si trovava davanti al secondo specchio, sotto al quale c’era un piccolo tavolino. Qui aveva appoggiato una piccola trousse della Pupa. Una volta vicino a me, fece un piccolo giro per potermi vedere ed ammirare da tutte le angolature. “Wow, sei davvero stupenda. Altro che Bella in Twilight, nella scena del ballo di fine anno con Edward. Penso che così saranno tutti colpiti da te. Nikki ha fatto davvero un ottimo lavoro. Bene direi che possiamo andare da tua cugina ed Ashley.” Prese la sua borsetta nera di camoscio, e si avviò alla porta. Arrivata alla porta, si girò verso di noi e disse: “su, cosa aspettate? Sbrighiamoci”. Io e Nikki ci guardammo per un’ultima volta allo specchio e seguimmo Dakota, che già si stava avvicinando alla nuova destinazione. Nikki prima di chiudere la porta prese la chiave e la mise nella tasca esterna della piccola pochette. “Su, meglio non farla arrabbiare. Non vorrei che diventasse come Jane, Ahahahah!” a questo punto non ci mettemmo moltissimo a raggiungerla.
    Bussammo alla porta, un po’ agitate. Io ovviamente ero quella più in ansia, visto che fino a quel momento le mie erano soltanto delle supposizioni. Ad aprire fu Ashley, davvero stupenda come Alice alla festa di maturità in Eclipse. Vedendomi rimase a bocca aperta per lo stupore. Nikki le rivolse un bel sorriso per farle capire che era opera sua il mio cambiamento. “Direi, che ormai all’appello manca solo Kris. Taby sei meravigliosa”. All’ultima frase mi fece un sorriso divertito, capendo che non adoravo completamente il mio nome. “Volete qualcosa da bere? Abbiamo qualche bibita fresca! Così dopo saremo pronte al 100% per la serata!” fece l’occhiolino alle due ragazze, davanti a me. Mentre aspettavo il drink, mi misi finalmente gli stivali neri, che avevo lasciato in camera per rompere il silenzio che si era appena creato dissi:” grazie mille dell’aiuto e ovviamente dei complimenti. Sono proprio curiosa di sapere cosa ci attenderà tra poco. Ma soprattutto, cercare di capire l’euforia dei ragazzi, in particolare quella di Robert e Taylor. Ho qualche sospetto al riguardo, ma non voglio annoiarvi.” Feci loro un lieve sorriso imbarazzato. Decisi così di andare da mia cugina, per farle vedere il mio cambio di look. “ehi, Kris! Guardami un po’! come mi trovi?” le chiesi con grande curiosità. Non appena mi vide disse: “ wow, sono davvero senza parole. Complimenti! Ora si, che sei da invidiare ancora di più. Sarai una calamita per i boys, e credo per qualcuno in particolare. Ahahahah, voglio proprio vedere che faccia faranno! Meglio andare dalle altre!” il tempo di bere qualcosa, che qualcuno incomincia a bussare con insistenza alla nostra porta, mi feci prendere dall’ansia ancor di più, di conseguenza il mio cuore prese a battere troppo velocemente, come se sapesse già chi poteva essere a fare tutto quel casino. Calma e sangue freddo, non c’è bisogno di allarmarsi così. Se ti vedono in questo stato, si accorgeranno che qualcosa non va. Dissi a me stessa per farmi coraggio ma in particolar modo per calmarmi. Non volevo assolutamente creare scompiglio in un giorno come quello. Ad aprire fu Ashley ovviamente; e con mio grande sollievo era stato Kellan a bussare. “Ragazze! Pronte? Non potete capire in che stato sono gli altri. Nel senso che sono fortemente su di giri.” Il suo sguardo fu catturato da me. “Caspiterina! Angela, sei tu? Sei fenomenale. Credo che qualcuno faticherà a riconoscerti e non capirà più niente.” Scoppiò a ridere fragorosamente per quello che sarebbe successo di li a poco. “se siete pronte, possiamo incominciare ad andare.” Fece un occhiolino a tutte. Ripresi leggermente colorito e dissi: “Grazie! Voi incominciate ad andare, vi raggiungo tra poco.” “Sei sicura? Possiamo aspettare se vuoi!” disse Kris. Feci loro cenno di proseguire, mi volevo dare una piccola ritoccata per essere perfetta, ma soprattutto una bella calmata. Ripassai così la matita per gli occhi e controllai per un’ultima volta l’ora. Bene Tabata, ora tocca a noi. Si va in scena e si capisce finalmente cosa stanno architettando tutti. Uscii così dalla camera pronta ad affrontare o soprattutto a cogliere al volo tutte le occasioni, che mi sarebbero capitate. Non troppo lontano da me vidi qualcuno che mi stava guardando; siccome si trovava al buio, non fu facile capire chi fosse. Non appena notai i suoi occhi capii tutto. Automaticamente sulle mie labbra comparve un sorriso, oltre ovviamente ad un intenso rossore sulle guancie. “Ciao Tabata, ti trovo fantastica! Come mai hai impiegato tutto questo tempo ad uscire? Kris e le altre sono passate circa una decina di minuti fa. Posso avere l’occasione di accompagnarti?” “Robert! G- grazie ... Questa è tutta opera di Nikki. Non so cosa avrei fatto senza di lei. Sono agitata, ecco il perché della mia lentezza. Se ti fa piacere certo! Comunque, gli altri già sono scesi? Prima ho sentito un certo scompiglio. Sembrate tutti agitati … forse c’è lo zampino di qualcuno sotto!” dissi cercando di essere simpatica e spiritosa al punto giusto. Non avevo molto spesso l’occasione di mostrare questo lato del mio carattere alle persone. “ok, capisco … comunque credo che ormai siamo gli ultimi. Fino a quando ho messo piede fuori dalla camera Taylor si stava ancora preparando! Credo che sia sceso poco fa, quando stavo in bagno. Bene direi che hai indovinato. Ma non ti posso dire niente. E’ una sorpresa! Ora è meglio andare.” Il mio cuore ricominciò a fare di testa sua, forse per la situazione o per semplice emozione. Per raggiungere il locale, dove avevano organizzato e preparato il tutto, non ci impiegammo moltissimo tempo. “Eccoci arrivati! Prima la signorina!” disse facendomi segno di entrare con una certa cavalleria, in quella stanza buia e silenziosa.
    Non appena misi piede nella stanza, sentii l’emozione aumentare. Tutto era buio, quindi non sapevo come muovermi, dopo qualche istante Robert, mi si mise vicino e disse: “Tranquilla! Ora ci sarà da divertirsi, no?” a quelle parole si accesero le luci e contemporaneamente sentii : “Sorpresa!!! Tanti auguri di buon compleanno!” e tutti si fecero vedere; ma dico proprio tutti. Ora si che finalmente riuscivo a capire ogni cosa! L’agitazione era causata dalla festa a sorpresa che mi avevano organizzato. La cosa bella era che erano stati davvero fantastici a non farmi capire niente; anche i miei amici o meglio compagni di classe. “non te la immaginavi una cosa del genere eh?” mi domandò Kris, che nel frattempo mi aveva raggiunta insieme a mia madre, fu quest’ultima a prendere poi la parola: “Siamo stati proprio bravi! È stata anche opera di Chris. Ecco perché abbiamo parlato tutto quel tempo al telefono. Comunque dopo gli esami di maturità potrai finalmente stare con Kristen e gli altri. Ah a proposito, dove sta Taylor?” domandò quest’ultima cosa a Robert. Ero talmente sorpresa che non sapevo proprio cosa rispondere. Mi limitavo ad arrossire e a piccoli e timidi sorrisi. Il tempo di spostarmi verso una delle porte- finestre più vicine che vedo Taylor, tutto perfetto di fuori, vicino alla piscina. Era davvero stupendo nel suo smoking nero. Dopo pochi istanti si girò e mi vide, per lo stupore rimase a bocca aperta, non si aspettava minimamente di vedermi così. Avevano proprio ragione, facevo uno strano effetto sui ragazzi. Mi rivolse il suo sorriso perfetto e mi invitò con un cenno di andare da lui. Rimasi immobile per qualche istante per capire se veramente ce l’avesse con me. Vedendo così la mia titubanza decise di venirmi a prendere. “Wow, sei veramente un angelo stasera. Fantastica! Quei pazzi che non ti rispettano non sanno cosa si perdono. Dai, non mi guardare così, sto dicendo la verità!” mi prese per mano e guardandomi negli occhi mi rivolse il più dolce dei sorrisi. Una volta vicino alla piscina sento una strana pressione in Taylor, forse era la situazione in cui stavamo, oppure oltre a questo stava veramente incominciando a provare qualcosa per me? "Grazie mille! Non so che dire. Siete stati veramente fantastici. Una cosa del genere non mi è mai capitata." Dissi colpita ed emozionata."Mi fa piacere sentirti dire queste cose. Non sai come è stato facile organizzare la festa. La cosa bella è stata quella di esser riusciti a metterci tutti d'accordo soprattutto, con i tuoi genitori ed amici." Si avvicinò al bordo della piscina, dove erano state messe candele, per illuminarne il contorno. Vedendolo così presi a fantasticare a occhi aperti,come una stupida. Taylor guardandomi impalata scoppiò a ridere,ma ritornò subito serio e stavolta anche malizioso. "ehi,perché non vieni qui vicino a me?Comunque per te questo ed altro. Non appena tua madre c'ha detto che eravamo i tuoi idoli e punti di riferimento, ci siamo sentiti in dovere di fare qualcosa per te. Scommetto che sei la nostra fan numero Uno!" Mi avvicinai un po', ma comunque,non troppo, non ero in grado di sbilanciarmi anche se lo desideravo con tutta me stessa.
    "Wow!Davvero?Continuo a ripetere che siete fantastici, in tutti i sensi. Non so cosa farei senza di voi. Lo sai che ti seguo dal 2005?Ho visto,Il ritorno della scatenata dozzina,dove sei Eliot;poi Le avventure di Sharkboy e Lava girl,qui eri Sharkboy ovviamente; anche la puntata di Summerland,dove sei comparso. Tutti quelli di Twilight e Valentine's Day.Sei davvero fenomenale,oltre ovviamente sexy e bellissimo. Credo di aver preso una gran bella botta!" a quest'ultima frase scoppiai a ridere,per smascherare l'imbarazzo. Diventai ancor più rossa per le emozioni che non mi lasciano,nemmeno per un momento. "Prego!Wow,non lo sapevo. Mi fai sentire importante così e lusingato ovviamente. Dovrei dire che ci sono abituato a sentirmi dire queste cose,ma non è così. Dette da te fanno tutto un altro effetto. Piccola,questa sera è arrivata proprio per tutti!" Abbassai lo sguardo e presi a strusciarmi le gambe,come facevo ogni volta che mi sentivo felice ed imbarazzata. Ad un certo punto sentii qualcuno abbracciarmi da dietro,ovviamente era Taylor.Fui colpita da quel gesto intimo;ma stavolta non me lo feci scappare. Scoppiai a piangere per la gioia."Oddio scusa!Oh,Taylor....Grazie!Davvero,grazie d'esistere. Sei il mio sole personale."Non so perché,ma questa frase,o meglio,qualcosa di simile,l'aveva detta Bella a Jake in New Moon.
    In quel preciso istante sentii che fosse la frase migliore da dire. "Mi fa immensamente piacere. In un certo senso,speravo proprio che lo fosse. Anche se ti conosco poco,sembra che ti conoscessi da una vita. Sei un libro aperto,senza offesa. Per noi è anche meglio. E scommetto che tu non sei la "cugina" di Kristen,sennò me lo avrebbe detto non ti pare?" disse girandomi verso di sé e riabbracciandomi,per vedermi meglio e avermi vicina. Il suo carattere era talmente bello,da essere difficile non provare delle emozioni forti per una persona così. "uhm, forse hai ragione,oppure no...secondo me,se non ci facciamo vedere almeno per un po' dagli altri,potrebbero darci per dispersi,ma soprattutto non voglio deluderli. Hanno preparato come te,tutto!"dissi spostandomi a fianco a lui,prendendolo per mano. Stavo incominciando ad abituarmi a tutte quelle novità. Mentre raggiungevamo gli altri mi guardava tutto felice,facendomi i suoi soliti sorrisi,e stringeva forte la mia mano come se da un momento all'altro potessi sfuggirgli. Cosa che non avrei fatto minimamente. Finalmente avevo trovato qualcuno che mi accettava per quello che ero, e mi considera speciale oppure talmente fragile da dover ricevere una tale protezione per poter andare avanti
    "Tranquilla,di me ti puoi fidare!Con me starai al sicuro e protetta". disse ormai al centro della sala; davanti a Robert,ma non solo. Accanto a lui,c'era uno dei ragazzi della mia classe,colui che si divertiva a darmi fastidio e a prendermi in giro,certe volte,capitava invece di mostrarsi interessato a me,quando non aveva di meglio da fare. Rimasero completamente interdetti a tutta quella scena,soprattutto il mio compagno di classe,capendo forse di aver sprecato qualche occasione. Anche se quello effettivamente era il primo giorno di una serie,le cose stavano già prendendo una bellissima piega.
    "Salve gente!Tutto bene?spero che vi stiate divertendo,dopo tutto anche se non lo sapevo,questa è la mia festa a sorpresa!Grazie." Feci un sorriso a tutti e tre. Poi con Taylor andai dalle mie amiche. Le trovai imbambolate davanti a Kellan e Jackson,con accanto Ashley,Kristen e Nikki.
    "Scusate,il ritardo. Stavamo salutando gli altri. Spero di non essermi persa qualcosa. Comunque loro sono:Sara,Diletta,Marta,Miriam e Gisella!" dissi indicando ognuna. Queste rimasero a bocca aperta,vedendomi mano nella mano con Taylor;ma non solo,nel frattempo erano arrivati anche Robert,che mi prese l'altra mano ed Alex. Quest'ultimo andò dalle nostre amiche e vedendomi incominciò a parlare:"Hai capito,Tabata!Ecco,cosa ci nascondeva e d intendeva con un "compleanno diverso"...Brava,brava.Non dirci niente,eh?!Per di più scommetto che ti stai comportando diversamente,da quando stai con noi. Qui usi il lato che fino a poco fa non conoscevamo,invece con noi quello petulante e da bambina!" era davvero frustato e furioso con me. Facendo così sperava di nascondere la gelosia,che incominciava a sentire per me.
    "Ehi,stai calmino,bello!Non si tratta così la mia piccola!" mi sentii sprofondare quando sentii Taylor parlare in quel modo. Robert invece mi strinse forte la mano per farmi capire che c'era anche lui,cercando in qualche modo di tranquillizzarmi."Bello...devi capire che Tabata,con persone così non vuole rapporti. E per la cronaca ti potevi svegliare prima!" Aveva parlato con voce calma,ma piena di determinazione come solo lui era in grado di fare,questo era ciò che aveva di più in comune con Edward Cullen.
    "chi dorme non piglia pesci!Comunque bell'amico che sei. Hai rovinato il suo compleanno più importante....quello dei 18 anni!Ora se permetti è meglio che te ne vada".Kellan,come al solito si fece trasportare dalla situazione,ovviamente anche per mostrarmi di essere mio Amico,proprio come faceva Emmett,il suo personaggio. Per ultimo parlò Jackson:"Tranquillo,a lei,ci pensiamo noi. Non ha bisogno di te".
    Oddio stanno litigando per colpa mia e per di più vengo considerata come una cosa speciale e quindi unica nel suo genere. Praticamente tutte le persone che ammiro e mi piacciono,mi stanno proteggendo. Questa è proprio bella!Mi conoscono solo da stamattina.
    Pensai mentre guardavo stupita le mie amiche che cercavano di calmare Alex. Kristen,Ashley e Nikki mi vennero vicine per consolarmi e coccolarmi,come se fossi la loro piccola mascotte. "Tranquilla. Ci siamo noi. I ragazzi hanno ragione, anche se, come al solito, fanno le cose troppo in grande. Scommettiamo che se il tuo amico non si calma, qui finisce male? Nel senso che faranno a botte! Tipico dei maschi!" Fu Ashley a parlare, mentre Kristen mi sorrideva timidamente come per scusarsi. “Calmatevi. Non c’è bisogno di scaldarsi tanto. Posso tranquillamente parlare con tutti e poi sono libera di fare quel che voglio e comportarmi di conseguenza. Se quel lato del mio carattere non vi piace, non ci posso fare niente! Sono fatta così! Mi dovete accettare per quel che sono, sennò siete liberi di lasciarmi andare. Di certo non vi obbligo ad essere miei amici.” Dissi con tono leggermente alterato. Ogni volta che litigavo con qualcuno scoppiavo. Tirando fuori cose vecchissime.
    In passato era capitato di fare una cosa simile in un'assemblea di classe. Alla fine erano state Sara e Miriam a venirmi a cercare, ed avere delle spiegazioni. Alle mie parole,quasi tutti rimasero colpiti,forse non mi conoscevano affatto. Dopo tutto non avevo avuto l'occasione di farmi conoscere meglio. Feci un gran bel respiro,cercando di non pensare a niente. Incominciai a vagare con lo sguardo,in cerca dei miei, cercando di capire se,oltre alla festa a sorpresa mi avessero fatto anche qualcosaltro. La serata si stava mostrando davvero molto strana. Non mi era per niente chiara.
    Com'è possibile che proprio ora,tutti mostrano i loro sentimenti verso di me?
    L'unica cosa che potevo fare per calmarmi, era una sola.... uscire a schiarirmi le idee. Mentre tutti stavano parlando e cercando di risolvere la situazione, mi allontanai,indirizzandomi verso le porte finestre, per poter andare sotto ad uno dei tanti gazebo per poter riflettere. Una volta sola, cercai di riuscire a trovare qualche plausibile risposta a tutto quello che stava accadendo.
    Per quello che sono riuscita a capire Taylor tiene a me e forse prova anche qualcosa. Robert,prova quasi le stesse cose di Taylor verso di me,ma non si sbilancia più di tanto, quindi penso che,potrebbe benissimo considerarmi come una buona amica. Kellan e Jackson,mi considerano come una loro sorella .Ma Alex...boh,proprio non so cosa vuol cercare di farmi capire!Questo è ciò che mi preoccupa!Gran bel problema.

    Edited by Angy_Tay<3 - 21/5/2013, 14:18
     
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  2. Angy_Tay<3
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    Cap 5: In via di spiegazioni e chiarimenti...

    Dopo circa una decina di minuti il filo del mio pensiero fu disturbato,per così dire, dall'arrivo di Dakota. La ragazza si era preoccupata della mia assenza. "Ehi tutto bene? è successo qualcosa? come mai,sei qui da sola?" mi rivolse uno sguardo davvero preoccupato. Le feci un debole sorriso e le risposi. "Si,tutto bene....grazie. Se passavi cinque minuti fa,forse capivi cosa mi sta turbando. Tranquilla,tu non c'entri nulla. E' una situazione un po' strana da spiegare." dissi con lo sguardo verso la piscina. Sapevo benissimo che la ragazzina,ovviamente non si "arrendeva" davanti alle mie parole. "Capisco.. raccontami almeno saprò cosa ti è andato storto. Sarò muta come una tomba. Scommetto,che una festa a sorpresa come questa non te l'aspettavi. Siamo stati davvero bravissimi a non dirti niente." mi guardò negli occhi,con un sorrisino divertito sulle labbra. "Beh,allora,se la metti così non posso certamente darti torto. Praticamente c'è stata una piccola discussione tra un mio compagno di classe e Taylor,Robert,Kellan e Jackson.Stavano tutti litigando per me,forse per la gelosia,nel senso che Alex,il mio amico,è geloso di loro. In particolar modo lo è di Taylor, perché mi sta sempre vicino e si comporta come se stessimo insieme!Ovviamente,non che la cosa mi dispiaccia. Lui è perfetto in tutto. Sarei davvero onorata se mi capitasse!E' uno dei miei attori preferiti. Tutte le ragazze sognano ad occhi aperti questi amori impossibili. Non so se mi spiego." dissi diventando rossa in viso,ero come al mio solito alquanto imbarazzata.
    "Anche secondo me è così. Da questa mattina lo vedo più allegro e felice;non come lo è di solito. Poi ti guarda in un modo... Davvero protettivo, come Jacob in New Moon e in Eclipse; qui soprattutto. Secondo me tra non molto potrebbe benissimo comportarsi come il suo personaggio, considerando te Bella. Spero per te che sia veramente così. Insieme state bene!!! Comunque, stamattina sei stata bravissima. Come se fossi nata per questo ruolo. Un po' mi dispiace per te, Kristen ci tiene tanto a quel personaggio, non dico, perché è quello principale, ma per il carattere di Bella, sotto molti aspetti è simile a lei, ma per gli altri è completamente l'opposto. Se lo sapevo prima che era tua cugina, le avrei detto di conoscerti." prendendomi per mano, mi fece alzare dal gazebo isolato e dimenticare per un breve istante per quale motivo stessi li da sola. E per giunta durante la mia festa a sorpresa.
    "Davvero,pensi questo?Grazie mille. Ne sarei veramente felice. E come regalo di 18 anni, sarebbe stato indimenticabile. E ricordato per il resto della mia vita!Sai??Ora mi sento meglio. Andiamo dagli altri." Le rivolsi il mio sorriso biricchino. Una volta all'interno del locale,trovai i ragazzi che scherzavano, quindi tutta la situazione si era calmata e risolta per il verso giusto. Ne fui meravigliosamente felice! Mentre Kristen e le altre parlavano con le mie compagne di classe. Fu Chris a catturare la mia attenzione, facendomi segno di raggiungerlo. Si trovava vicino ad uno dei tanti tavoli con le bevande. "Ciao Angela. Che bello vederti! Ti è piaciuta la nostra sorpresa? Spero di si. Comunque direi che se vuoi domani puoi continuare a dare una mano a Kristen e agli altri. Oggi sei stata davvero stupenda. Peccato che sei solo una piccola sostituta,o meglio controfigura!" disse un bel po' dispiaciuto.
    "Grazie mille! Non si deve preoccupare. Per me è veramente un onore essere con voi! va bene, tutto quello che mi dite. Non ci sono problemi!" dissi tutta contenta. Non riuscivo a credere a tutte quelle bellissime cose. Per di più la cosa bella era che stavano capitando tutte insieme. "Prego. Grazie a te! Dobbiamo ringraziare i tuoi genitori. Peccato che devi finire la scuola, sennò potevi essere a tutti gli effetti parte del gruppo. Comunque se vorrai dopo la scuola potrai unirti a noi. Stai sicura che ne parleremo con gli altri." Mentre diceva quelle parole non mi accorsi che nel frattempo ci aveva raggiunto Taylor. "Ehi, Chris! Di cosa stavate parlando? spero di cose positive per Tabata. Oggi è stata davvero fenomenale non trovi? Non ho mai visto una persona così brava ed efficace. Praticamente era come se quelle scene fossero state scelte proprio per lei. E' assolutamente uguale alla Bella che mi sono immaginato, mentre leggevo la saga. La trovo stupenda e perfetta per quel ruolo. Peccato che è di Kristen. Senza offesa!", disse tranquillo, senza nemmeno vergognarsi. Rimasi come al solito senza parole, ed il mio cuore prese a battere velocemente. Taylor ormai mi faceva quest’effetto, cosa completamente diversa, da quando sto con Robert o Alex. “Lo so, Taylor! Ma cosa possiamo fare? Comunque le stavo proponendo di unirsi a noi, dopo gli esami di maturità. Anche se, sinceramente stavo pensando di dire ai suoi, se poteva farlo già da adesso. Praticamente potrebbe prendere il diploma con quelle scuole private di recupero anni, o qualcosa del genere. Angela, cosa ne pensi?” mi domandò il regista con gli occhi pieni di entusiasmo e speranzosi. “ O, mio Dio! Sarebbe strafantastico. Per me questo sarebbe davvero il regalo più bello della mia vita!” dissi fuori di me, per l’entusiasmo e la fortissima emozione, che stavo provando in quel preciso istante. “C’è solo un piccolo problema, dirlo ai miei. Non mi ascolteranno mai. A meno che non siate tutti, ma dico tutti voi a dirglielo.” Dissi tutto d’un fiato per la paura di non farcela in tempo. "Ottimo. Io ovviamente ci sono. Farò tutto il possibile, per farti rimanere con noi, ma soprattutto con me!" Taylor mi sorrise e mentre mi guardava intensamente negli occhi, mi prese per mano, pronto per andare a convincere i miei genitori. "Aspettate. Dobbiamo dirlo anche agli altri. Allora Dakota, puoi andare a chiamarli per cortesia?" il regista lo disse con una certa agitazione, facendo capire alla mia nuova amica di avere una certa fretta. "Certo!Vado subito, aspettateci qui!" disse correndo dagli altri.
    “Secondo me, potremmo cercare di trovare qualche soluzione a tutta questa faccenda, ma ne dobbiamo parlare con l’agenzia.” Chris, non si voleva proprio far demoralizzare. Aveva trovato in me l’ideale di attrice adatta a questo genere di film, o qualcosa di simile, altrimenti non si spiegava tutto questo interessamento nei miei confronti. Mentre diceva queste cose, arrivarono quasi correndo gli altri. “Eccoci! Cosa succede? Dakota ha detto che ci dovevate dire una cosa importantissima e talmente urgente, da non dover assolutamente sprecare altro tempo.” A parlare fu Robert, davvero preoccupato ed agitato. Mentre aspettava qualche nostra spiegazione il suo sguardo cadde sulla mia mano intrecciata con quella di Taylor. Quando ritornò con l’attenzione verso di noi, si notava che era contrariato dalla visione di me e Taylor in quel modo. “La cosa è questa. Abbiamo proposto ad Angela Tabata, di unirsi a noi. Nel senso che la vogliamo nel cast, ma non solo per questo brevissimo tempo. Praticamente le abbiamo proposto di lasciare la scuola per lavorare come attrice esordiente, oltre a come controfigura. Ma il problema rimane questo: convincere i suoi genitori! Inoltre l’abbiamo trovata splendida e coincisa in quello che fa.” Chris parlava quasi con fare paterno nei miei confronti. E come un leader per gli altri. Ovviamente nel suo piccolo discorso aveva considerato anche i pensieri di Taylor. “Wow, ma è fantastico! Cosa aspettiamo? Andiamo a dirlo agli “zii”. Per convincerli, potremmo proiettare le due scene girate stamattina con le due versioni. Cosa ne dite?” Kristen, non sembrava affatto dispiaciuta, anzi. Era felice per me, la sua “cuginetta preferita”. “Anche per noi va bene, ovviamente. Facciamogli vedere di che pasta siamo fatti …” Kellan come al solito, era quello che accettava molto volentieri le sfide. “Si, direi che sia un’ottima idea. Brava Kristen. A questo punto, direi che, dobbiamo procedere.” Chris posò il bicchiere con la Coca Cola e andò alla ricerca dei cameraman, per farsi dare il video. Kristen, insieme a Robert andarono a domandare alla reception, dove poter proiettare un video e con che cosa. Kellan e gli altri incominciarono a cercare cosa poter dire ai miei per farmi rimanere con loro e accettare l’offerta di lavoro. Alla fine rimanemmo solo io e Taylor. “grazie davvero di cuore, questo è il miglior compleanno in assoluto. Siete fantastici. I migliori che potessi conoscere. Tu sei il mio sole personale, che illumina le mie giornate nuvolose e buie.” Dissi con le lacrime di gioia. “Tabata, tu invece sei la cosa migliore, bella e dolce che mi potesse capitare in questo periodo. Sei davvero speciale ed importante per me.” Disse abbracciandomi forte, con il viso a pochi centimetri dal mio, aspettandoci finalmente che arrivasse questo benedetto bacio. Senza pensarci due volte cogliemmo appieno l’occasione tanto attesa. Le nostre labbra si trovarono pronte a non perdersi più. Una volta che erano finalmente riuscite a trovarsi. Per me quello fu il MIO PRIMO BACIO. Immaginai il più bello di tutti quelli che potessi avere. Quel momento sarebbe diventato il più indimenticabile ed importante di tutta la mia vita. Il tempo trascorse troppo velocemente, infatti non ci accorgemmo del ritorno degli altri. "Emm, scusate! Noi avremmo finito." Ashley scoppiò quasi a ridere vedendo le nostre facce stupite. "Ah, ok. Bene, andiamo." dissi intimidita. Trovammo Chris, Robert e Kristen vicino ai miei. "Eccoci. Allora che ne dite di fare quella cosa?" Domandai riferendomi alla proiezione del video. "Si, ne stavamo giusto parlando con i tuoi! Il proiettore è alla fine del salone e per nostra fortuna, tutto quello che ci serve si trova li vicino. Quindi possiamo andare." Chris si rivolse con un grande sorriso, capace di trasmettere a tutti una gioia grandissima.
    Sperai con tutto il cuore che andasse tutto per il verso giusto. Decisi di far sapere anche al resto degli invitati della proiezione di un video a sorpresa. "Ragazzi, siete pregati di raggiungere il fondo del salone per una sorpresa." Dissi usando il microfono del ragazzo addetto alla consolle. A questo punto non restava che raggiungere la meta stabilita. Arrivammo insieme al resto del cast ed occupammo l'intera prima fila di sedie. I miei presero posto dietro me e Taylor, accanto ai miei compagni di classe. Quando finalmente si riempirono tutti i posti, Chris decise di prendere la parola per spiegare alcune cose. "Come avete ascoltato, vogliamo farvi una sorpresa.... ossia quella di mostrarvi un video particolare. Dopo la visione gradirei fare un sondaggio e poi parlare di una questione molto importante ed urgente con i genitori di Angela. Grazie dell'attenzione e buona visione." Quando tutte le luci furono spente,venne proiettato il video- La prima parte era quella di Kristen. Chris, nel video spiegava man mano cosa bisognava fare. Mentre Kristen recitava, io leggevo attentamente il copione e cercavo di capire tutto il meccanismo, che si nascondeva dietro a quel favoloso mondo. Una volta che il regista fu soddisfatto della scena girata, venne da me per spiegarmi le stesse cose. Quando ebbi capito quello che mi chiedeva, arrivò finalmente l'ora di entrare in azione. A quel punto dovevo solo mettere in pratica quello che avevo visto fare qualche istante prima da mia "cugina". Feci un bel respiro e girai per la prima volta, una scena del mio film preferito. Tutti i presenti rimasero veramente colpiti, vedendomi in azione in quel campo. E notarono che le differenze erano quasi nulle tra Kristen e me.
    "Bene, questo era tutto! Il sondaggio è questo: quale è stata l'interpretazione migliore? Kristen o Angela? Alzate le mani per Kristen. E poi per Angela." Per la sorpresa di tutti, quella ad aver avuto più voti fui io. Mi girai così verso i miei genitori per vedere la loro reazione. Mamma, mi fece il suo sorriso di incoraggiamento. Era davvero contenta, sicuramente non si aspettava una cosa simile da me, mi conosceva troppo bene. Mio padre invece rimase completamente ammutolito. Non credeva ai suoi occhi.
    Fu veramente una bella sorpresa per tutti. Dopo qualche istante sentii qualcuno tirarmi per la manica della maglietta. Mi girai così per capire chi poteva esser stato e notai che fu Taylor. "Wow, hai fatto davvero centro. Grande! Penso che adesso abbiamo qualche possibilità in più." Parlò a bassa voce per non farsi sentire dagli altri. "ora se volete potete ritornare alle vostre attività, mentre i ragazzi del Cast, Angela ed io, facciamo quattro chiacchiere con Vincenzo ed Anna." Chris, riaccese le luci e spense il proiettore riportando così tutto alla normalità. Alle sue parole incominciai ad agitarmi, volevo con tutto il cuore rimanere con loro, ma soprattutto con Taylor. Non volevo ritornare ad essere la timida ragazza di prima. Quell'amica che veniva presa in considerazione solo quando faceva comodo, per così dire, agli altri, quando non avevano di meglio da fare.
    Angy, fai un bel respiro e tutto andrà per il meglio. Gli altri cercheranno in qualsiasi modo di farti rimanere con loro. Hanno scoperto in te una vera amica e una persona speciale.
    "Davvero molto bello il video. Angelica è stata bravissima. Una cosa simile non ce la saremmo mai aspettata da lei. Grazie mille a tutti. Comunque di cosa ci volevate parlare?" A rompere il ghiaccio fu mia madre. "Da quello che avete visto, vostra figlia, si è mostrata perfetta nella recitazione, ma in particolar modo è assolutamente straordinaria come controfigura. Volevamo proporvi una cosa. Angela è d'accordissimo e scommetto che non vede l'ora di iniziare."
    "Avete ragione. Di cosa si tratta?" Mio padre prese per la prima volta la parola. "Voglio offrire a vostra figlia, l'opportunità di realizzare il suo sogno. Cosa ne dite se Angela si unisce a noi? Non ci sono problemi, i ragazzi saranno ben lieti di aiutarla. Praticamente la vogliamo da adesso e non dalla fine della scuola. Non vogliamo sprecare assolutamente quest'occasione. Capite! Per noi è veramente importante. Ed è da una vita che cerchiamo persone come lei, nel nostro duro lavoro. Non ve ne pentirete, questa è la scelta migliore per vostra figlia." Per tutto il tempo guardai attentamente i miei, cercando di capire se quella di Chris, fosse una proposta buona per me. Quando il regista finì di spiegare, i miei parlarono per un po', decidendo il da farsi. Mentre mamma e papà parlavano, i ragazzi del cast si avvicinarono a me e Taylor. “Se resterai con noi, dobbiamo cercare di organizzarci nel modo giusto, per darti lezioni di recitazione. Ovviamente tu starai da me, cuginetta. Non ci problemi anzi, per noi, sarà un vero piacere avere la tua compagnia.” Kristen per affermare con più enfasi le sue parole mi fece anche l’occhiolino.
    “Grazie mille. Sicura che non disturberò? Sono veramente felice. Non vedo l’ora di poter rivedere gli zii. Ma soprattutto, visitare e conoscere gli Stati Uniti.” Dopo circa una decina di minuti, finalmente i miei finirono di decidere, facendo a tutti segno di ascoltarli. “Abbiamo deciso di … Accettare l’offerta di lavoro, ma solo se questo è ciò che vuole Angelica. E ci deve promettere che continuerà almeno a studiare per prendere il diploma della maturità. Ovviamente ci dobbiamo sentire tutti i giorni.” Mentre pronunciarono queste magiche parole saltammo tutti per la gioia. Fu il regalo più bello che potessi ricevere, nel giorno del mio diciottesimo compleanno. Corsi dai miei e li abbracciai con forza, per ringraziarli. Per poco non scoppiai a piangere per la felicità. “G- grazie! Non so proprio cosa dire. Questo è il giorno più bello che mi potesse capitare in tutta la mia vita. Sono immensamente onorata di avere dei genitori come voi!” “Per te, questo ed altro … basta che ci prometti le condizioni di poco fa. È anche vero che d’ora in poi sei libera di scegliere il meglio per te.”
    Mio padre dicendo quelle parole confermò il discorso di mamma. “Ora che abbiamo deciso di accettare definitivamente, questo favoloso lavoro, come bisogna proseguire? Non sappiamo minimamente, che dobbiamo fare.” Domandai con tutta la curiosità possibile. “Giusto. Hai ragione. Domani dobbiamo contattare l’agenzia, dopo aver parlato con loro, il più è fatto.” Chris, così spiegò rapidamente ed in modo semplice, quello che per noi era arabo. “Ora che abbiamo risolto tutto, andiamo a continuare la festa?” Ashley, espresse il volere di tutti. Prima di seguire i miei amici, rimasi ancora per qualche istante, con Kristen ed i miei genitori, parlando finalmente della nostra strepitosa idea. “Mamma, papà. Io e Kristen abbiamo avuto un’idea fantastica per poter rendere tutto più attendibile. Praticamente abbiamo detto agli altri che siamo cugine. Facendo così, quando andrò negli Stati Uniti, vivrò come sua cugina a tutti gli effetti. Stamattina, infatti abbiamo parlato con i suoi genitori di questa situazione strana, e vedendomi, grazie alla videochiamata, hanno capito che si può fare. Non ci sono assolutamente problemi. Per questo motivo, per rendere tutto perfetto mi hanno proposto di vivere con loro.” “Proprio così. Per noi, è veramente un onore, averla con noi. Non vi dovete preoccupare, sarà tutto sottocontrollo. Angela sarà in buone mani. Io e gli altri, l’aiuteremo. E sono sicura che specialmente qualcuno … pronto già ad essere la sua “guardia del corpo”, conoscendolo non permetterà a nessuno di farle del male. Potete starne certi. Ovviamente avete anche la mia parola zietti. Tranquilli, quando capiterà l’occasione di ritornare in questa bellissima nazione, avrete l’opportunità di fare lo stesso per me. Bene questo è tutto. Andiamo a divertirci!”
    Mamma sentendo attentamente le nostre parole, si congratulò con noi per la stupenda idea. “Wow. Questo è fantastico. Grazie mille, saremo per sempre in debito con voi. Domani con calma, se vorrete, potremmo parlare tutti insieme, per metterci d’accordo. Kristen, per favore, ci dovrai dare tutti i recapiti per potervi raggiungere. Almeno per noi sarà, sicuramente molto più facile poter comunicare. Grazie ancora nipotina.” Kristen, annuì con la testa, alla proposta di mia madre. Anche secondo me, aveva ragione, almeno facendo in questa maniera, potevamo veramente far combaciare le novità. “Ei, che ne dite di farci una bella foto insieme? Così da poter rendere vere tutte le novità.” Presi la mia digitale e impostai l’autoscatto, così da poterci sistemare bene. Kristen ed io ci posizionammo al centro, e mamma, papà ai lati. Dopo aver immortalato quel momento raggiungemmo gli altri. Sara ed Eugenia, vedendomi così felice, mi corsero incontro per poter sapere tutte le news. “Allora, Taby, cosa dovevano dire ai tuoi di così importante ed urgente? Qualcosa non va?” feci un piccolo respiro ed euforica dissi: “Tutto alla grande. Siete pronte per sapere le novità? Tenetevi pronte, perché saranno, sconvolgenti, ed entusiasmanti.” Mi fecero segno di proseguire, ormai le avevo incuriosite. “Ok. D’ora in poi, farò anch’io parte del Cast. Mi hanno offerto il lavoro più bello in assoluto: attrice, ma non solo, anche quello di controfigura. Tra breve mi trasferirò negli Stati Uniti. Tranquille, avrete mie notizie. Solo una cosa, mi dispiace, quella di non poter più venire a scuola e stare con voi. Farete a meno, di questa pazza, agli esami di maturità!” Kristen, mi strinse le spalle con un braccio, come per coccolarmi e darmi sostegno. Le mie amiche, questa volta, rimasero fortemente segnate, dalle news, della mia nuova vita. “Ma … questo è davvero un sogno. Siamo con te Angy. Forza, che sei la migliore. Non ci deludere; SuperTaby sarà in grado di superare ed affrontare, questa nuova avventura. Comunque ti conviene dirlo a quattrocchi ad Alex, almeno non si infurierà con noi, quando avrà capito che te ne sei andata.” Ecco, a questo punto, era rimasta veramente, un’ultima dura prova da superare, prima di poter intraprendere il mio nuovo “cammino”.
    “Va bene. Avete ragione, anche se, non so, cosa gli sia preso così all’improvviso! Bo. Comunque sapete dove si trova?” chiesi le indicazioni, per raggiungere il mio compagno di classe. “Dovrebbe stare laggiù. Forse lo trovi vicino a Robert. Li ho visti chiacchierare poco fa.” Alle parole di Sara, non so per quale motivo, associai una discussione tra i due ragazzi, dentro di me, sperai che non fosse così. “Grazie. Ora glielo vado a dire. Prima faccio questa cosa e meglio sarà.” Dissi salutandole con il mio solito sorriso. Le indicazioni della mia amica, per fortuna, furono corrette, infatti colui che stavo cercando, si trovava proprio dove aveva detto. Per mia sorpresa, i ragazzi stavano parlando tranquillamente, dandosi dei consigli sulla musica, in particolar modo del pianoforte, il loro strumento musicale preferito. “Mm, scusate. Robert, posso rubarti un’ attimo Alex? Forse sai cosa gli voglio dire.” Gli feci l’occhiolino, per fargli capire che si trattava dell’offerta di lavoro. “Certo! È tutto tuo. Ci vediamo dopo.” Detto questo andò da Kristen e Taylor.
    “Ciao. Scusa se vi ho disturbato poco fa, ma devo dirti una cosa importante.” Mi guardò un po’ preoccupato, la curiosità, però ebbe il sopravvento. “Di che si tratta? Tranquilla, comunque avevamo quasi finito.” Prima di rispondere, gli rivolsi il mio timido ed imbarazzato sorriso. “Ok. Meno male. Comunque volevo dirti che il regista ed il resto del Cast, mi hanno appena offerto un lavoro. Ovviamente l’ho colto al volo. Sarò membro del cast e controfigura. Per intraprendere tutto questo, tra breve, cioè il tempo di girare le ultime scene qui a Montepulciano, mi trasferirò negli Stati Uniti. Andrò a stare da Kristen. E incomincerò la mia nuova “Avventura”. Quindi non concluderò l’anno con voi. Dovrete fare a meno di me agli esami. Ma soprattutto mi mancherete tutti.” Tirai un sospiro di sollievo, ormai il più era fatto. Bisognava solo attendere qualche sua reazione. “C- cosa? Stai scherzando. Non ci credo. Ho capito, che sei brava, ma arrivare addirittura a proporti dei lavori come quelli, è alquanto impossibile.” Disse scherzando, non riuscendo proprio a capire, o forse, faceva finta, per poter avere qualche chance in più. “guarda che è vero. Se non ci credi, domanda a tutti loro.” Dissi indicando Taylor, Kristen e Robert. Taylor per mia fortuna mi stava guardando incuriosito, così colsi l’occasione per fargli cenno di venire. “Guarda sta giusto arrivando Taylor. Domandalo a lui.” In quel preciso momento arrivò il mio “Salvatore”. “Salve! Tutto bene, qui? O c’è qualcosa che non va, piccola?” domandò, mentre mi stringeva le spalle con il suo braccio muscoloso e forte. “Tranquillo. È tutto ok. Anzi Alex ti voleva chiedere una cosa.” Alex un po’ titubante prese la parola e disse: “è vero, che Angela, si unirà al Cast? E per poterlo fare, si trasferirà negli Stati Uniti, tra breve?” a Taylor comparve il suo sorriso perfetto. “Si, è proprio così. Sai non vedo l’ora. Sicuramente saranno momenti indimenticabili quelli che passeremo insieme.” Alex, mi guardò accigliato, questa volta. Taylor, come al solito era riuscito nel suo intento. “Ah, allora avevi detto la verità. Quindi è proprio deciso, che ci lasci. Quando parti?” domandò dispiaciuto. “si, è tutto pronto. Domani firmerò il contratto. Non lo so con precisione quando partiamo.” “Capito. Appena lo sai me lo puoi dire? Sono sicuro che anche Sara e le altre ti vogliono venire a salutare all’aeroporto.” Feci segno di si con la testa, non avevo minimamente pensato ad una cosa del genere. "Non me ne dimenticherò. Quando starò via possiamo comunque sentirci con MSN, e qualche volta con il cellulare. Anche se le tariffe saranno diverse. State tranquilli, non mi dimenticherò di voi." dissi cercando di rendere la situazione meno dura. Cercare di sdrammatizzare era il minimo che si potesse fare per non peggiorare ulteriormente la serata. "Piccola, mi sa che, tra non molto ti attenderanno altre sorprese. Sai com'è, ma Ashley, è proprio una ragazza prevedibile per quanto riguarda le feste. Certe volte mi viene da pensare che sia veramente Alice Cullen." Guardai un po' allarmata entrambi i ragazzi. Stavano scherzando! Loro erano il mio regalo e la sorpresa che più potessi aspettare in quel meraviglioso giorno. Cos'altro mi sarei dovuta aspettare? Potevo dire che avevo di tutto, dai libri ai Cd, Dvd, lettori mp3 ed Ipod. Quindi non mi poteva venire in mente nient'altro.
    "Davvero? Voi siete pazzi. I più matti che potessi incontrare sulla faccia della Terra. Voi siete il regalo più bello e speciale mai ricevuto in tutta la mia vita. L'offerta di unirmi a voi, il mio desiderio. non so veramente cosa mi potrebbe mancare in questo favoloso e magico diciottesimo compleanno." Dissi queste cose guardando Taylor negli occhi. Mi accarezzò il viso, e con mia sorpresa catturò sulla punta di un dito una lacrima. Non mi accorsi di avere gli occhi talmente lucidi, da far scendere addirittura le lacrime. Sapevo di essere emozionata, ma mai fino a questo punto.

    Cap 6: Sorprese dopo sorprese

    Dopo una decina di minuti buoni, Taylor e Alex mi portarono al centro della sala, qui ovviamente i miei genitori mi aspettavano con una grandissima torta e una marea di regali. Ashley, non appena mi vide si precipitò verso di me, con un enorme sorriso sulle labbra. "Dai, Angy, muoviti. Stiamo tutti aspettando te. Come si vuol dire: Le sorprese non finiscono qui." "Visto che sei tu ad aver organizzato tutto non avevo dubbi. Sei proprio Alice Cullen, senza offesa. Comunque come ho già detto a Taylor, voi siete il miglior regalo. Giuro che non dimenticherò mai questo giorno." Mi misi così vicino ai miei genitori mentre tutti gli invitati come ad ogni compleanno mi cantarono Tanti auguri a te. Per ricordarci di questo bellissimo giorno facemmo tantissime foto con la mia digitale. Arrivò il momento di scartare le varie scatole colorate. Trovai nel primo pacchetto l'ipod Touch, seguirono cosi alcuni cd e dvd. Poi alcuni libri di tipo Fantasy, una borsa delle converse nera e viola, ed infine nella scatola più grande un stupendo computer portatile dell'Apple. Aveva veramente di tutto, così non avevo bisogno di comprare qualcosa di aggiuntivo, come ad esempio la webcam. Rimasi a bocca aperta, avevano praticamente indovinato i miei gusti.
    "Wow, ma è fantastico. Sono assolutamente perfetti. Li adoro tutti." Sicuramente per comprarmi quelle cose, avevano già pensato a propormi la meravigliosa offerta di lavoro. A completare il tutto mancava solo la pennetta internet. Ma per quella avrei avuto tempo. Di sicuro non la potevo prendere in Italia perché sicuramente non sarebbe stata adatta per la mia nuova casa. Ovviamente insieme ai regali, c'erano i vari biglietti d'auguri. Siccome quelli del cast, erano davvero tanti avevano fatto quello gigante. La cosa bella era che l'avevano creato loro. Avevano messa varie loro foto e sotto ognuna scritto una dedica e ovviamente firmato. Wow facendo così, avevo sia foto inedite che i loro autografi. Quei ragazzi mi stupivano ogni momento di più. Sicuramente le sorprese non erano finite li. Infatti verso le undici e mezza, mi portarono di fuori, vicino alla piscina.
    "E ora, non bisogna che aspettare ancora un po'." Taylor mi disse con la sua voce roca e sensuale in un orecchio. Lo guardai perplessa poiché non riuscivo a capire a cosa si riferisse. "Ah, ok. Ma cosa stiamo aspettando di preciso?" "Giusto. Allora tanto per cambiare è una sorpresa, piccola. A quanto sembra oggi non facciamo che stupirti sempre di più. Non ci far caso, ma siamo fatti così." Disse con il suo solito sorriso e gli occhi che le brillavano. Era davvero impossibile resistergli. Ma visto che non eravamo soli, non potevamo spingerci, diciamo, oltre. Lui, guardandomi per un po' capì quello che potevo stare a pensare. Infatti mi abbracciò e mi sfiorò le labbra con un soffice e sfuggevole bacio. Sperammo ovviamente che nessuno ci stesse guardando. "Bene, ormai manca poco. Spero che ti piaccia. Ho scelto personalmente di fare questa cosa. Non mi uccidere però, è stato più forte di me." disse con tono scherzoso e supplichevole. Dopo circa cinque minuti scoprii finalmente la sua sorpresa. Esattamente a mezzanotte incominciarono dei bellissimi fuochi d'artificio. Questi si conclusero con una scritta che diceva: Happy Birthday, Angela. We love you.
    Arrivati a questo punto, la festa poteva considerarsi conclusa, poiché l'indomani mattina ci avrebbero aspettato una marea di commissioni da fare. Rientrammo tutti per poter sistemare la sala nell'ordine originale, prima di poter andare finalmente a dormire.
    Kristen mi aiutò a raggruppare tutti i regali, mentre i ragazzi mettevano le sedie ai loro posti. Le ragazze ed i miei, raggrupparono da una parte le pietanze ancora non consumate. Per concludere tutto ciò impiegammo un'oretta buona. Si precipitarono tutti nelle loro stanze, per poter raggiungere le tanto attese braccia di Morfeo. Io e Taylor, decidemmo di fare una cosa alquanto insolita. Avremmo aspettato che tutti si addormentassero per poter uscire di nascosto e stare un po' insieme. Per rendere tutto perfetto decidemmo inoltre di far finta di dormire. Nel senso che ci mettevamo a letto sdraiati, e sotto alle coperte, ognuno aveva il proprio cellulare per poter messaggiare. Avevo attivato ovviamente il silenzioso, ma disabilitato la vibrazione, così da non dover destare sospetti. Taylor ad un certo punto mi scrisse: "Che ne dici, se andiamo in una camera libera? Non pensare a male eh ma almeno così possiamo stare in santa pace, senza esser disturbati ."
    Quando lessi il messaggio il mio battito accelerò. Questo voleva dire, che sicuramente avremmo finito per dormire insieme. Nel vero senso della parola. Così aveva detto Tay, ma poteva anche avere un'altra idea in mente. Non che la cosa mi dispiacesse. Ma se sarebbe successo, non sapevo minimamente come comportarmi. Scrissi rapidamente: "Va bene. Poi se dovesse capire qualcos'altro... Non so perché, ma sono maliziosa. Comunque al momento sembra che si siano addormentate. Da te?" Non dovetti aspettare a lungo per una sua risposta. "Brava, brava. Poi vedremo... . Sai non vedo l'ora. Uff, manca solamente Robert. Sono sicuro, che ogni tanto mi tenga d'occhio. Spero che non abbia capito il nostro giochetto. " Sgranai gli occhi, quando lessi di Robert. Era davvero un problema per noi. Una cosa non mi era del tutto chiara, cosa importava a Robert quello che faceva Taylor. "Se vedi, che Robert ha capito il nostro trucchetto, inventa una scusa. Anche se ad esser sincera non capisco il fatto che Robert ti tiene d'occhio. Non ci voleva proprio " Mi sembrava strano,che tutto mi andasse così liscio. Doveva per forza esserci qualcosa ad ostacolare la mia felicità. Mentre pensavo alla situazione, mi arrivò un messaggio di Taylor: "Niente da fare. Robert non ha proprio voglia di dormire. Aspetto ancora un po'. Poi se la situazione non migliora cerco di inventare qualcosa per poter uscire." Leggendo il nuovo messaggio, mi comparve un piccolo sorriso sulle labbra. Taylor, non era il tipo che si arrendeva subito. Infatti per questo motivo, dopo circa un quarto d'ora decise di alzarsi, per poter uscire dalla camera, con qualche scusa, se Robert, gli avesse domandato qualcosa. "Ehi, Taylor, nemmeno tu, riesci a dormire?" domandò Robert con il suo famoso sorriso sghembo da Edward Cullen. "Già. Credo che andrò un po' fuori a prendere una boccata d'aria. Tranquillo, non mi aspettare svegliato." Alle sue parole, Robert lo guardò incuriosito, come se il suo amico, gli nascondesse qualcosa. "Non è, che per caso vai a trovare Angela?" Taylor rimase leggermente spiazzato ma non lasciò trasparire alcuna emozione. "E cosa te lo fa pensare? Non mi sento bene, ecco il motivo della mia uscita." disse con tono che non ammetteva nessuna obiezione. In questo era completamente uguale a Jacob Black. Così dicendo uscì dalla camera quasi completamente infuriato. Chi diavolo si crede di essere???Mio fratello maggiore???Queste non sono assolutamente cose che gli devono interessare. Mi mandò subito un messaggio. "Fatto! Sono fuori, Ho dovuto usare le mie doti di attore. Sbrigati, prima che mi possa seguire. Ti aspetto vicino all'ascensore." Divenni immediatamente bollente. Ci mancò poco, che feci un volo dal letto per la fretta. Prima di uscire dalla camera presi entrambi i miei cellulari e scrissi un rapido messaggio alle ragazze, per non farle preoccupare al loro risveglio. Chiusi pianissimo la porta alle mie spalle e con circospezione mi guardai intorno, accertandomi di non esser vista o seguita da qualcuno. Raggiunsi l'ascensore più rapidamente possibile. Trovai Taylor ad aspettarmi, appoggiato ad una colonna con la sua maglietta a maniche corte nera, che aderiva perfettamente al suo fisico scolpito e i pantaloni di una tuta blu, con una striscia bianca sui lati. Era davvero uno spettacolo che mi fece bloccare per qualche istante il respiro. "Ben arrivata. Oddio ma è successo qualcosa? Sembri sul punto di svenire." Taylor si allarmò vedendomi in quello stato, senza volerlo l'avevo fatto davvero preoccupare a morte. Mi abbracciò subito forte e prese a coccolarmi ed a proteggermi. "Tranquillo. Sto bene, non ti devi preoccupare. Non è successo niente. E' che... sei... davvero uno spasso vestito così. E' stato davvero più forte di me. Scusa." dissi tutta intimidita.
    "Come, scusa? Tu stavi per svenire solo perché mi hai visto, vestito così?? Non sapevo di farti questo effetto. Cercherò di cogliere l'occasione di farlo ogni volta che può capitare. Sei molto carina in pigiama. Sembri piccola e indifesa. Comunque ora è meglio andare... Non vorrei trovarmi Robert tra le scatole o qualcun altro." Entrammo nell''ascensore per andare alla reception a chiedere la camera. Fortunatamente non ci vide nessuno, la ragazza che ci aveva accolto nel pomeriggio, ci fece un sorriso alquanto imbarazzato, guardando Taylor in quel modo protettivo e sexy. Io ancora non credevo ai miei occhi. Forse era veramente un sogno e la mattina successiva non avrei più trovato nessuno. "Posso rendermi utile, signor Lautner? Sono ai vostri ordini." Taylor parlò a bassa voce per non farsi sentire da orecchie indiscrete. "Si. Ci servirebbe una camera un po' isolata, con un letto matrimoniale. Non vorremmo essere disturbati. Nelle nostre camere non riuscivamo a chiudere occhio, non per qualcosa, ma non siamo abituati a dormire con tanta gente in una camera così piccola. Scusa se dico queste cose. Posso perfettamente capire, che non è assolutamente facile averci qui, nonostante sappiate che potremmo essere presi d'assalto dai FANS e ovviamente dai paparazzi."La ragazza mentre ascoltava ammaliata Taylor, sfogliava un elenco per poter trovare la camera che poteva fare al caso nostro. Alle ultime parole del ragazzo ci diede la chiave di una piccola suite. La camera si trovava nell'attico all'ultimo piano. "Ecco qui. La camera è la numero 208. E' la suite più piccola che abbiamo, lontana dagli occhi indiscreti e perfetta per ogni evenienza. Buona notte allora". Ci salutò, guardandomi in modo abbastanza invidioso. "Perfetto. Ora finalmente potremo stare in santa pace. Spero che ti troverai bene in mia compagnia. E che quando staremo negli Stati Uniti, non mi lascerai nemmeno un istante." mi guardò intensamente negli occhi come ad indicare che non ci potessero essere altre obiezioni. "Certo che mi troverò bene con te. Non c'è nemmeno bisogno di domandarlo. Se è veramente quello che vuoi, dovrai sopportare sicuramente Kristen. E forse i miei zii. Anche per me vale la stessa cosa, ovviamente." A questo punto entrammo nella lussuosa camera e ci guardammo stupiti, vedendo che era assolutamente perfetta. Aveva veramente di tutto. "Bene... Ora cosa facciamo?" domandai con una curiosità inaudita. "Farei di tutto in questa stanza... ma visto che domani ci dobbiamo svegliare presto, dovremmo andare a dormire...." disse andando ad occupare il posto sinistro dell'enorme letto matrimoniale. Rimasi a fissarlo per diversi minuti non sapendo proprio che fare, vedendomi così, scoppiò a ridere fragorosamente, per lui dovevo essere davvero uno spasso. "Ma che fai.... dai su, vieni qui!" sbatté la mano accanto a sé, per invitarmi a prendere posto vicino a lui. Sempre divertito disse: "Mica, devi aspettare un mio invito...".Scoppiai a ridere, oltre ad essere stupendo in quel momento,era anche spiritoso. Quel ragazzo mi colpiva ogni minuto di più; era assolutamente perfetto, per il ruolo di Jacob. Avevano fatto un'ottima scelta. Rimasi a fissarlo incantata per ancora qualche istante prima di prendere posto accanto a lui. "Scusa. Sai com'è. Mi devo ancora abituare a tutto. Ancora non ci credo. Per me, tutto questo, può essere benissimo un sogno ad occhi aperti." Una volta sdraiata mi tenni abbastanza lontana, per vedere cosa avrebbe fatto. Ci scambiammo per un bel po' qualche sguardo rimanendo incantati, uno perso nello sguardo dell'altra. Vedendolo comunque così vicino, il mio cuore prese a battere molto velocemente, mentre, come spesso ho sentito dire, avevo anch'io le così dette "farfalle" nello stomaco. Era una sensazione davvero difficile da poter spiegare. Dopo circa cinque minuti Taylor non ce la fece più a rimanere così, e con un enorme sorriso soddisfatto, venne ad abbracciarmi. Appoggiai la testa sul suo petto scolpito muscoloso per stare più comoda. "Bene. Ora si, che ragioniamo. Hai visto? Non ci voleva poi così tanto. Comunque quella frase che hai detto riguardo al sogno ad occhi aperti, mi fa ricordare il film che ho girato qualche anno fa. Le avventure di Sharkboy e Lava girl. Ti è piaciuto?" "Ovvio che si. Eri veramente fenomenale. Bella è stata la scena dove hai cantato e ballato, quella sorta di ninna nanna, per Max. Il film che mi ha fatto più ridere dove c'eri tu è stato: Il Ritorno della scatenata dozzina". Taylor scoppiò a ridere ricordando i film. Quelli per lui erano stati i primi film ad essere proiettati sul grande schermo. "Hai ragione. Invece come ti sono sembrato in Twilight?" Mentre aspettava qualche mia risposta, prese a farmi qualche disegno invisibile sul mio braccio, facendomi un lieve solletico. "Bello anche li. Pure se sei comparso per poco tempo. Ci sono rimasta davvero male, quando ho letto le news, su New Moon. Dove c'era il rischio che non venissi riconfermato per il ruolo di Jake, per il tuo fisico mingherlino." dissi guardandolo in quei occhi magnetici; perdendomi nella sfumatura del color cioccolato alle nocciole. "Si ricordo ancora quel giorno. Per me è stata davvero una batosta sentirmi dire una cosa del genere. Se permetti, ora ho di meglio su cui pensare." A questo punto, si mise alla mia altezza, avendomi finalmente di fronte, guardandomi intensamente mi abbracciò forte e con lo sguardo ancora nel mio si avvicinò al mio viso. Incominciammo così a baciarci dolcemente, ma dopo pochi istanti divennero molto intensi e con un certo trasporto. In quel momento eravamo solo Taylor e Angela Tabata, e non una star del cinema che aveva portato a letto una sua fan, solo per divertirsi. Eravamo semplicemente due ragazzi che si amano, anche se dopo tutto si erano conosciuti solo quella mattina. Per noi quella cosa non era da considerare, era come se ci conoscessimo da una vita e sapevamo di essere fatti l'una per l'altro.

    Cap 7: Ultimi passi verso l'inizio della mia nuova vita.

    Il giorno dopo mi svegliai tra le braccia di Taylor, avevamo dormito per tutto il tempo così. Eravamo perfettamente in sintonia. "Buongiorno, Piccola. Dormito bene?" Prima di rispondergli gli rivolsi il mio timido sorriso: "Molto bene, grazie. e Tu?" Come risposta ricevetti un altro dei suoi baci, ormai era inevitabile. "ovviamente. Anzi mai stato meglio. Vorrei rimanere tutto il giorno così. Ma purtroppo questo non è possibile. Oggi per te sarà davvero un giorno impegnativo."
    Oddio non ci stavo proprio ripensando. Oggi dovrò firmare il mio primo contatto e parlare con quelli dell'agenzia. E così facendo, per la mia nuova vita, non mancherà davvero molto. Sono davvero strafelice, spero con tutto il cuore di fare le cose nel modo migliore.
    "Giusto. Non ci avevo ripensato. Spero davvero di aver fatto la scelta migliore. Comunque non vedo l'ora di poter stare con voi negli Stati Uniti e di lavorare ovviamente insieme."

    Mi alzai controvoglia da quel bellissimo e soffice letto. Andai così in bagno per cercare di migliorare il mio aspetto, sembravo un vero spaventapasseri. Oh mio Dio!Chissà cosa avrà pensato Taylor. Faccio veramente schifo così, che figura del Cavolo. i miei capelli erano un groviglio davvero indomabile. Fortunatamente con un pettine dai denti larghi, riuscii a dargli più o meno un garbo. Dopo aver controllato per la millesima volta il mio aspetto decisi che era giunto il momento di liberare il bagno. "Bene!Ora sono presentabile, a parte il pigiama ovviamente. Spero che gli altri non si siano spaventati della mia assenza." Dissi con un piccolo sorriso "colpevole" sulle labbra. Mi stavo divertendo davvero un mondo, era da una vita che desideravo, poter fare queste pazzie. Forse prima non mi sbilanciavo troppo perché non avevo la compagnia giusta. "Per me sei bellissima anche così. Non so perché ma guardandoti così sembri più piccola e bisognosa di protezione, dai l'impressione di essere un qualcosa di fragile, ma soprattutto di prezioso. Comunque se gli altri ti dovessero dire qualcosa non ti preoccupare, ci parlo io. D'ora in poi sarai sotto la mia protezione. Spero soltanto che non hai paura del "lupo cattivo". Disse facendo il duro come Jacob Black, ecco infatti il motivo di quelle ultime parole. "mm, non te l'ho detto prima, ma ho il terrore del "lupo cattivo".
    dissi scherzando e facendo finta di aver paura di lui. La parte della ragazza terrorizzata, impaurita e drammatica, era diciamo, quella che mi veniva meglio quando giocavo. Infatti, era capitato, qualche volta di farlo anche a casa con i miei. Loro molto divertiti dicevano sempre che ero un'attrice drammatica perfetta. "Ah,si?? Questo non l'avresti dovuto dire..." Mentre faceva il finto arrabbiato, mi prese in braccio e dopo avermi buttata sul letto incominciò a farmi il solletico.
    Oddio, questo non ci voleva proprio...sono finita!!A meno che non riesco a trovare il suo tallone d'Achille.
    Per poter vincere, decisi di far finta di essermi arresa, ma non appena l'avrei trovato, per qualche istante distante o indifeso, sarebbe stato il mio tanto atteso turno. In questi giochi non ero il tipo di ragazza che si lasciava sconfiggere. Fin da piccola amavo pazzamente questo gioco, che facevo con mio fratello ed i miei cuginetti, specialmente durante le feste. Era uno dei nostri passatempi preferiti. "Ti arrendi? Guarda che sono in grado di poter continuare per un bel po', a costo di dover arrivare in ritardo dagli altri." Disse tra una risata ed un'altra, mentre si divertiva da matti. Arrivati a questo punto decisi di attuare il piano B, ossia quello di far finta di essere morta, sdraiata in faccia in giù, dandogli di proposito le spalle. "Eh, no. Così non mi freghi. Tanto lo so che non sei morta. E' impossibile." Per creare qualche reazione in me, ebbe la formidabile trovata di sedersi sulla mia schiena.
    Ma dai, E' proprio pazzo, E secondo me, se continuo a stare così potrei creare in"volontariamente", una qualche reazione da parte del suo fisico. Infatti dopo un po' sentii il suo "amichetto" farsi duro. Diventai rossa in viso, non sapendo minimamente come dovermi comportare. "Ok, ok, mi arrendo. hai vinto. Ora ti puoi spostare gentilmente dalla mia schiena? Sai com'è, non sei leggiero, come un cuscino soffice." dissi prima con tono lamentoso e quasi da piccola e subito dopo divertito, cercando di alleggerire di poco la situazione in cui stavamo. Per di più, io stavo provando quelle cose per la prima volta, quindi mi sentivo perfettamente come un pesce fuor d'acqua.
    "Va bene. Ora è meglio finirla,anche se devo ammettere che mi stavo proprio divertendo, ma dobbiamo andare. Prima che ci vengono a cercare o a prendere." Taylor si spostò così dalla mia schiena e si alzò controvoglia dal letto, non voleva per niente uscire da li. Si vedeva lontano un miglio che voleva divertirsi come un matto con me, la sua partner. Si poteva capire, tutto ciò dall'espressione quasi triste del suo dolce faccino. Quello che colpiva di più erano quei pozzi profondi dei suoi occhi. Era proprio vero quel famoso detto: Gli occhi sono lo specchio dell'anima, per cercare di farlo tornare felice e spensierato, lo raggiunsi correndogli incontro, abbracciandolo forte. "A chi lo dici. Anche per me vale la stessa cosa. forse anche di più, visto che sei in teoria il mio idolo preferito e ormai punto di riferimento. Facciamo così, prima portiamo a termine quello che occorre per la mia "New life" ed il prima possibile torniamo qui. Cosa te ne pare?" Domandai guardandolo negli occhi con un sorriso strepitoso sulle labbra, forse usando quest'ultima cosa come una specie di arma, per farmi rendere ancora più desiderabile. "Mm... se lo dici tu! Però se mi guardi così come posso essere triste e forse arrabbiato, per il poco tempo che possiamo stare in santa pace, da soli?" Mi diede un bel bacio appassionato ed intenso prima di uscire da quel piccolo paradiso, per ritornare alla realtà. La cosa più difficile era quella di fare finta di niente, come se Taylor ed io, fossimo solo dei nuovi amici e colleghi. "Ora ci tocca tornare alla realtà. Sarà davvero difficile per noi fare come se niente fosse". Uscimmo dalla camera con le poche cose che avevamo portato e pronti per questo nuovo giorno di dure prove. Senza dare troppo nell'occhio, una volta raggiunto il nostro piano, prendemmo direzioni diverse per poter raggiungere le nostre camere. Una volta raggiunta la mia feci un bel respiro prima di bussare. Dopo qualche istante sentii un gran bel trambusto provenire dall'interno. Sicuramente erano le ragazze, che avevano intuito chi potesse essere a chiamare in quel modo per farsi aprire. Ad aprirmi la porta fu Kristen, che non appena mi vide tirò un sospiro di sollievo. "Eccoti finalmente. Non appena ci siamo svegliate, siamo andate in allarme non vedendoti in stanza. Abbiamo cercato di capire in tutti i modi possibili di capire cosa ti fosse successo. Poi abbiamo letto il tuo messaggio ed intuito forse qualcosa. E questo, tutto grazie a Robert." La guardai un po' preoccupata, poiché non avevo afferrato il concetto delle sue ultime parole.
    Robert???Cosa c'entra lui in tutto questo???...Non capisco...
    "Sc...scusa!Non capisco..Robert??Cosa vuoi dire con ciò?Non ho proprio afferrato." Entrai in camera,sedendomi nel mio letto,aspettando così una spiegazione. "Ah,giusto,non lo sai! Robert c'ha detto, che molto probabilmente tu potevi stare con Taylor. Quest'ultimo è uscito dalla sua camera infuriato con Rob. Non chiedermi il perché, non lo conosco nemmeno io il motivo."
    Ecco, la scena di Taylor era riuscita a fargli capire il nostro intento e a farlo ingelosire ancora di più. "Ah,ok. Ho capito... Non sono molto brava con i giri di parole, quindi ve lo dico senza troppi ripensamenti: Stavo con Taylor. Tranquille non è successo niente. Volevamo stare un po' in pace. Scusate, ma devo ancora ambientarmi. Ah, cosa mi posso mettere per andare a parlare con quelli dell'agenzia?Mi date qualche consiglio,please?? Grazie mille." A questo punto Ashley prese la parola e disse: "Brava, brava. Non ci credo, che non sia successo niente tra voi... Si vede lontano un miglio che il nostro amato Taylor sta sotto per te, o sta provando un'amicizia profonda con te. Si capisce dal fatto che il nostro "piccolo" è più allegro e spiritoso, oltre ovviamente disponibile. Quando ti guarda gli si illuminano gli occhi." Rimasi interdetta alle parole della mia nuova amica, non avevo minimamente immaginato che Taylor potesse sentirsi così. Aveva percepito proprio tutto. "Wow. Non lo immaginavo proprio. Comunque questa è davvero una situazione bellissima per me. Vi adoro tutti. Siete mitici... in tutti i sensi. Non parlo solo come una vostra grandissima fan, ma anche come persona estranea. Non vedo l'ora di partire con voi." "Grazie a te. Comunque puoi indossare quei Jeans stretti, il top nero con sopra il copri spalle grigio legato davanti, e come scarpe,quei bellissimi stivaletti corti. Per il trucco sfuma l'ombretto, metti la matita nera per fare il contorno degli occhi per renderli così più seducenti. Poi il mascara con un tocco leggiero di Terra abbronzante." Seguii alla lettera ogni cosa che Ashley mi disse. Presi la mia borsa e ci misi tutto quello che mi potesse tornare utile: cellulari, fazzoletti, occhiali da sole(quelli a goccia della Ray Ban), ombrello, burro cacao, un accendino e un pacchetto di Camel Lite da 10. Praticamente fumavano quasi tutti quelli del Cast, oltre ad alcune delle mie amiche. "Bene, direi che sono pronta. Voi verrete con me vero? O ci sarà qualcun'altro?" dissi riferendomi ai ragazzi, in particolar modo a Robert. Non so per quale motivo, ma l'avevo immaginato completamente diverso di carattere. Così poteva sembrare veramente insopportabile. O forse quella era una mia impressione, dopo tutto non lo conoscevo affatto. "Wow, speravamo proprio che ce lo chiedessi. Ovvio che veniamo, non ci perderemo una cosa del genere per nulla al mondo. Penso, quasi sicuramente che ci sarà anche qualcuno di loro..." Si incominciarono così a preparare per andare finalmente a concludere la prima tappa di quella giornata.
    Mentre aspettavo le mie amiche che si preparassero, riflettei su tutte le novità di quei giorni. Nonostante mi sentissi un pesce fuor d’acqua quello che mi stava capitando era davvero stupendo. Era un mondo straordinario quello, ma una cosa negativa per gli attori era quella di non avere quasi mai un attimo di privacy, erano sempre sorvegliati o circondati dai paparazzi per rubare qualche loro scoup, però alla fin fine si divertivano sempre da matti. Questo sarà davvero molto utile per il mio carattere, mi permetterà finalmente di aprirmi, di essere quindi meno timida e riservata. Sarebbe stata una marcia in più per ambientarmi nella mia nuova città, famiglia anche per fare nuove amicizie. Quello che speravo accadesse da una vita, finalmente stava esaudendo i miei desideri. Era dal periodo che ero ossessionata dal telefilm di Smallville o addirittura ancora prima con il mio primo telefilm preferito Streghe. Con le mie migliori amiche, quando andavamo alle scuole elementari ci divertivamo a giocare alle sorelle Halliwell avevamo creato anche un libro delle ombre. Immersa nei miei pensieri non mi accorsi di essere stata raggiunta da Kristen. “Ehi bella addormentata!? Possiamo andare! Vedrai che sarà una cosa stupenda, non te ne pentirai …” uscimmo dalla nostra camera tutte felici, mentre ridevamo come pazze notai con la coda dell’occhio Robert appoggiato ad una colonna. Aveva uno sguardo talmente serio e duro da sembrare una statua e non un essere umano. Non appena i nostri sguardi si incrociarono come era capitato a Bella, il suo primo giorno di scuola a Forks, durante la lezione di biologia, quando aveva incontrato lo sguardo di Edward durante la spiegazione del professor Molina. Una volta tornata con i piedi per terra mi fece cenno di andare da lui. “R- ragazze! Scusatemi un attimo, vi raggiungo subito.” Kris osservando la mia espressione capì chi poteva essere la causa di questo mio rapido cambiamento di umore. “Ok. Mi raccomando! Voglio ritrovare mia cugina sana e salva! Capito, Rob?” si rivolse al suo amico e partner, con tono piuttosto serio. “Si, Kris! Ora per cortesia lasciateci un momento da soli. Dobbiamo chiarire certe cose.” Rispose gelido e quasi infuriato, faceva davvero paura, non lo avevo mai visto così arrabbiato, sicuramente quello che gli poteva aver dato fastidio poteva essere solo una cosa: io e Taylor insieme. “Eccomi Robert. Di cosa vuoi parlarmi? Spero non sia qualcosa di preoccupante. Sembri strano. Hai qualche problema?” domando al ragazzo di fronte a me dall’aria preoccupata, con lo sguardo gelido capace di pietrificare le persone. “Volevo sapere soltanto se stavi bene. Ma soprattutto devi stare attenta a ciò che fai … non so per quale motivo, ma mi sento protettivo verso i tuoi confronti.” Rimasi ad ascoltarlo con estrema attenzione per cercare di capire a cosa si riferiva. “Si, sto bene. Tranquillo lo sono. Mmm , grazie. Comunque è tutto sotto controllo, non c’è bisogno che ti preoccupi di me. Se ci sarà bisogno te lo dirò!” dissi in modo gentile cercando di alleggerire anche un po’ la situazione. “Bene. Tienimi aggiornato. Per qualsiasi cosa puoi contare su di me. Ora comunque è meglio seguire gli altri. Non voglio farti fare ritardo, il tuo primo giorno di colloquio.” Gli rivolsi un timido sorriso e seguimmo le nostre amiche. Dopo circa cinque minuti ci fermammo nella hale dell’albergo. Doveva essere quello il punto di raccolta con gli altri. Il tempo di guardarmi incontro che trovo Kris intenta a parlare con Taylor, Kellan, Jackson, Dakota, Nikki e Ashley; mentre sul lato sinistro c’erano: Michael, Cameron, Marcus, Caius, Peter, Elizabeth che parlavano con Chris. Li guardai per qualche istante imbambolata, non riuscendo a capire cosa stava accadendo. “Possibile che tutti parlano di me? O meglio del mio colloquio imminente? Sembra che si stanno mettendo d’accordo … ma se così fosse, su cosa? Non sto capendo nulla. Uff, mi danno su i nervi le situazioni come questa!” Robert che mi stava vicino guardò prima gli uni e poi gli altri, cercando di capire se servisse il suo parere sull’argomento in questione. Il tempo di incrociare lo sguardo con Taylor che dalla porta laterale entrano i miei genitori seguiti dai miei amici più stretti. “Ehy, Angy! Sta succedendo qualcosa di interessante? Come mai, tutto questo chiacchiericcio?” fu Jessica a pormi queste domande. Lei come al solito era in grado di capirmi al volo. Ecco, per quale motivo era la mia migliore amica dalla terza elementare. Era davvero passata una marea d’acqua sotto i ponti da quel giorno. Mi sembra ieri che l’ho conosciuta invece già sono trascorsi fantastici dieci anni da quell’incontro.

    Edited by Angy_Tay<3 - 21/5/2013, 16:09
     
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  3. Angy_Tay<3
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    Cap 8: il colloquio!

    Rimasi in silenzio, ad ammirare con occhi meravigliati, quella bellissima situazione. Mentre passavo lo sguardo da una persona all’altra il mio cuore prese a battermi forte, come se da un momento all’altro scoppiasse, come una bomba a orologeria. Era una sensazione favolosa e inspiegabile. Non credevo ancora a tutto ciò, che, in quei giorni, era riuscito a cambiarmi la vita. Dopo circa una decina buona di minuti risposi finalmente a Jessica. “In effetti, qualcosa sta succedendo. Tutta quest’agitazione è per il mio colloquio. E’ quello che avrò tra un po’ con l’agenzia di Kris. Per poter finalmente mettermi d’accordo su quello che sarà d’ora in poi la mia vita.” A quelle parole anche Sara, Eugenia e Alex erano rimasti senza parole. Non pensavano minimamente che potesse succedere qualcosa del genere e, in particolar modo a me, la ragazza timida e riservata che ormai credevano di conoscere come le loro tasche. Questa volta a prendere la parola fu Diletta: “Angy non starai facendo sul serio spero … come faremo senza di te? Ma più che altro, sei proprio sicura di questa scelta? Non ti avranno preso in giro?” a questo punto Chris venne verso di me e disse: “Bene. Angy direi che possiamo andare. Ci attendono alle dieci in ufficio. Quando ho spiegato la situazione, hanno deciso addirittura di prendersi il pomeriggio. Ci vogliono dedicare l’intera giornata. Una cosa del genere di certo non si vede tutti i giorni. Devi considerarti fortunata.” Ascoltai tutto con estrema attenzione, quello che Chris diceva era per tutti legge. Quindi non si poteva contraddire, ma solo accettare, nonostante potesse sembrare assurdo.
    Angy prendi un bel respiro e rilassati, vedrai che farai una bellissima impressione. Andrà tutto per il verso giusto. Non c’è nessun motivo di cui preoccuparsi. E’ semplicemente il tuo primo colloquio di lavoro. E che colloquio! Oddio non ce la farò mai. Forse ha ragione Diletta. Sto facendo una cavolata madornale. I pensieri presero il sopravvento sui fatti. Per questo motivo non mi accorsi di esser portata in macchina da Kris, mamma e papà. Mentre gli altri ci seguivano con il pulmino anonimo usato dal resto del cast. Sperando vivamente di non esser rintracciati da nessun paparazzo. Per tutta la durata del viaggio rimasi in silenzio cercando di preparare un discorso con i fiocchi da poter dire a quelli dell’agenzia. Volevo a tutti i costi fare un’ottima impressione e non mostrarmi antipatica e insicura come potevo sembrare agli estranei o meglio dalla stragrande maggioranza delle persone. A prendere parola fu Kristen: “Sta andando tutto per il verso giusto. Ora bisogna affrontare la parte più impegnativa. Al colloquio dovremmo entrare solo noi e Chris. Gli altri dovrebbero aspettare fuori, altrimenti si creerebbe il “putiferio”. Una volta superato il colloquio dovremmo organizzarci come si deve per la sua partenza e sentire meglio mamma per cercare di capire come potremmo fare per le nostre telefonate. Così per rendere tutto veramente credibile.” Sul viso aveva una certa determinazione, il che voleva dire una sola cosa: per lei sono davvero importante. Rimasi a fissarla con uno sguardo da “pesce lesso”, nel senso che mi rese ammutolita per la sorpresa, e ovviamente anche per la solita emozione. “vero hai pienamente ragione. Ci stavamo pensando anche noi. Dopo tutto siamo i tuoi “zii”. Potremmo fare una bella rimpatriata prima della nuova vita di Angy. Cosi per rendere migliore il tuo piano infallibile. Che te ne pare? Potremmo chiamarli appena finisce il colloquio.” Mamma aveva avuto una mirabile idea, a voler fare questa cosa, così sarebbe stato, tutto, semplicemente stupendo e perfetto, ovviamente. Quando i miei genitori si comportavano in questo modo, mi sentivo la ragazza più felice del mondo. Li adoravo ancor di più, rispetto alla normalità. Potevo considerarmi una ragazza davvero fortunata ad avere una famiglia e una vita così.
    Raggiungemmo la meta dopo una ventina di minuti. Il palazzo dove si trovava l’Agenzia era molto di lusso, e per i miei gusti bellissimo anche se in certe zone poteva essere troppo appariscente. Il nostro piano era l’ultimo, quello sotto al magnifico attico con piscina idromassaggio. “Wow, non credo ai miei occhi. E’ tutto bellissimo! Sembra realmente un sogno. Non sono cose con le quali puoi avere a che fare ogni istante della tua vita. Comunque … dove dobbiamo andare?” il tempo di terminare la frase che dalla fine del corridoio arrivò una ragazza bionda ad accoglierci. “Benvenuti! Immagino che voi siete le persone che sta aspettando Melissa. Colei che si occupa dell’agenzia delle star di Twilight! Prego da questa parte!” ci fece strada, proseguendo dalla parte opposta alla nostra. Dopo qualche metro si fermò davanti ad una porta di mogano con una targhetta di ottone, con scritto il nome dell’agenzia e quello dell’addetta a tutto ciò. “Eccoci arrivati. Buona giornata.” Chris bussò quindi alla porta per farsi ricevere. Il cuore a questo punto prese a martellarmi nelle orecchie, come al solito, mi stavo facendo prendere troppo dall’ansia.
    "Avanti!" a quelle parole Chris fece il suo ingresso nello studio della manager, questa stava comodamente seduta dietro ad una scrivania molto moderna. Era a forma di onda,trasparente e conteneva davvero di tutto, dal computer portatile a cartelle traboccanti di fascicoli. Non poteva mancare un posacenere di porcellana ricamata con stupendi cuccioli di lupo. Inoltre sulle pareti della stanza c'erano quadri di paesaggi e poster con autografi. Dopo qualche istante Melissa incominciò a parlare con il suo amico. " Chris finalmente! Credevo che non ce l'avreste fatta ad arrivare in tempo. Bene se vuoi possiamo cominciare così almeno non vi ruberò tutta la giornata. Dai fai entrare Angela e la sua famiglia." Kristen fu la prima a mettere piede nello studio. "Ciao Mel che bello vederti devi sapere che Angela è mia cugina. E' qui perchè le abbiamo proposto di farla entrare nel Cast. E' davvero stupenda siamo rimasti tutti colpiti." "Wow non lo sapevo. Sicuramente deve essere brava come te." A questo punto Taylor che nel frattempo mi aveva raggiunta mi diede un "in bocca al lupo" speciale. "Ehy tranquilla, andrà tutto per il verso giusto. Vorrei tranquillizzarti diversamente ma non si può fare. Però una cosa potrebbe essere fatta....". Mi abbracciò forte e suadente mi sussurrò in un orecchio. "Mi piaci davvero tanto,mi raccomando fai del tuo meglio. Stendili!" Divenni ovviamente in un istante rossa come un pomodoro in volto. Mi faceva emozionare ancora di più quando mi parlava in quel modo. Feci un profondo respiro e finalmente entrai.
    "Salve sono Angela Tabata, piacere" le porsi la mano rivolgendole anche il mio migliore sorriso. La ragazza rimase senza parole per la mia somiglianza con Kristen, solo dopo una breve pausa ricambiò. "Piacere mio. Puoi darmi del tu,non sono mica tanto vecchia no?Tranquilla conosco la tua situazione e mi farebbe davvero piacere vedere qualche tuo video." Mi guardai intorno per vedere se Chris avesse portato con se il dvd registrato il giorno prima. Lui si fece avanti e posando il dvd sulla scrivania disse: "Questo sicuramente ti sorprenderà...E' davvero bravissima e il bello è che non ha mai recitato in vita sua!" Melissa mi fece l'occhiolino ed incominciò a vedere la mia performance. Dovevo ammettere che mi sentivo veramente meglio. Fortunatamente il dvd non durò a lungo, quindi l'attesa fu rapida. "Wow, veramente favoloso ed ammirevole. Non avevo mai visto una scena così precisa in tutta la mia carriera....hai seguito alla lettera ciò che era scritto nel copione e immagino che le piccole aggiunte sono quelle del libro. Rappresenti proprio Bella, così come la Meyer se l'è immaginata. Complimenti... ovviamente per me è si! ora non devi far altro che leggere attentamente il contratto e firmarlo, e compilare in modo dettagliato questo fascicolo,completo di foto tessera. Grazie mille...sono davvero onorata di averti con noi...". Con mano tremante presi il foglio ed incominciai a leggerlo con estrema concentrazione, anche se mi costava un certo sforzo. Dopo dieci minuti buoni firmai le due copie di tutto l'occorrente, felice come una Pasqua. Era stato come l'avevo immaginato, forse anche più semplice. Il tempo di alzarci dalle sedie che nel corridoio scoppiò l'euforia generale. Si sentivano in particolar modo: Taylor, Robert, Kellan, Jackson e Ashley. Avevo contagiato proprio tutti. Questo si era presentato come un evento speciale e particolare da dover esser ricordato in futuro. Non mi accorsi di esser presa in braccio dall'intero Cast, talmente ero presa dai miei pazzeschi pensieri. Con la mente già mi proiettavo a Los Angeles, nella mia nuova ed entusiasmante "Avventura". Fu Taylor a riportarmi con i piedi per terra, baciandomi, non curandosi minimamente dei presenti. Nel momento in cui le nostre labbra si trovarono, tutti gli altri si fermarono di botto, non sapendo cosa fare. Non avevano ancora pensato che potesse accadere questo. Certo,avevano visto un certo feeling tra noi, ma non erano arrivati a pensare fino a questo punto. "Mmm...scusate mi sono dimenticata di chiedervi una fotocopia della carta di identità!" Melissa così facendo ci aveva momentaneamente riportato alla realtà e quindi ai commenti degli altri. Robert e Alex fulminarono con uno sguardo Taylor. Erano stati feriti nel profondo da me. Soprattutto quest'ultimo...ma certamente non era colpa mia se per tutto questo tempo non aveva colto l'occasione al volo. "Va bene. Per la fotocopia della carta d'identità come posso fare?" Melissa mi diede un colpetto sulla spalla e sorridendomi mi disse: "tranquilla. La possiamo fare nel mio ufficio" A questo punto la seguii entrando nuovamente nella piccola stanza accogliente. Dopo qualche istante presi la carta d'identità dal portafoglio e incominciò così a fare la copia. Passarono diversi minuti prima di finire definitivamente il tutto. "Nel frattempo ti consiglio di darmi i tuoi recapiti telefonici e indirizzo di casa." Presi il modulo che mi aveva messo di fronte e lo compilai con tutti i dettagli richiesti. "Perfetto. Ora puoi andare. Ci sentiamo presto!"
    Quando Melissa ritornò nel suo ufficio, Alex mi prese da parte per parlare da solo con me per quello che aveva visto qualche istante prima. Ero certa che alla fine sarebbe arrivato quel momento, infondo lo conoscevo da cinque anni, quindi potevo dire di essermi fatta una vaga idea del suo carattere e soprattutto della sua particolare personalità. Feci così un bel respiro e lo guardai negli occhi. “Ehi ma sei pazza? Come ti è venuto in mente di fare una cosa del genere? Quel Taylor … no, la cosa non mi quadra … ti guarda come se ti volesse “mangiare”… non ti è minimamente passato di mente che forse, ma dico forse, a me importa e importava veramente qualcosa di te?” ascoltai con estrema attenzione tutto quello che aveva da dire Alex, alla fine aveva finalmente ammesso di provare qualcosa per me. Nonostante la sua rivelazione ormai era troppo tardi, quella ad avere cambiato prospettiva e a non sentire o provare più quelle strane emozioni ero io. Con il trascorrere del tempo, avevo capito che l’unica cosa da dover fare era: mettersi da parte e reprimere tutto. Ed è così che sono cambiata caratterialmente, diventando forse un’altra persona. A questo punto non mi aspettava che rispondergli dichiarandogli la verità. “ah … non sapevo che provassi questi sentimenti per me. Non l’hai mai dimostrato. E’ bastata una situazione del genere per fartelo finalmente capire. Mi spiace, ormai è tardi, sono cambiata. Spero di non deluderti, ma penso che non siamo compatibili, inoltre all’inizio ero io a provare queste cose per te; forse per il carattere e le situazioni non sono mai stata capace di dirtelo. Mi spiace …. Ormai ho preso la mia decisione, oltre ad intraprendere la mia nuova vita, ho deciso di cambiare connotati. Taylor è la persona giusta per me. Spero che capirai!”
    Mentre dicevo queste parole, Alex, rimase irrigidito per tutto il tempo, capendo perfettamente il mio punto di vista, anche se doveva essere difficile da accettare. Prima di potermi rispondere, prese un bel respiro, non solo per calmarsi ma anche per trovare chiarezza su ciò che gli avevo appena detto. “Si, forse hai ragione, ho aspettato troppo tempo per dirtelo, ma anche per fare luce sui sentimenti che cercavo di non considerare possibili … se pensi che la scelta fatta sia quella giusta per te, allora posso solo augurarti il meglio. Buona fortuna Angela.” Mi avvicinai a lui, e dopo averlo guardato nei suoi profondi occhi verdi, lo abbracciai e gli dissi: “Grazie. Sono sicura che alla fine troverai la persona adatta a te. Ma soprattutto, in grado di farti sentire speciale e importante, o meglio fondamentale per la tua vita.” A questo punto con gli occhi un po’ lucidi per l’arrivo del pianto mi staccai da lui e con il sorriso lo salutai per poter così raggiungere gli altri e organizzarci per la mia nuova avventura, completando le ultime cose per l’imminente viaggio. “Bene, guardate chi è ritornata tra noi! Era ora, che fine avevi fatto? Non è che per caso hai cambiato idea, vero? In tal caso, dovrai fare i conti con noi … e sono sicura che non sarà una passeggiata!”
    A parlare fu Kristen, ovviamente, con il suo solito umorismo. Anche se pensandoci, sarebbero stati capaci di fare, davvero di tutto per farmi tornare nella giusta direzione. Dovevo stare quindi molto attenta a come mi muovevo. Le persone da dover tenere però sotto controllo seriamente erano solamente due: Robert e Taylor. Soprattutto su di lui, dovevo puntare tutta l’attenzione possibile, altrimenti, sì che sarebbero stati dei bei problemi, e conoscendolo sarebbe stato perfettamente capace di diventare il “Jacob lupo” della situazione e ovviamente l’idea non mi sfiorava nemmeno. A meno che non fossi tanto o completamente fuori di testa, al momento cosa al quanto improbabile. Taylor e Robert si fecero vicini per poter ascoltare quello che avevo da dire, ma anche per comunicarmi le tappe successive al colloquio concluso poco prima in modo impeccabile. “Certo che non ho cambiato idea! Non ho assolutamente voglia di farlo … tranquilli, sono con voi! Pronta per questa nuova, Avventura. Ho dovuto risolvere una questione importante, tutto qui! Ora non ci sono più problemi. Bene … qual è la prossima tappa?” Robert per tutto il tempo mi aveva guardato con occhio critico, sicuramente riuscendo a capire, quale fosse la situazione che avevo dovuto risolvere. “Ci fa veramente piacere, che la situazione si sia risolta nel modo migliore … spero che la persona in questione, abbia capito, ma soprattutto accettato la tua scelta! Per quanto riguarda la prossima tappa, direi che dovresti farti il passaporto e rinnovare i documenti, poi dovresti preparare le tue cose per il viaggio … ma la cosa più importante in questo momento è quella di terminare le riprese con i Volturi, nel loro palazzo di Volterra.” Chris, dopo aver spiegato nei minimi dettagli le cose ai miei genitori, li portò da Melissa per fargli capire il contratto, che da quel momento in poi sarebbe diventato per me di vitale importanza. Mentre li aspettavamo, Taylor ed io riprendemmo a fare, quello che Melissa, poco prima aveva interrotto. Quando stavo a contatto con Taylor, le sensazioni aumentavano vertiginosamente, tutto si amplificava. Per me quelle erano delle cose del tutto nuove. Bastò quel minimo contatto con il suo corpo a rendermi completamente fuori di testa e quindi come si vuol dire elettrizzata e pazza. Mentre godevo questo momento i miei uscirono dallo studio di Melissa, con sottobraccio una ventiquattro ore nera, stracolma di fascicoli, agevolazioni e quant’altro adatto alla mia situazione. Non appena mi videro mano nella mano con Taylor sfoggiarono il loro sorriso migliore, apprezzando così il mio cambiamento. Ora si che possono essere veramente orgogliosi di me. Spero finalmente di non esser più trattata come una bambina, ma come una maggiorenne.
    “Wow che bella borsa!” esclamai guardando la borsa nera di pelle, che portava mio padre con tranquillità senza aver alcuna paura per qualsiasi cosa.
    “Già, hai ragione! E’ un regalo da parte di Chris per ringraziamento, di averti nel Cast. Un’occasione come questa non c’era mai stata prima. Siamo orgogliosi di te! Mi raccomando comportati bene e non fare stupidaggini a Los Angeles, anche se ti terranno d’occhio un bel po’ di persone!” feci loro l’occhiolino e la linguaccia, tanto per rendere le cose sottintese. Kris, una volta conclusa la chiacchiera con Rob e Taylor, ci raggiunse tutta felice. “Bene, ora che abbiamo risolto tutto, credo proprio che dovremmo andare agli studi per completare le riprese di questa parte di New Moon.” Detto questo tornammo alle macchine pronti a girare le ultime scene. Salutammo Melissa e partimmo per la volta della piazza di Montepulciano. Kristen riprese il posto in macchina dei miei, così da poter organizzare le ultime cose con mamma e papà, prima della tanto attesa partenza. Non appena presi posto vicino al finestrino nel lato sinistro, guardando il panorama verde della Toscana, con la mente incominciai a fantasticare su miliardi di cose, ma soprattutto su quello che mi avrebbe aspettato a Los Angeles. Oh mamma! E’ sicuro che sia veramente all’altezza? Che agitazione … ancora non ci credo! Sono convinta che sia un sogno fantastico, ma non la realtà! Ora aprirò gli occhi, e scoprirò di aver preso una bella “Cantonata”. Mentre facevo queste riflessioni, riuscii a sentire un po’ della conversazione di Kristen con i miei. “Kris, allora è proprio vero! La nostra Tabata, è davvero fenomenale, e a quanto pare perfetta per il vostro mondo. Ad essere sinceri non ce lo saremmo mai aspettato … poi sono anche contenta per quello che le sta succedendo con Taylor, anche se … ho notato che Robert, il suo mito, è geloso. Non credo sia solo un’impressione, si nota da lontano e un miglio. Comunque, penso che dovremmo chiamare i tuoi per dirgli della vostra partenza e ovviamente di prendersi cura di Tabata. Per qualsiasi cosa potete chiamarci …” Ai nomi di Rob e Taylor mi girai verso di loro, per ascoltare meglio quello che avevano da dirsi. Anche mamma si era accorta della gelosia di Rob, quindi veramente teneva a me. Comunque mi faceva piacere sentire quelle cose. Senza farmi notare, ritornai nella posizione iniziale così da non destare sospetti. “Perfetto, lo terrò sicuramente a mente. Poi vi dico quando possiamo sentirci, è un’altra cosa con il fuso orario. Comunque manca poco agli studi. Oggi registreremo le ultime scene con Dakota e gli altri, o almeno credo, poi non so.”
    Il tempo di pensare all'ambiente di LOS ANGELES, che arrivammo agli studi. Una volta parcheggiata la macchina, vicino alle roulotte destinate al trucco e acconciatura, scendemmo dalla Renault Megan di mio padre. "Bene, finalmente siamo arrivati. Kris, ora cosa bisogna fare? Non so come mi devo comportare. La situazione è diventata davvero particolare." Dissi guardandomi intorno, alla ricerca degli altri. "Non so, dovremmo decidere con Chris, cosa è meglio fare. Ah eccoli, laggiù!" Disse indicando verso la struttura più grande. Kellan e Taylor erano appoggiati al muro principale, del locale, in cui c'erano tutte le persone degli effetti speciali e della grafica del film. °Oh mio Dio! Mamma mia, quanto sono belli. Kellan è spettacolare anche se lo preferisco al suo colore naturale: biondissimo con gli occhi azzurri... davvero uno spettacolo. Poi c'è Tay, beh lui... è un caso a parte!° Mentre nella mia mente si formavano questi pensieri un po' così, dalla porta uscirono: Robert, Jackson, Peter e Chris. Robert vedendoci, ci rivolse il suo sorriso sghembo alla Edward Cullen e a questo, Kris rispose come meglio poteva, visto che secondo me provava qualcosa di più per lui. Mentre Chris e Peter ci raggiungevano, non mi accorsi che Taylor si era spostato, e senza far alcun tipo di rumore si stava avvicinando a me da dietro, per potermi fare uno scherzo e lo stesso Kellan a Kristen. Ovviamente anche i miei genitori erano complici di tutto ciò. Infatti dopo qualche minuto percepii dietro di me, una presenza, ma siccome non ero consapevole di chi si trattasse rimasi immobile, come se non fosse successo niente. Taylor, a questo punto, mi coprì gli occhi con le sue grandi mani e con voce un po' arrogante e soave allo stesso tempo mi disse, sfiorandomi il collo con il fiato, salendo fino all'orecchio: "Indovina un po' chi sono? Sono sicuro che non ci arriverai subito ... o forse sì!" Mentre parlava in quel modo i brividi incominciarono a farsi strada nel mio corpo. Ciò se poteva sembrare che mi desse fastidio, non era affatto così, anzi, mi creava l'effetto opposto e quello più particolare.

    "Oddio! Non so proprio, chi sei... Forse un pazzo, ragazzo attraente e sexy..." dissi stando al suo gioco ovviamente. "Ah,Si? Potrebbe essere... ma posso essere anche il tuo peggiore incubo. Ahahah!" disse cercando così di diventare una specie di cattivo ragazzo, per l'occasione. Alle ultime parole incominciai a tremare per fargli credere che fossi realmente spaventata da lui. Vedendomi così terrorizzata Taylor si allarmò così che Robert corse in mio aiuto, tutto infuriato. Una volta che fu davanti a me, incominciò ad urlare contro Taylor mentre cercava di sottrarmi dall'abbraccio di ferro del mio ragazzo, sempre se così si può definire. "Ehy! Ma ti è andato di volta il cervello? Non vedi che la stai terrorizzando? Chi ti credi di essere??" A questo punto Robert era diventato di tutti i colori, e finalmente riuscì a proteggermi con le sue possenti braccia. Con un filo di voce lo ringraziai e capii che realmente teneva tanto a me. I miei genitori e gli altri rimasero a bocca aperta, per lo stupore, sicuramente credevano che stessimo recitando, improvvisando, ovviamente. Kellan vedendo ciò, cambiò idea, andando così vicino a Robert, come avevo visto fare in Twilight. Peter, allora decise di fare il paciere, come se fosse stato Carlisle. "Fermi tutti! Basta!! E' arrivato il momento di chiarire tutto e di tornare alla normalità. Taylor, ci dici per favore cosa ti ha preso?" Il ragazzo ormai non aveva più scuse, doveva rispondere o almeno fare qualcosa. con gli occhioni da cerbiatto, ci rivolse un'espressione triste e risentita. "Scusate ... La cosa era partita come uno scherzo, non credevo che Angy potesse prenderla così a male. Non era assolutamente mia intenzione impaurirla. S- scusate ancora, sono mortificato, mi dispiace molto. Giuro che non lo farò più!" Chris ascoltò attentamente la spiegazione di Taylor e decise di fargliela passare questa volta, ma se lo avrebbe fatto nuovamente, forse sarebbe diventato meno permissivo e più rigido. "Bene... spero per te che sia così. Sappi che la prossima volta non sarò permissivo e probabilmente prenderò dei provvedimenti. Ora abbiamo cose più importanti da fare. Kris,Angy e le altre vadano al trucco nella prima roulotte, gli altri in questa. Quando siete pronti venite da me. Vi aspetto dai grafici." Ci salutò e a grandi falcate raggiunse la sua meta, in pochissimi minuti. Lo guardai un po' scettica, ma ritornai subito in me, pronta per il make-up.
    Una volta raggiunta la nostra roulotte, io e Kris ci guardammo con aria assorta, poichè stavamo cercando in qualche maniera di fare luce sugli ultimi avvenimenti. Furono le truccatrici a riportarci con la mente alla realtà. "Kristen eccoti gli abiti per le riprese di oggi. Se qualcosa non ti garba diccelo per favore, così almeno faremo di tutto per poter risolvere il problema in tempo utile. Angela la stessa cosa vale per te. Mi raccomando ricordatevi di vestirvi nella stessa identica maniera, non solo anche il trucco deve essere uguale e anche l'acconciatura! Dopo tutto Angela è la controfigura." Kris le rivolse un timido sorriso e le fece segno di aver ricevuto l'ordine, aspettò qualche istante prima di cambiarsi, poichè voleva scambiare quattro parole con me. "Ehy, Angy... come ti senti? Taylor è stato proprio un cretino a comportarsi in quel modo. Mi domando come abbia fatto a non capire, che era uno scherzo di cattivo gusto! Il bello è che non ha mai fatto una cosa del genere prima d'ora. E' davvero insolito il suo comportamento. Comunque ora non ci pensare... sono sicura, che quando starete da soli sarà in grado di farsi perdonare. Inoltre penso che dovresti parlare con Robert...". Detto ciò, la mia cuginetta iniziò a prepararsi.

    Dopo aver riflettuto per qualche istante su quello che aveva appena detto Kris, decisi di seguirla così, da fare le stesse cose, per essere almeno in questo modo identiche. “Mi sento meglio, anche se ad esser precisa, non riesco ancora a fare luce su tutto ciò! Mm Robert? Non ho capito cosa intendi … cosa c’entra lui, con quello che riguarda Taylor?” domandai un bel po’ scettica alla mia cuginetta, mentre mi infilavo la maglietta, sopra al paio di jeans scuri e alle converse nere. Avremmo girato le scene nel Palazzo dei Volturi, quando saremmo stati tutti pronti. Kristen, rispose ai miei dubbi mentre le parrucchiere con il phon cercavano di creare l’effetto liscio-mosso, nei lunghi capelli castano ramati. “Robert … ma come … non l’hai capito? Lui c’entra eccome in ciò … non so come dirtelo, ma credo che in questi giorni stia provando qualcosa nei tuoi confronti; e poi è estremamente geloso e protettivo quando sei con Taylor, Kellan, Jackson e Alex … non riesco a capire se lo fa come un fratello o qualcos’altro. Proprio un bel problema!” dovetti aspettare circa un quarto d’ora per passare alla fase dei capelli e quindi quasi alla fine di tutta quella noiosa preparazione. “ah ecco … Sai … non ci avevo proprio pensato a questa possibilità, non so perché, ma la vedo una cosa assurda, questa! Cioè, devo stare attenta a come parlo, o a ciò che faccio, perché potrei trovarmi dietro tutti i ragazzi del cast … ahahahah … ma non solo. Il bello è che fino all’altro ieri nessuno mi filava. Ti sembra una cosa logica?” a questo punto Kristen era passata alla parte finale, quella del make-up; mentre le parrucchiere cercavano in mille modi di far mantenere i miei capelli perfetti, dandoci un garbo a tutto quel trambusto.
    I miei capelli erano,come capitava di solito,un groviglio di ricci,con qualche nodo sparso qua e là. La mia parrucchiera di fiducia,mi diceva sempre che erano resistenti ed antipatici da "stirare",ma di una qualità meravigliosa. Kristen aveva già terminato la sua preparazione da circa mezz'ora,quando i miei capelli decisero per una buona volta di arrendersi. "Ehy Angy... sbrigati che siamo in ritardo. Ma che dico in ritardissimo!Chris e gli altri ci ammazzeranno quando li raggiungeremo." Guardai l'ora nel mio Ipod ed effettivamente,avevamo sprecato già mezz'ora dal tempo stabilito dal regista. Cinque minuti dopo correndo a perdifiato,Kristen ed io,arrivammo a destinazione. Non appena, mettemmo piede nella stanza dei grafici tutti si girarono verso di noi, e rimasero completamente a bocca aperta, per lo stupore siccome si trovavano di fronte, due ragazze perfettamente identiche, non sapevano distinguere l'una dall'altra. "bene... ora che tutto è pronto, vi mostro gli schizzi della scena di oggi. E vi consegno anche i copioni."
    Chris, incominciò a questo punto a rimettere in ordine sulla scrivania per fare spazio per i fumetti. Li appoggiò tutti con estrema cura e ordine facendoci così segno di avvicinarci. Rimasi colpita dai disegni fatti con quella velocità e dettagliati nei minimi particolari. C'era praticamente tutto! "Ok, ora non ci resta che andare nel palazzo dei Volturi. Tutti, pronti? In bocca al lupo!" Dakota, Cameron, Michael e gli altri erano i primi a dover occupare la loro postazione nei troni costruiti appositamente per loro, così da rappresentare correttamente il ruolo dei sovrani vampiri: Aro(Michael), Caius,Marcus. Jane(Dakota), Alec(Cameron), Felix e Demitry, sono le guardie del corpo e messaggeri. Tutti gli interventi a Forks e dintorni per ricreare e portare ordine, è compito loro. Michael nel ruolo di Aro era impeccabile e straordinario, aveva capito benissimo come doveva essere impersonificato quel personaggio strambo e saggio al tempo stesso, come il Cappellaio Matto di Alice in Wonderland. Non doveva essere una "passeggiata". Chris, decise di farci girare come prima scena della giornata, quella del passato di Carlisle, con i Volturi. Peter, fece così il suo ingresso, in un completo beige, dallo Stile antico, con il colletto della giacca di pizzo bianco. Era un perfetto principe, o qualsivoglia damerino, capace di sedurre ed ammaliare tutte le belle ragazze con un timido sorriso. La scena di per se non era complicata e lunga. Infatti dopo soli venti minuti era già terminata ed archiviata, ovviamente, non fu necessaria nemmeno una replica.


    Cap 9: Ultime riprese...

    Chris, a questo punto consultò la lista delle cose da fare, che aveva steso giù, in quei intensi giorni, per avere così meno stress. Il punto successivo della lista era: Scena con i Volturi(Edward). Edward va dai Volturi per chiedere il permesso di porre fine alla sua non-vita, non appena è venuto a conoscenza del funerale (secondo lui, di Bella, ma in realtà è quello di Henri Clearwater...). Fu una scena abbastanza tranquilla, poichè non c'erano scene di lotta o simili. Robert, dopo aver girato in modo impeccabile, il suo copione, mi rivolse un sorriso sghembo, come se mi volesse dedicare quella scena. Ma questa poteva essere solamente la mia interpretazione, no?. Per sottolineare il mio scetticismo, lo guardai confusa, facendogli capire, così di non aver compreso. Lui fece per chiamarmi, quando Chris, ci comunicò che ormai mancava solo l'ultima scena alla fine, di questo breve, ma entusiasmante, soggiorno italiano. "Bene, ora è il turno di tutti. Prendete i posti e non perdiamo altro tempo. Tabata, tu resta qui... Osserva tutto nei minimi particolari, così se c'è bisogno del tuo aiuto sai cosa fare!" Fu, in questo modo che ognuno di noi, diede del suo meglio, in questa ultima scena. Per mia sfortuna, girai solo una piccola parte, siccome non c'erano scene pericolose ed d'azione per Bella. Quindi per il resto della giornata, guardai Robert all'opera, così come Dakota ed il resto dei Volturi. Taylor, non si fece vedere per la maggior parte del pomeriggio, forse perchè aveva bisogno di schiarirsi le idee, dopo tutto quel casino. Ma questo non vuol dire che per me quella giornata era di puro relax, poichè Kellan e Jackson, mi tennero stra-impegnata nella lezione di combattimento e ovviamente nella recitazione. Quei due, erano veramente dei pazzi, mi facevano morire dal ridere, ma per mia sfortuna come addestratori erano davvero esigenti e severi. Ovviamente lo facevano per migliorare tutte le mie capacità, sfruttando in quel modo tutto quello che potesse essere utile"Ehi, aspettate un attimo! Fatemi recuperare un po' le forze... Sai com'è, non sono allenata come voi, e ad essere sincera sono quasi tre anni che non faccio alcun tipo di sport." Con il fiato ormai corto, raggiunsi stremata uno degli enormi tappetoni blu, usati per attutire le cadute degli attori e controfigure. Riposandomi, non mi accorsi che qualcuno mi aveva raggiunta... mi accorsi di lui, quando sentii il suo forte braccio stringersi attorno alle mie esili spalle. Lentamente girai la testa per vedere... Robert? Rimasi completamente senza parole, convinta al cento per cento che fosse Taylor con le sue sentite scuse. "Tutto bene? Come mai, stai tutta sola, qui a riposarti? non dovresti vedere se per caso, potesse servire il tuo aiuto, a Kristen? comunque ho notato che la scena girata con i Volturi, ti è piaciuta. Sai avevo pensato di dedicartela, come ringraziamento alla tua splendida compagnia oltre ovviamente alla disponibilità e simpatia." a sviluppare le mie potenzialità. Gli rivolsi automaticamente il mio sorriso schietto, come stare ad indicare, che dopo tutto avevo ricevuto il messaggio. Soprapensiero appoggiai la mia mano sulla sua e senza guardarlo gli risposi: "Sì, tutto bene, grazie. Sono stanca morta, Kellan e Jackson con il loro speciale allenamento sono stati capaci di prosciugarmi tutte le energie. Non credo che Kristen abbia bisogno del mio aiuto, anche perchè se sei qui significa, momento di pausa o fine delle riprese. E' veramente molto carino da parte tua, dedicarmi quella stupenda scena. Ovviamente sei stato semplicemente impeccabile del resto, come sempre. Grazie infinite" dissi, facendo dei piccoli ghirigori invisibili sulla sua mano. Non so, per quale motivo, ma stranamente, mi sentivo assolutamente in sintonia con lui. Però era anche vero che quella situazione, vista da fuori poteva sembrare, la nascita di qualcosa di speciale tra di noi. E sotto qualche aspetto in cuor mio sapevo che Robert, sperasse in ciò. Robert, ascoltò con interesse, le spiegazioni, ricevute; e non preoccupandosi minimamente intrecciò le dita della mano con le mie; ogni tanto avvicinava le nostre mani al volto per vederle meglio, scoprendo in questo modo, una fantastica combinazione. La sua mano era il doppio della mia, la cosa bella però era quella magica sensazione di protezione e considerazione. Il ragazzo a questo punto fece un bel respiro e con il suo magnifico sorriso sghembo, mi rispose: "Figurati! E' stato un immenso piacere... Non mi pento minimamente di averlo fatto. E ad essere sincero, l'avrei rifatto anche in presenza di qualcuno di nostra conoscenza. Non so, ma mi sento protettivo, forse un po' troppo verso di te. Come Edward lo è con Bella; secondo me questa non è una cosa brutta, sai? Tornando alla tua presupposizione, hai ragione per quanto riguarda la fine di queste splendide riprese italiane, che secondo il mio modesto parere, meritano di essere ricordate!” A questo punto mi rivolse anche l'occhiolino e pian piano incominciò ad avvicinare di più il suo dolce viso al mio. In un primo momento pensavo che mi stesse per dare un bacio sulla guancia; ma quando sentii una piacevole stretta della sua mano sulla mia, capii di aver fatto un bel buco nell'acqua... Stava, infatti, per accadere, dopo tutto quello che avevo sognato per un bel periodo di tempo. Infatti, la mattina quando venivo strappata via dal magnifico sogno, la mia giornata andava male. Diventavo apatica e quindi asociale. Ma questa volta, per mia fortuna era completamente diverso... Taylor ancora non si era degnato della sua preziosa presenza, Kristen e gli altri erano impegnati con la piccola festa che avevano improvvisato, così che gli unici a rimanere in disparte per avere un po' di meritata privacy ed intimità; eravamo proprio: io e Robert! Quindi questa volta nessuno avrebbe ostacolato, il bel tenebroso vampiro vegetariano dalla sua "Preda prediletta!"
    Trascorse una mezz'oretta quando finalmente Taylor decise di fare il suo ingresso e a quanto pare aveva scelto il momento sbagliato! Arrabbiato ed offeso, ci raggiunse proprio quando Robert prese a baciarmi appassionatamente e quindi con un certo trasporto. " Ehi! Stop! Fine del divertimento ragazzi! Cosa sta succedendo? Perchè? Angela, non credevo che ti dimostravi come tutte le stupide ragazzine infatuate del loro idolo! Credevo che provassi realmente dei sentimenti verso di me! Mi hai preso in giro! Spiegami almeno cosa ti ha fatto cambiare idea... Se pensi che Robert o qualcun altro faccia al caso tuo, allora, anche se a malincuore mi farò da parte." Pronunciò le ultime parole seriamente in modo pacato e forse anche se non lo voleva far vedere triste o meglio provato e malinconico. Ero stata proprio una gran delusione per lui nonostante fosse stato per me un punto d'appoggio. Mi alzai dal tappetone, con aria seria, cercando in questo modo di non risultare, preoccupata e agitata in un certo senso. Oddio, che casino! Cosa mi è passata per la mente? Taylor non si merita una come me. Forse ci siamo illusi entrambi.. mi dispiace veramente tanto! La mia pazza mente stava cercando di formulare frasi coerenti, in tutto quel trambusto. Guardai, facendomi forza, Taylor negli occhi e finalmente riuscii a proferire più o meno parola: "Taylor.. non so da dove cominciare... è davvero una posizione difficile questa, per me. Come puoi ben vedere sono confusa. In questi pochi giorni sono successe per me una marea di cose. Tutte particolari e di per sè magiche. Ma purtroppo.. mi sono ritrovata, senza volerlo, tra due stupendi ragazzi, che per di più sono i miei attori preferiti, e la cosa che mi fa restare a bocca aperta è questa: il vostro particolare interesse verso di me. Entrambi siete attratti da me e provate delle emozioni forti. Purtroppo, mi piacete entrambi, e come Bella, questo è davvero un casino madornale. Comunque all'inizio stavamo solo parlando, poi non so come ci siamo ritrovati a... hai capito cosa intendo. E non sono riuscita in alcun modo a fermarmi. Sono veramente dispiaciuta, la colpa è la mia. Quindi se non vuoi più avere a che fare con me, ti capisco.. e me ne farò una ragione. Oddio! Non ce la posso fare..." Queste ultime parole uscirono con dei singhiozzi. Ormai non riuscivo più a trattenermi, era più forte di me. Abbassai in qualche modo, la testa, poichè non volevo cercare compassione da qualcuno. Mi ero lasciata trasportare dalle emozioni e ora era troppo tardi per poter tornare indietro. Dopo essermi calmata, tranquilla, mi rivolsi ad entrambi i ragazzi spiegandogli la cosa migliore da fare per risolvere quella imbarazzante situazione. "Ragazzi ho deciso che la cosa migliore da fare è: essere amici come prima, così almeno è sicuro che non avremo più problemi. Non guardatemi così... Lo so che può essere dura ma non so cos'altro fare." Rivolsi loro il mio sorriso spensierato e tranquillo per far loro capire che per me andava assolutamente bene la loro speciale amicizia, così facendo mi misi tra loro e mani nelle mani raggiungemmo gli altri, ovviamente ci avevano dati per dispersi. "Eccovi finalmente! Non possiamo assolutamente perdere altro tempo, dobbiamo fare ancora una marea di cose. Direi che Angela già da domani può andare a prendere e terminare le cose che le serviranno per la sua nuova vita a Los Angeles." Chris mi rivolse un sorriso compiaciuto e divertito. Mentre Kristen vedendo Robert e Taylor un po' irrigiditi andò da loro per cercare di capire quale fosse il problema.
    "Ehy, perchè quella faccia?C'è forse qualcosa che non va?Spero di no... anche perchè finalmente siamo pronti a continuare, questa spettacolare avventura. Non siete d'accordo?" A rispondere alle domande di Kristen fu Robert, poichè era l'unico ad esser tranquillo e calmo. "In effetti, c'è stata una cosa... Angela... Emm, io e Angela ci siamo baciati e Taylor ci ha visto in un certo atteggiamento. Comunque non ti preoccupare, ora è tutto risolto. Siamo amici. Nel senso che Angela ha deciso di stare sola, e quindi single. In questo modo spera che non ci siano ulteriori complicazioni." Kristen rimase per un bel po' a bocca aperta per lo stupore, non riusciva a capire sicuramente quel mio comportamento verso i due bei ragazzi, però alla fine pensò che la mia decisione fosse giusta. "Ah, oddio! Un bel casino. Mi spiace veramente tanto per voi. Pensando alla sua decisione, sono d'accordo con lei. Alla fine è meglio per tutti così. Suvvia, ora è il caso di pensare ad altro e goderci la festa della fine delle riprese italiane di New Moon!" Arrivati a questo punto, ci dirigemmo verso l'hotel, dove già ci stavano aspettando gli altri. Una volta aver messo piede nella hall, mi precipitai dai miei per vedere cosa erano riusciti a fare quel giorno.
    "Mamma! Cosa siete riusciti a fare? Noi abbiamo terminato, fortunatamente, di girare tutte le scene di Volterra! Quindi ora non ci resta che prendere le mie cose a casa ed incominciare la mia nuova vita a Los Angeles!"

    Cap 10: Ultimi passi verso la mia nuova vita!

    Mentre aspettavo qualche loro reazione, cominciai a fare mentalmente una lista delle cose, che sarebbero state indispensabili a Los Angeles. Immersa quindi nei miei pensieri non mi accorsi che Taylor stava parlando con i miei. "Anna, stavo pensando che potrei venire con voi per aiutare Angela a preparare le cose per Los Angeles, così sarà sicuramente più semplice visto la mia personale conoscenza della temperatura e tutto il resto. Cosa ne pensi?" Ovviamente la mia "Mina" non poteva certamente far scappare questa meravigliosa occasione, anche perchè mi conosceva fin troppo bene. Infatti sapeva perfettamente che ero ossessionata dal mondo di Twilight e di conseguenza degli attori, soprattutto i miei preferiti, tra i quali proprio, il ragazzo sexy, che le stava di fronte tutto sorridente e speranzoso. "Certo che puoi venire! Sono sicura che grazie al tuo prezioso aiuto, Angela riuscirà a preparare tutto l'occorrente molto più facilmente e velocemente. Sono inoltre convinta che non appena metterai piede nella sua camera rimarrai completamente senza parole.." A questo punto mi comparve un sorriso compiaciuto siccome "Mina" aveva fatto per così dire centro. Con passo calmo, senza fare rumore mi avvicinai a loro con una certa curiosità, ovviamente non volevo far capire che avevo ascoltato un po' della loro conversazione.

    "Ehy, per caso, mi sono persa qualcosa?" dissi usando il mio tono più allegro. Fu ovviamente Taylor a rispondermi: "Uh forse... Dai, sto scherzando! Comunque sono felice di comunicarti che avrai l'onore di avere la mia presenza a casa e il mio "super" aiuto per le cose di Los Angeles." Mi rivolse oltre ad un occhiolino anche il suo sorriso smagliante, capace di farmi sciogliere. Rimasi "involontariamente" incantata, come se stessi avendo una visione celestiale. Taylor mi doveva trovare sicuramente buffa, siccome scoppiò a ridere fragorosamente.
    Mi riscossi dopo aver visto Robert e Kristen parlare con Peter ed Elizabeth. Mentre li ammiravo pensai: Chissà di cosa stanno parlando, così animatamente... A farmi ritornare con i piedi per terra fu mia madre. "Tesoro, tutto bene? Taylor ti ha fatto proprio un bel effetto, eh?" e scoppiò a ridere anche lei siccome feci una faccia veramente buffa, degna di una foto-tessera con scritto sotto: "Clown!". Tay, mi strinse per un attimo una spalla per farmi realmente tornare in me. "Grazie! Sono rimasta un po' incantata... comunque, sarei veramente onorata di avere la tua spettacolare compagnia. E come ti ha già detto mia mamma rimarrai un po' sconvolto quando metterai piede nel mio "mondo". Gli rivolsi una linguaccia come una bambina piccola. Chris dopo aver sistemato le ultime cose, ci fece cenno di seguirlo. Ci fermammo davanti alla parete usata per proiettare le scene il giorno del mio fantastico compleanno. "Ora che questo magico soggiorno in Italia è terminato penso vivamente di farvi vedere in anteprima il lavoro fatto. Così poi possiamo preparare le nostre cose e tornare a casa." Taylor prese la parola spiegando ai suoi amici e colleghi la decisione che aveva preso. "ehm scusate! Volevo comunicarvi che rimarrò con Angy per aiutarla con i preparativi per il viaggio." Robert ci rivolse per un istante uno sguardo un po' truce ma tornò subito sereno. Kristen mi raggiunse e mi abbracciò con la scusa di potermi dire qualcosa all'orecchio.
    "Angy quando arriverai a Los Angeles ti aspetteranno delle sorprese. Sono sicura che rimarrai completamente senza parole quando scoprirai gli invitati alla mega-fantastica festa. Ti voglio bene "cuginetta". Detto questo mi rivolse un sorriso biricchino e tornò da Robert che mi guardava tutto compiaciuto. Ecco il mistero della conversazione!Oddio....sono pazzi! Non oso immaginare cosa mi aspetterà.
    Le luci si spensero e finalmente Chris mandò in visione quello che avevamo registrato in quei giorni. Rimanemmo in silenzio per tutta la durata del video così da gustarci bene quel momento. Eravamo stati veramente fenomenali e il bello era che non riuscivo a trovare nessun errore nelle mie scene. Praticamente ero nata per quello e non lo sapevo. Io, timida e piena di difetti ero finalmente riuscita a diventare un'altra persona; questa volta avrei affrontato veramente di tutto senza più ripensamenti. Nel filmato avevano ripreso anche il "dietro le quinte", quindi il mio speciale allenamento con Kellan e Jackson. Eravamo proprio buffi.
    In pochi giorni eravamo stati in grado di diventare una bella "famiglia". Battemmo le mani tutti felici alla fine della proiezione. Mamma mi abbracciò fortissimo per complimentarsi con me, ovviamente come me non credeva ai suoi occhi. Andammo così a festeggiare, mangiando una buona pizza, tutti insieme. Ritornammo all'hotel ormai tardi,e nelle nostre camere,preparammo le nostre valigie. Dopo una buona mezz'ora crollai sul letto. Dormii profondamente senza fare sogni. Mi venne a bussare Kristen. "Dormigliona!Sveglia!!! Sei in ritardo per la colazione. Dopo dobbiamo partire." "Oddio! Che ore sono? Non possiamo aspettare qualche altro minuto?" Aprii la porta a mia "cugina" così nel frattempo potevo prepararmi. "Direi che siamo in ritardo da circa quindici minuti..." Mi preparai il più velocemente possibile per non perdere altro tempo. "Ok, andiamo. Prendo anche i bagagli?" "Sì,certo! Ti conviene..."
    "Ok, perfetto, così almeno dopo ho una cosa in meno da fare.." A questo punto un po' con i battiti del cuore accelerati mi diressi insieme a mia cugina nella mensa dell'hotel per la colazione. Qui come previsto ci stavano aspettando proprio tutti. Mi ritrovai così a dover fare una bella fila per prendere il thè e il cornetto alla Nutella. Taylor mi fece cenno di sedermi accanto a lui.. Gli altri ovviamente avevano già divorato le pietanze più buone. Robert e Kristen cominciarono subito a parlare fitto fitto a bassa voce per non farsi sentire da me, poichè sicuramente avrei scoperto, cosa avevano in mente per la mia festa di benvenuto a Los Angeles. "Angela, allora sei pronta a ritornare alla base?" a pormi quella domanda fu Kellan, con il suo solito sorriso biricchino.

    Non so per quale motivo ma alle sue parole scoppiai a ridere fortemente di gusto, la sua simpatia era veramente contagiosa proprio come quello del suo personaggio nel film. "In teoria non sono pronta per niente... ma lo devo fare per completare queste ultime tappe prima di raggiungere L.A. e così la mia nuova vita! Sapete sono curiosa di vedere come sarà la mia festa di Benvenuto." Guardai Taylor per vedere anche qualche sua piccola reazione, poichè dopo la scenata, era diventato distante e freddo verso di noi; anche con chi non aveva fatto niente. Mi accennò un sorriso e poi si rivolse agli altri: "Tranquilli. Angy, starà in buone mani in questi giorni! Non le succederà niente, ma soprattutto non le permetterò di cambiare idea per nessun motivo." Feci finta di niente poichè mi volevo godere quella situazione, mentre gustavo il thè al limone e il cornetto alla Nutella, che mi stava pregando di mangiarlo. Come potete ben immaginare, resistergli è veramente impossibile.
    "Una cosa per me sarà veramente dura da fare.." dissi pensando a tutte le persone che lasciavo della mia vecchia e normale vita. Robert si fece subito attento, come se avesse intuito a chi mi stessi riferendo. "Lasciare i tuoi amici... già è una cosa veramente difficile da dover affrontare; però vedrai che ti capiranno e se realmente ci tengono a te, ti inciteranno a seguire i tuoi sogni, ora che ce n'hai la possibilità." Ascoltai con un groppo in gola le sue parole che avevano colto perfettamente il segno. Kellan per sdrammatizzare un po', mi diede un piccolo schiaffo sulla spalla e disse: "Dai su con la vita! A Los Angeles sono sicuro che qualcuno ti sta aspettando con ansia! E il divertimento è assicurato. Avrai un cambiamento radicale, Tabatina" Rimasi per un po' in silenzio cercando di capire, chi potesse essere quel qualcuno. Anche perchè tutte le persone che mi stavano venendo in mente non erano, o forse solo un po', a conoscenza di me. "A chi ti riferisci? Non ho la minima idea di chi possa essere..." Stavolta a parlare fu Kristen. "Scommetto che si sta riferendo a qualche ospite "d'onore" della tua festa di Benvenuto. Giusto Kellan?" Questo cercò in tutti i modi di trattenere una risata fragorosa, ma come volevasi dimostrare, alla fine non ci riuscì. "Eh già! Non oso pensare a che faccia farà, la nostra mascotte. E tu sai perfettamente il perchè". Kristen per tutta risposta gli rivolse scherzosamente una linguaccia, come una bambina piccola.

    Il tempo trascorse molto velocemente, così che, nessuno si accorse del ritardo. Guardai l'ora nel mio cellulare e come reazione feci una faccia fin troppo buffa per gli altri siccome scoppiarono tutti a ridere come dei pazzi. Taylor, che mi stava accanto con il suo solito sorriso compiaciuto mi chiese: "Ehy! Come mai quella faccia? Sembra che abbia visto un fantasma". Per tutta risposta gli mostrai l'ora, e capendo il problema, si mise immediatamente a termine la colazione, una volta conclusa disse ai suoi amici e colleghi: "Ragazzi, non vi siete accorti che il tempo è trascorso così velocemente? io e Angela siamo in super ritardo. Dobbiamo subito raggiungere i suoi genitori altrimenti non ce la faremo mai a tempo. Ci aspettano ancora parecchie cose da fare, prima dell'imminente partenza!" Mentre il mio accompagnatore affermava ciò, mi alzai dalla sedia e mettendomi in disparte telefonai ai miei per sapere qualcosa. "Mamma allora quanto manca? Io e Taylor stiamo nella sala relax con gli altri a finire la colazione! E scommetto che come al solito sono in perfetto ritardo giusto?" Lei come sempre mi rifece il verso e mi disse che sarebbero ritornati massimo in una ventina di minuti, fortunatamente qualcuno quel giorno era stato in vena di fargli un grandissimo favore, cioè quello di farmi il passaporto il giorno stesso, senza dover aspettare necessariamente un mese di tempo o giù di lì. Ascoltando quelle parole feci un sospiro di sollievo. "Ok, meno male. Abbiamo in questo modo una cosa in meno da fare."
    Alla fine della conversazione diedi la bella notizia ai miei amici che esultarono di gioia, perchè così non avrebbero dovuto aspettare molto tempo il nostro arrivo a Los Angeles. Circa una ventina di minuti dopo i miei genitori fecero il loro ritorno e furono pronti a prendere i bagagli e a partire. Salutai i miei amici, in particolar modo Kristen che mi disse: "Mi raccomando avvisa quando arrivi a casa e tranquilla quando starò a casa ti chiamerò e con i miei decideremo le ultime cose..." poi si rivolse a Taylor. "Conto su di te! Cerca di fare del tuo meglio a tenerla d'occhio e guai a te se ti farai sfuggire qualcosa riguardo la festa! Buon viaggio". Arrivati a questo punto, non ci restava altro che metterci in macchina e partire per raggiungere la nostra destinazione. Dopo esser finalmente partiti per la nostra tanto attesa meta, il cuore non so bene per quale motivo cominciò a battermi forte come se si fosse appena trovato davanti alla cosa più bella che si potesse mai incontrare. Sicuramente questa strana reazione doveva esser causata dalla notizia della festa di Benvenuto, ma più che altro dagli ospiti invitati. Taylor aveva deciso di prendere posto accanto a me, così per tenermi come si deve sottocchio. Ogni tanto prendeva il cellulare e con un sorriso compiaciuto mandava i messaggi. Ovviamente dopo circa il decimo SMS gli fu impossibile non attirare la mia attenzione e soprattutto curiosità. "ohy come mai sei così impegnato? Con chi parli di bello? Guarda che ora sono curiosa" lui sgranò per un istante gli occhi come se fosse stato appena colto in fragrante, e trasse un piccolo sospiro di sollievo poiché sicuramente non ero riuscita a capire cosa stava realmente accadendo, cioè che si stava mettendo d'accordo con gli altri per il nostro comitato di benvenuto, all'arrivo in aeroporto oltre alla festa.
    E per quanto riguarda questo punto stava parlando con gli attori che da ormai quasi tre anni mi erano entrati nel cuore oltre al mio più grande punto di riferimento. Con una piccola risata mi rispose: "Ma niente di particolare. Gli altri già sentono la nostra mancanza e direi che arrivati a questo punto sono veramente pazzi." Rimasi per qualche istante senza parole poichè non riuscivo a trovare alcun elemento che mi potesse far capire cosa mi stava nascondendo. Ma il mio tentativo fu vano, visto che dopo qualche istante fui accolta nelle braccia di Morfeo.
    Mentre dormivo profondamente Taylor si mise a chiacchierare con i miei. Mia mamma ovviamente voleva sapere molto di più sulla festa di Benvenuto. "Allora Taylor, come state organizzando questa festa a Los Angeles? Tranquillo non dirò nulla. Acqua in bocca!" Il mio ormai amico decise di parlare a bassa voce per paura che mi potessi svegliare da un momento all'altro. "Abbiamo deciso di farla in un bel locale. Ma soprattutto di invitare delle persone speciali per Angy ... Più di questo non posso dire, mi dispiace." Mamma rimase per qualche istante in silenzio per cercare di capire chi potessero essere gli ospiti così importanti e significativi per me. Dopo qualche minuto mio padre si intromise nella conversazione poichè aveva quasi sicuramente capito a chi si riferiva Taylor. "Ehm scusatemi... Taylor per caso ti riferisci agli attori del nuovo telefilm sui vampiri e a quello su un gruppo di Streghe?" Taylor non appena sentì queste parole rimase completamente allibito poichè l'affermazione di mio padre era vera. "Enzo... ma come hai fatto ad indovinare? comunque ci sono anche altri attori ... dico solo che sto parlando di quelli che hanno fatto breccia nel cuore di vostra figlia per primi ... Mi raccomando non ditele niente, altrimenti sarà stato tutto vano!" Dopo non molto tempo, ovviamente mio padre capì anche quali altri ospiti c'erano alla così tanto attesa festa. I minuti passavano ed io ero ancora tra le braccia di Morfeo. Mentre dormivo, ad un certo punto, cambiai posizione ritrovandomi con la testa appoggiata sulla spalla di Taylor, il quale vedendomi così serena, decise di immortalare quel magico momento con una bella foto sul suo I-Phone, così da poterla mettere su Twitter o Facebook.

    Edited by Angy_Tay<3 - 21/5/2013, 16:14
     
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  4. Angy_Tay<3
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    Cap 11: Manca finalmente poco!

    Durante il resto del viaggio io, Taylor ed i miei parlammo del più e del meno, oltre ovviamente a farci venire qualche idea per "nascondere" il nostro nuovo amico, perchè altrimenti sarebbe scoppiato il finimondo nella mia piccola città. Sicuramente tutte le ragazze sarebbero impazzite e non si sarebbero date pace a scoprire tutto. Però almeno per una volta sarei stata invidiata e stimata, cosa che mai nella vita mi era capitata. Anzi gli altri di solito mi prendevano in considerazione solo quando capivano che gli serviva qualcosa o per compassione. Questa volta ero veramente pronta a voltare pagina ed a crearmi così una nuova vita, e forse qualche mio sogno si sarebbe finalmente realizzato. Dopo tutto la speranza è l'ultima a morire, no? Arrivati a questo punto, doveva mancare ancora un'ultima oretta al nostro arrivo a Rieti. Taylor vedendomi sveglia decise di informarsi un po' su tutto quello che gli poteva tornare utile, in quel breve periodo. "Ehy, bensvegliata! Dormito bene? Comunque volevo sapere cosa hai in mente di fare adesso ... sai almeno così ci regoliamo sulla prenotazione dei n ostri biglietti per Los Angeles. Con un'espressione veramente perplessa mi misi a pensare alle cose che rimanevano per completare le tappe per poter raggiungere finalmente la mia nuova e fantastica vita! Circa un quarto d'ora passò prima che potessi rispondere alle domande di Taylor. "Allora direi che per prima cosa bisogna fare shopping, e mi serve il tuo aiuto per regolarizzarmi poichè purtroppo non conosco il tempo di Los Angeles. Poi una volta preparato il tutto, possiamo prenotare i biglietti ed infine dovrò salutare i miei amici..." Taylor rimase in silenzio per qualche minuto buono, per poter riflettere, sulla durata effettiva degli ultimi passi che ci separavano da Los Angeles; e ad occhio e croce, massimo ci poteva volere una settimana. Quindi i biglietti aerei, per poter esser precisi, appena arrivati a Rieti, li avremmo finalmente prenotati. Il solo pensiero della partenza imminente mi metteva addosso un'agitazione enorme. La testa già aveva cominciato il suo viaggio tra mille e più pensieri. "Bene, Angy. Direi che possiamo prenotare i biglietti oggi stesso anche perchè per queste cose, ci vuole su per giù una settimana." Il tempo di rallentare che arrivammo finalmente a Rieti, qui come al solito c'era molto traffico. Avevamo preso proprio l'ora di punta. Circa una mezzoretta dopo arrivammo a casa. Il cuore cominciò a battermi molto forte, come un ragazzo che ha appena iniziato ad imparare a suonare la batteria. Sono strasicuro che ti piacerà tutto..." Chissà che espressione farà Taylor non appena vedrà la mia camera.. "Benvenuto! Fai come se fossi a casa tua.. Ora ti mostro la casa. Ehm, mi sa che tra non molto rimarrai a bocca aperta." Dissi mentre prendevo la mia valigia dalla cucina, per poterla portare in camera, così da poter sistemare il bagaglio. "Grazie! Sono onorato di esser vostro ospite, mi troverò benissimo. Tranquilla... cosa potrà mai farmi rimanere a bocca aperta?" domandò curioso più che mai, e scoppiando subito dopo a ridere. Mamma come suo solito, si intromise nella nostra conversazione e disse: "Scommetto che Angy, si stia riferendo al suo piccolo mondo. Ehm credo davvero che comincerai a considerarla una pazzerella." Detto questo iniziò a sistemare la casa, e come una trottola dopo solo un quarto d'ora aveva messo a fare la prima lavatrice.
    "Oh... allora non perdiamo altro tempo! Voglio entrare nel tuo piccolo mondo. Dai .." Taylor detto questo mi prese da mano la valigia e cominciò a trascinarmi per il corridoio. "Ok, la mia camera è quella davanti al bagno grande, che tra parentesi è questo." Con la mano gli indicai la prima porta sulla sinistra, poi gli spiegai quali erano le altre camere. Lui per tutto il tempo rimase a bocca aperta, siccome molte cose in America erano completamente diverse. "Bene, prima di farti vedere il mio piccolo mondo ti mostro la camera dove alloggerai. Tranquillo, mio fratello torna tra due mesi dal suo viaggio a Dublino". Entrammo nell'ultima stanza del mio appartamento quando cominciò a squillarmi il telefono."Scusa Taylor, devo rispondere. Tu nel frattempo fai come se fossi a casa tua." Andai così nel corridoio a rispondere. Appena presi il telefono controllai lo schermo per sapere chi mi disturbava. Rimasi prima ammutolita e poi con il sorriso sulle labbra risposi. "Ehy Rob! Siamo appena arrivati a casa. Tranquillo non scappo mica, Taylor mi tiene sotto stretta sorveglianza" scoppiò a ridere alle mie parole e in sottofondo Kristen stava cercando in tutti i modi di farsi sentire da me. "Passami subito mia cugina!" Robert ovviamente obbedì come un cagnolino, poichè vedere Kristen arrabbiata doveva essere davvero un gran bel spettacolo. "Angy, come è andato il viaggio?cosa avete fatto di bello? Spero che Taylor abbia mantenuto la parola ... Comunque non appena sapete qualcosa di concreto non esitate a chiamarci, oppure tramite Twitter, Skype ... Ok? Ora dobbiamo andare. Ciao!" "Ok. Tranquilla! Sarà fatto. Comunque non sono tantissime le cose che devo fare. Non ci dovremmo mettere tanto tempo, quindi domani prendiamo già i biglietti!" Chiusi la telefonata e ritornai da Taylor che nel frattempo si era cambiato per stare in questo modo più comodo. "Ehy, cosa è successo? Come mai quella faccia?" mi domandò vedendomi un po' trasognante. Cercai di tornare lucida ma non ci riuscii. "Mi ha chiamata Robert... Voleva sapere come stavamo e se eravamo arrivati a destinazione. Era preoccupato, poichè crede che da un momento all'altro possa cambiare idea. Kris invece mi ha detto di informarla quando sappiamo qualcosa di più concreto per andare a Los Angeles ..."
    Rimase in silenzio per qualche istante poichè forse aveva intuito che Robert con quella telefonata, si voleva accertare anche di qualcos’altro. "Ah capito! Comunque è davvero molto bella la tua casa. Ora possiamo andare nel tuo universo?" Senza pensarci due volte, sorridendomi mi prese per mano e mi portò davanti alla mia porta. "Ok... Pronto?" trassi un bel respiro ed aprii finalmente la porta. "Chiudi gli occhi per favore." dissi a Taylor per tenerlo ancora per un po' sulle spine. Lo portai al centro esatto della camera e lo feci girare verso la prima parete. "Bene, ora puoi aprirli..." Il ragazzo per un momento rimase interdetto poichè una cosa del genere non se la poteva mai immaginare. Era davvero impressionato e di conseguenza meravigliato. "Oh my God! Ma è straordinario. Non credo ai miei occhi! Non avevo assolutamente idea che fossi una fan così sfegatata." Pian piano cominciai a rilassarmi e il mio sorriso sghembo non si fece attendere. "Eh già. Sono completamente rapita da ciò. E questo ovviamente è solo l'inizio." Gli feci vedere il lato interno della porta e le ante dell'armadio pieni di posters ed immagini. Poi presi il mio album da disegno e glielo mostrai. "Penso proprio che con questo e poi il computer e i dvd rimarrai a bocca completamente aperta." Cominciò a sfogliare i disegni, e man mano che andava avanti scoprì delle cose su di me, completamente ammalianti. I disegni raffiguravano Twilight, ma anche e soprattutto ritratti sui miei attori preferiti. "Wow. è fantastico; sei bravissima, non sapevo avessi questa passione. Scommetto che dai il massimo di te, in ogni cosa, alla quale tieni particolarmente. Giusto? Comunque vedo che sei patita del mondo fantasy e gotico. Soprattutto tutto quello che riguarda i vampiri, licantropi e streghe. il Diario del Vampiro.. molto bello, anche il Diario delle Streghe, deve essere interessante. Che ne dici di farmi vedere il pc?" Arrivata ormai a questo punto il più era fatto. "Bene già che ci siamo prenotiamo i biglietti. Se vuoi puoi usare anche Twitter, Facebook; sempre se li hai... Ehm non fare caso al desktop o allo screensaver." Taylor, come un perfetto informatico, prese a viaggiare nel mio mondo virtuale, sfogliando gli album con le varie foto, immagini degli attori poi quelle di genere vario e tanto altro. Gli feci vedere i vari forum, ed infine Twitter. Non so come, ma qualcuno aveva deciso di scrivermi; ed il bello ovviamente era che essendo una persona di un certa popolarità, dopo tutti i miei tentativi falliti, aveva deciso di prestarmi un po' della sua attenzione. Oh mio Dio! Non ci posso credere... è un sogno! Non può essere vero... Sarà un caso? O veramente gli ho fatto crescere un po' di curiosità? Taylor vedendomi in stato di "shock", iniziò a preoccuparsi seriamente. Andò subito a chiamare i miei. "Tesoro, cosa succede? C'è qualche problema? Non fare così... ci stai facendo spaventare e preoccupare." In tutta risposta gli indicai il computer. "Guardate... Leggete" Taylor fu il primo a capire quale fosse il mio "problema", lesse tutto con estrema attenzione e disse: "Oddio! Angela, Ian Somerhalder, è rimasto veramente colpito dalla stupenda persona che sei. E soprattutto non vede l'ora di fare la tua conoscenza face to face. Spera che questo momento arrivi presto..."

    Cap 12: Una settimana alla mia nuova vita

    Per quasi una ventina di minuti rimasi completamente senza parole, non riuscendo ancora a capire realmente cosa fosse successo. Sbattei più volte le palpebre per accettarmi che non stessi sognando. Papà mi riportò alla realtà. "Ehy, cosa aspetti? Rispondigli... Occasioni del genere non si devono far scappare! Sta dicendo proprio a te. Forse qualcuno gli ha messo una pulce nell'orecchio. Oppure ha un sesto senso! Vabbè qualsiasi cosa sia, non lasciartelo sfuggire!" Guardai prima mia mamma e poi, rivolsi uno sguardo perplesso a Taylor.
    Forse c'è il loro zampino in tutto questo! Oddio ancora non ci credo. Ha scritto proprio a me! E sono quella che vuole conoscere! Direi che se svenissi sarebbe una reazione normale!
    "Ehm ... o ... ok! Cosa gli rispondo? Sono completamente senza parole e, non mi passa niente in mente in questa situazione. Aiutatemi! Vi prego. Taylor dopo dobbiamo parlare!" Riflettei per un attimo su quello che potevo scrivere come risposta al messaggio di Ian. Alla fine optai per la pura e semplice verità, anche perchè era la cosa più semplice da fare. "Bene. Ho deciso cosa rispondergli!" Scrissi di getto il messaggio prima di potermi dimenticare qualcosa di essenziale; finito di scriverlo, lo lessi per circa quattro volte per accettarmi di non aver dimenticato nulla. "Ok. Ora incominciamo a ragionare." Mi girai verso di Taylor e con un finto broncio gli dissi: "Voi per caso lo conoscete?" lui mi guardò un po' allarmato siccome molto probabilmente avevo quasi capito tutto. "Ehm ... Veramente io non c'entro niente. Forse qualcun altro ha capito alla perfezione i tuoi gusti, e ha deciso di fare un paio di telefonate. Non so nulla." Ovviamente lo guardai un po' scettica, poichè tutta quella situazione mi sembrava alquanto strana, ma comunque piacevole. "Capisco ... quindi pensi che siano stati Kristen e Robert a parlare con lui ... Comunque non è che per caso oltre ad Ian c'è qualcun altro, vero? Non per qualcosa, ma perchè non so proprio come comportarmi in certe situazioni ... Oddio!" Lui rimase un attimo sulle sue per poter capire se poteva dirmi cosa sarebbe successo al nostro arrivo a Los Angeles. Non gli piaceva vedermi in quello stato. Trasse un profondo respiro e decise di raccontarmi a grandi linee cosa mi attendeva, però tutto ad una condizione: dovevo tenere la bocca chiusa e far finta di non sapere nulla al riguardo.
    "Uff e va bene ... Però devi promettermi di tenere la bocca chiusa, e assolutamente devi far finta di non saper niente. Allora il giorno del nostro arrivo a Los Angeles abbiamo deciso di organizzarti una speciale festa di Benvenuto. Speciale perchè ci saranno degli ospiti importanti per te. Ora non so se vogliono fare anche qualcos’altro. Di più non so. Forse già hai capito chi sono gli invitati. Ti prego non ucciderci!" Ascoltai imbambolata tutto il discorso del mio amico, e ovviamente non riuscivo a credere alle mie orecchie. Dovevano essere proprio pazzi a fare una cosa del genere.
    "Non mi merito tutto questo. Non ho fatto niente di così eclatante. Mi lusingate. Non so veramente come sdebitarmi. Grazie, Taylor! Il tuo segreto lo custodirò fino alla fine. Te lo prometto!" Gli saltai al collo e lo riempii di bacetti affettuosi. "Ti voglio bene. D'ora in poi sarai il mio migliore amico." Lui di rimando mi diede parecchi buffetti e in un orecchio mi sussurrò:" Prego. Per me sarebbe un onore, essere il tuo migliore amico. Non te ne pentirai. Comunque per te ci sarò sempre, in qualsiasi momento e situazione. Ti voglio bene anch'io!"
    Dopo qualche istante decidemmo di divertirci un po' facendoci foto buffe, così per far ingelosire gli altri. Sicuramente quando avrei avuto del tempo libero mi sarei divertita a creare delle immagini speciali usando Photoshop. Ed il mio Portfolio non ne sarebbe stato sprovvisto. "Ora ci sarà da divertirsi. Scommetto che gli altri saranno verdi d'invidia, vedendo le foto. Comunque cosa ti andrebbe di fare stasera?" Domandai mentre prendevo la mia bella macchinetta digitale rosa della Samsung. Prima di cominciare a farci le foto papà fece capolino dalla fessura della porta e disse: "Ragazzi volete la pizza per cena? Se sì, quale?" Contemporaneamente io ed il mio migliore amico rispondemmo. "Sì! Grande. Margherita, per favore." Ci guardammo un attimo e scoppiammo subito a ridere fragorosamente. Era veramente bastato poco per farci entrare in perfetta sintonia. "Bene, anche questa tappa è stata raggiunta! Domani si inizia con lo shopping ..." dissi tutta raggiante. L'entusiasmo aveva preso perfettamente il sopravvento. Finalmente cominciavo a gustarmi la Vita.
    Mezz'ora dopo cenammo tutti insieme, tra una battuta e l'altra, dopo di che decidemmo di farci raccontare da Taylor come era Los Angeles e sullo stile di vita. Ovviamente rimanemmo tutti a bocca aperta, poichè erano molto diverse le cose. Alcune dovevano essere strabrilianti, e quindi da invidiare. Sicuramente per me i primi periodi sarebbero stati traumatizzanti. Ma i miei fantastici amici, mi avrebbero aiutata molto volentieri, senza farselo ripetere due volte. Parecchio tempo dopo eravamo tutti profondamente addormentati. Il giorno arrivò velocemente e Taylor, fu il primo a svegliarsi, senza far rumore prese il mio computer e si collegò, poichè voleva assolutamente vedere se c'erano altre novità.
    Trovò intasata la sua e-mail, ma anche il suo profilo su Twitter. Rispose ai suoi amici e colleghi, molto evasivamente, siccome non voleva far scoprire loro, che mi aveva accennato qualcosa.
    Quando finì tutto cancellò ogni traccia, del suo "zampino" e rimise il pc al suo posto così come lo aveva trovato. Ritornato nella sua attuale camera si rimise a letto e attese il nostro risveglio. Come al solito io fui l'ultima a svegliarmi.
    Quel giorno ebbi ovviamente una sveglia veramente molto particolare: Taylor, con in mano, un vassoio pieno di cibo Americano. Aveva pensato che dovevo cominciare subito ad abituarmi alla novità. "Buongiorno, Principessa! La colazione è servita..." detto questo, mi diede il vassoio facendo l'imitazione perfetta di un maggiordomo, ma non resistette tantissimo, siccome vedendo la mia espressione scoppiò a ridere fragorosamente. "Grazie, mio gran bel maggiordomo! A cosa devo questo onore?" chiesi anch'io facendo la parte di una principessa, un po' snob. "Mia cara, è un onore per me portarle la colazione. E poi non voglio farle iniziare male la giornata. Oggi se non ricordo male, ci attenderanno una marea di ore da dedicare allo shopping, così da poter cominciare a preparare le sue valigie per l'imminente viaggio", concluse la frase con il suo solito occhiolino e sorriso complice.
    Quel ragazzo non finiva mai di stupirmi. Detto ciò non lo feci aspettare molto poichè volevo togliermi il prima possibile queste cose, siccome facendo in questo modo avremmo avuto almeno un po' più di tempo libero. Lo shopping ci rubò metà giornata, poichè trovare vestiti adatti a Los Angeles, a Rieti erano davvero troppo difficili da trovare. A casa comunicai ai miei che forse sarebbe stato meglio andare a Roma per le ultime cose. Ovviamente, siccome si era fatto abbastanza tardi, decidemmo di andarci la mattina seguente; così almeno l'occorrente per la mia pulizia, l'avrei preso nella mia città prima di andare a cena, in qualche ristorante o locale per far conoscere una parte della cucina italiana al mio amico. Fummo fortunati, in quei giorni, poichè non incontrammo quasi nessuno. Taylor ogni volta che uscivamo si doveva vestire in modo alquanto strano per poter passare inosservato. Quella settimana trascorse velocemente così che ci trovammo in un batter d'occhio al giorno prima della nostra partenza.
    L'ultimo giorno a Rieti passò per i miei gusti rapidamente, poichè mi ritrovai in un nanosecondo a riempire la valigia e il bagaglio a mano. "Oh ... oramai siamo arrivati veramente all'ultima tappa! Comunque non mi tirerò indietro. Finalmente ci siamo, ho aspettato questo momento da una vita o quasi." Posai la felpa della Prima Classe, per ultima e con un sorriso compiaciuto chiusi finalmente la valigia. "Bene! Il pezzo grande è stato fatto... ora manca da sistemare bene le cose nel bagaglio a mano. E soprattutto non mi devo dimenticare di posare il computer".
    Taylor decise di aiutarmi in modo che avremmo avuto un po' di tempo libero. "Ecco fatto! Finito... Ora possiamo salutare i tuoi amici! Domani andiamo senza aver lasciato niente in sospeso." Sorrisi mentre prendevo il cellulare per poter telefonare i miei amici. "Ciao! Domani parto per Los Angeles, quindi se mi volete salutare potete passare ora a salutarmi!" Anche se ero finalmente felice, mi venne comunque un po' di tristezza poichè avrei lasciato: la mia città, ma soprattutto la mia famiglia e amici. La mia famiglia però a differenza dei miei amici, mi avrebbe raggiunta non appena mio fratello sarebbe tornato da Dublino, così da potergli spiegare tutto.
    Fu veramente triste salutare i miei amici, anche se per me era stato difficile coltivare la loro amicizia. Dopotutto gli opposti si attraggono, no?! "Taby, mi raccomando ricordati di riportarci qualcosa dagli Stati Uniti. Fargli vedere cosa sai fare! SuperTaby deve entrare in azione." Elena come al solito, doveva sempre distinguersi, facendo le sue battutine a volte ricche di doppi sensi. Pur essendo una tipa fin troppo aperta, nel momento del bisogno era la prima ad offrirti il proprio aiuto e Diletta, non era certamente da meno. Lei era diventata la mia migliore amica; con la mia partenza sarebbe stata sicuramente una delle persone più tristi. Con lei avevo praticamente condiviso tutto, dalle paure alle pazzie.
    "Certo che vi porterò qualcosa, non ce n'era nemmeno bisogno di dirmelo!" Dopo una mezz'ora andarono via, tutti dispiaciuti; una volta che se ne furono andati, con i miei decidemmo di telefonare a Kristen per avvisarla finalmente della mia partenza. "Ehy Kris, come ve la state passando? Io e Taylor, abbiamo da pochissimo finito di salutare i miei amici e soprattutto di preparare i bagagli, visto che il momento della partenza è ormai alle porte! Si hai capito giusto, domani in mattinata partiamo per venire a Los Angeles. Il volo è per mezzogiorno, quindi non so, a che ora arriviamo da voi. Ti passo Taylor, che ti deve dire delle cose e poi tua zia!" detto questo Taylor si prese il telefono e se ne andò a parlare fuori al balcone per non farsi sentire da me. "Ohi, come procede la preparazione alla festa? Spero bene... Angy, deve rimanere completamente sbalordita e a bocca aperta, così inizierà veramente nel modo giusto la sua nuova vita! Tranquilla, sono stato muto come un pesce, te lo giuro! Non immaginerà mai una cosa del genere, anche se ormai avrà capito che siamo un po' pazzerelli!" Kristen scoppiò a ridere siccome Taylor aveva ragione. "Bene. Sai hai ragione sul fatto che non siamo tanto nella norma. Comunque mi potresti passare gentilmente, mia zia?"
    Il mio amico tornò in cucina con un sorriso perfetto, e avvicinatosi a mia madre, le disse: "Anna, ti vuole Kristen". Una volta passatole il telefono, lui si avvicinò a me, stringendomi le spalle con un abbraccio. "Tranquilla, è andato tutto liscio. Mi ha detto di farle sapere l'orario del nostro arrivo. E quella cosa, sta procedendo." Lo guardai un po' divertita. "Ottimo, non vedo l'ora! Ho un'agitazione allucinante, non sto più nella pelle." Nel frattempo mia madre si era messa d'accordo con mia cugina. "Tesoro, Kristen ha detto che hanno già preparato la tua camera. Tua zia, non vede l'ora di vederti. E ovviamente puoi chiedere a loro per qualsiasi cosa. Ti verranno a prendere all'aeroporto."
    Per la contentezza, abbracciai tutti con un certo trasporto. Taylor era raggiante come non mai, a quelle notizie. Per lui doveva essere proprio una gran bella soddisfazione, dopotutto non capitava di certo tutti i giorni, una cosa del genere. "Fantastico! Finalmente è tutto pronto per la tua nuova e, secondo il mio parere, straordinaria avventura."
    "Grazie Taylor, il merito è tutto tuo! Se non fosse stato per te, non sarei mai riuscita a far conoscere questo lato di me. Kristen è stata fenomenale a portarmi con sè alle riprese. Spero che tutto vada per il meglio e duri per sempre o quasi." Taylor ascoltò attentamente e dopo un istante mi abbracciò, dicendomi. "Veramente, ti avremmo notato lo stesso perchè si vedeva lontano un miglio quanto fossi portata per questo lavoro. Non mi devi ringraziare. Ti ho solamente dato una spintarella per affrettare le cose, nulla di più." Rimasi accoccolata per un po' siccome quella sensazione mi faceva sentire come se fossi in paradiso.
    Fu un messaggio su Twitter a farmi staccare dal calore di Taylor, il mio Jacob personale. "Oddio! Qualcuno non ce la fa ad aspettare ... Ora cosa gli posso dire? Non mi è mai capitato di dover rispondere a persone così importanti, interessate a me nonostante tutta la loro fama." Taylor siccome era il più vicino al pc, lesse il messaggio di risposta di Ian Somerhalder. "Cara Angela, non appena sarai arrivata a Los Angeles, voglio fare la tua conoscenza. E' strana questa cosa, ma sento, non so bene il perchè, la necessità di dover parlare con te. Penso che tu sia una ragazza veramente in gamba e particolare, da dover conoscere immediatamente senza alcun ripensamento, siccome è raro trovare persone del genere. Inoltre avrai delle qualità da farmi scoprire. Immagino che alcune mi faranno rimanere realmente a bocca aperta. Spero di ricevere presto tue notizie. Ian"
    Ascoltai li per li, senza capire nulla, ma dopo un istante, mentre assimilavo la realtà, la mia espressione cambiò di molto, facendomi rimanere sbigottita, quel ragazzo doveva essere sicuramente un soggetto con i fiocchi. Al solo pensarci, mi faceva un certo effetto. "Ok, rispondiamo ..." Scrissi come la volta precedente, senza fermarmi a riflettere ancora, preferisco in certi casi essere il più naturale possibile. Taylor intanto andò in cucina a telefonare qualcuno. Rimasi quindi da sola ad ammirare lo schermo del mio pc. Dovevo ricordarmi assolutamente di posarlo nella borsa, perchè altrimenti sarebbe stato un vero problema, siccome il giorno dopo partivo e non avrei avuto il tempo necessario di fare altre cose. Taylor in quel momento stava parlando con Ian.
    "Ehy. Come va? Io tutto bene ... Sto da Angela. Domani partiamo per Los Angeles. Sì, la festa è confermata. Mi raccomando dillo a tutto il Cast, senza escludere nessuno. Non sta più nella pelle. Non sa che sto al telefono con te. In questo momento è impegnata a risponderti. Tranquillo, non le dirò niente, ormai il momento è alle porte. Ci sentiamo meglio per metterci d'accordo sull'orario. Buon Lavoro!" A questo punto al fatidico giorno mancavano veramente pochissime ore. Mangiammo con serenità e per concludere la serata al meglio dopo aver posato il pc, ci vedemmo un film. Il protagonista senza neanche farlo apposta era Taylor. "Però sei cambiato. In meglio devo dire, complimenti! Mi devi spiegare come fai ad essere così tranquillo ... rimango sempre muta come un pesce quando guardo un film in cui ci sei tu!" Lui, ovviamente, con il suo sorrisino disse: "Sinceramente non lo so nemmeno io. Certe volte faccio finta di vivere quelle cose come se facessero parte della mia vita quotidiana. Per me è sempre una sorta di gioco di ruolo." Quello che disse effettivamente sembrava la cosa più logica da fare. Decisi di mettere in pratica il suo metodo la prossima volta che fossi salita su qualche set. Il tempo trascorse ancor più velocemente così da farmi ritrovare nel mio letto per un'ultima volta. Qui la nostalgia iniziò a farmi compagnia, ma fu comunque una sensazione piacevole; che dopo non molto mi lasciò tra le braccia di Morfeo. Il mio ultimo giorno a casa si era concluso.

    Cap 13: Los Angeles sto arrivando!

    Quella notte non dormii affatto bene, siccome ero troppo emozionata. Ogni volta che chiudevo gli occhi, mi tornavano in mente tutte le cose,da fare a Los Angeles e in particolar modo i messaggi di Ian Somerhalder. Al solo pensiero il cuore batteva come un pazzo, non stando più nella pelle pronto ad uscirmi dal petto da un momento all'altro. Non mi accorsi minimamente di essermi addormentata, così che Taylor mi venne a svegliare. "Ehi dormigliona! Pronta per il grande salto? Non vedo l'ora di farti conoscere tutti i miei amici, la mia famiglia e vederti all'opera. Sono sicuro che d'ora in poi non avrai più un minuto libero!" Conoscendo il soggetto, quello che stava dicendo doveva essere assolutamente vero. Naturalmente sul mio volto si disegnò un bel sorriso e dissi: "Buongiorno! Sono prontissima ad affrontare questa nuova e incredibile avventura!" Taylor prese uno dei miei cuscini e me lo lanciò e disse: "Basta con le chiacchiere, passiamo ai fatti! Intanto prendi questo!" e mi ritrovai con tutti i miei bei cuscini addosso, non rimasi ferma per molto infatti contro attaccai, così che fu costretto a spostarsi rapidamente per non esser preso. Dopo cinque minuti fummo interrotti da mia madre, ovviamente stavamo facendo tardi per la nostra partenza.
    "Ragazzi è ora di prepararsi. Vi ricordo che dovete stare almeno tre ore prima all'aeroporto. Quindi muoversi!" Mi alzai dal letto e andai in cucina a fare colazione, presi la mia bella tazza dei Diddle e misi a fare il the, nel frattempo la biscottiera la posai sul tavolo. Cinque minuti dopo anche Taylor fece il suo ingresso, già vestito. "Ehy cosa ti prepari di buono? Vorrei provare a fare la colazione all'italiana." Con un piccolo sbadiglio gli risposi: "Thè e biscotti. Niente di tanto speciale." Tolsi la bustina con l'infuso dalla tazza e misi zucchero e limone, la mia colazione era pronta. "Ok. Deve essere buona, mi piace il thè! Farò lo stesso." Gli indicai i posti dove poteva prendere tutto il necessario e mi misi a mangiare. Mentre facevo colazione, pensai allo strano sogno. °Come è possibile vivere certe cose in modo così intenso anche se alla fine si è dimostrato solo un sogno?! Chissà può darsi che succederà...°
    Il sogno era stato quasi completamente incentrato su Los Angeles. E in particolar modo sulle persone che avrei incontrato e conosciuto. Soprattutto su un determinato soggetto, i cui occhi risaltavano su tutto il resto: color azzurro ghiaccio. Un mare in cui perdersi e piacevolmente scoprire cosa si cela in quel strepitoso fondale marino, metaforicamente parlando. Al solo ricordo cominciai a vagare con la mente senza una meta ben precisa, come se fossi trascinata da una brezza magica. Se non fosse stato per il mio amico, che sinceramente, non so come abbia fatto, a svegliarmi da quel sogno ad occhi aperti, avrei veramente avuto dei seri problemi a poter raggiungere l'aeroporto in tempo per il check-in. E la cosa sarebbe stata seriamente grave, anche perché c'erano pochi voli per l'America. Kristen, come tutti gli altri avrebbero avuto da ridire, come giusto che fosse. Taylor mi spinse fino in camera, per sbrigarsi, ed una volta li, decise di telefonare Kristen per aggiornarla ulteriormente. "Ciao! Noi siamo quasi pronti per partire. Tra massimo una mezz'ora usciamo da casa e andiamo all'aeroporto. Credo che partiremo definitivamente tra tre ore. Considera però che dobbiamo fare scalo prima di venire a Los Angeles. Mi raccomando fate le ultime cose. Vi richiamo una volta fatto il check in e poi allo scalo, in modo che vi regolate di conseguenza, ok?"
    Mentre il mio amico parlava con mia cugina andai a lavarmi e mi preparai come si deve, così comunque non facevo brutta figura accanto a lui. All'aeroporto chissà cosa ci avrebbe aspettato. Divenni pensierosa e malinconica siccome quelli erano per me gli ultimi istanti nella mia casa. Sarebbe stata dura nei primi periodi a L.A. Era un gran bel cambiamento quello che avevo deciso di fare; ma se non coglievo la palla al balzo, non ne avrei mai più avuta la possibilità. Dieci minuti dopo stavamo in macchina in viaggio per Fiumicino. Con il cuore in gola chiusi gli occhi, lasciandomi tutto alle spalle.
    Questa volta non mi addormentai e grazie alle battute di Taylor, il tempo, trascorse piacevolmente e il tutto sembrò scorrere un po' più velocemente. Fu in questo modo che mi ritrovai a fare il check-in, dopo aver fatto circa venti minuti di fila, fortunatamente riconobbero il mio amico e ci fecero passare per le passerelle preferenziali, svolgemmo con meno tempo, tutte le tappe prima della partenza definitiva. Quando passammo per le file destinate alle persone importanti, come minimo, avevamo tutti gli occhi puntati addosso, poichè per un primo momento, non avevano riconosciuto Taylor. Non appena capirono, incominciarono ad urlare e, le sue fan a fare fotografie all'impazzata, dopotutto le capivo, non capitava sempre di avere una certa fortuna. Ma come si dice: Le sorprese accadono sempre quando meno te lo aspetti.
    Taylor fu subito a suo agio, era abituato a tutta quell'attenzione. Io invece non sapevo minimamente cosa fare rimasi bloccata per un po' di tempo. Furono gli agenti della sicurezza a farmi tornare in me, dicendomi che dovevamo proseguire più velocemente. Taylor mi disse: "Tabata, meglio muoversi, altrimenti non ce li toglieremo facilmente potremmo perdere il volo. Lo so può sembrare buffo ma il tempo sta trascorrendo velocemente, come se ci volesse fare un piccolo regalo." Alle sue parole guardai l'ora e mi accorsi che aveva perfettamente ragione. Alla partenza doveva mancare tipo un'ora. Se non di meno. "Oddio! Hai ragione. Andiamo! Dobbiamo telefonare anche agli altri."
    Una volta raggiunta la zona degli imbarchi, andammo al Starbucks a prendere un caffè e mangiare qualcosa. A differenza di quello di Dublino, il bar era meno fornito, ma in compenso, era più grazioso esteticamente. Prendemmo posto in un tavolino isolato per non dare troppo nell'occhio; questo si trovava di fronte ad una delle tre immense vetrate, da dove si potevano ammirare le varie piste di atterraggio e di conseguenza gli aerei. Mentre aspettavamo il cameriere, decidemmo di parlare con mia cugina. Fui la prima a parlarci siccome morivo dalla voglia di sapere tutto quello che mi stavo perdendo. "Kris, ciao! Come va? Noi tutto alla grande, abbiamo finito di fare le varie file; stiamo aspettando il volo. Siamo stati fortunati poichè hanno riconosciuto Taylor e quindi abbiamo avuto la priorità. Non puoi capire come mi sono potuta sentire; devo assolutamente allenarmi a stare con persone come voi e cercare di sentirmi a mio agio. Comunque cosa mi sono persa nel frattempo? Più o meno quanto tempo ci vuole per arrivare da voi? Non sto più nella pelle."
    Attesi un piccolo istante prima di ascoltare finalmente le risposte alle mie numerose domande. <<tesoro, ti sei fatta viva! E' da un po' che non parliamo come si deve, Taylor ti sta rubando tutto il tempo vero?>> Scoppiò in un piccolo sfogo di ilarità. Dovetti trattenermi poichè altrimenti avrei attirato l'attenzione di tutte le persone sedute comodamente al bar; che nel frattempo si era riempito di molto, anche perchè ormai si era avvicinata l'ora di pranzo. <<scusa, è stato più forte di me. Cavolo mi sarebbe piaciuto assistere alla scena. Quando staremo insieme ti insegnerò alcune cose del mestiere. Penso che ci vorranno una decina di ore. Non so ... Ogni volta è un bel casino con gli scali. Non ti preoccupare, puoi chiamarmi a qualsiasi ora. Stiamo aspettando con ansia il tuo arrivo. Mi puoi passare per favore Taylor? Grazie.>>
    Le risposi rapida e passai il telefono al mio amico dicendogli inoltre che andavo al bagno. Non volevo ascoltare altre cose sul mio arrivo a L.A. volevo godermi un po' di effetto sorpresa. Taylor quindi poteva stare tranquillo, siccome così facendo aveva rispettato almeno in parte la promessa fatta ai suoi migliori amici. Quando tornai dal bagno il mio amico stava salutando Kristen. <<eccomi! Non sono morta ... come è andata la chiacchierata con Kris? E' unica! Sai per caso che ore sono? L'attesa mi sta snervando.>> Ripresi il mio posto e guardai in giro per vedere se qualcuno ci aveva riconosciuto. <<tutto ok. E' pazza tua cugina. Sono le due e dieci, mancano cinquanta minuti alla nostra partenza. Non ti preoccupare andrà tutto per il verso giusto. Dovremmo stare seduti vicini, se invece non sarà così farò in modo di esserlo.>> Quel ragazzo aveva proprio capito tutto di me. Non lo avrei dimenticato mai.
    appena sentii l'hostess pronunciare il nostro volo. Presi la borsa e con un piccolo sospiro uscii dal bar e decisi di aspettare Taylor accanto alle macchinette acchiappa peluche. Venne subito dopo aver fatto un'ultima telefonata ai suoi amici ed in particolare ad un suo fidato amico. <<tay, dobbiamo muoverci, hanno chiamato il nostro volo.>> Dovevo essere elettrica e su di giri siccome non se lo fece ripetere ma prima di andare insistette a volermi prendere un peluche. Dopo aver usato due monete riuscì a prendermi un bel orsacchiotto grigio scuro con un fiocco azzurro al collo. <<ecco, questo è per te! Spero che lo conserverai come segno della nostra amicizia. Dobbiamo proprio andare!>> Lo guardai negli occhi e gli risposi: <<grazie! Certo che lo conserverò. Non mi lascerò sfuggire una cosa del genere. Ti ricorderò sempre. Andiamo, Los Angeles sto arrivando!>> Ci dirigemmo verso il nostro gate seguendo le varie indicazioni riportate lungo i corridoi. Una volta lì, ci fecero mettere in una fila sulla sinistra ed aspettare il piccolo autobus che ci avrebbe portato al nostro aereo. Non appena arrivò il mio turno, la scala, mi sembrò infinita; però fui in grado di non farmi prendere dall'ansia siccome avevo Taylor davanti a me. Quest'ultimo parlò con un hostess e le disse se potevamo sederci vicino e riconoscendolo accettò quella insolita proposta. Mi face cenno di seguirlo e come segno di galanteria mi fece anche scegliere il posto. Decisi di mettermi in mezzo siccome era quello dove si sentiva di meno l'aereo. Presi così la travel gum, in modo da esser sicura che non mi avrebbe fatto in alcun caso male. Partimmo definitivamente dopo una decina di minuti. Mi misi a guardare fuori dal finestrino. dove Taylor aveva preso posto e per qualche istante la nostalgia mi fece compagnia. Ormai avevo preso la mia decisione non potevo e soprattutto volevo, essere triste,
    Taylor mi prese la mano e me la strinse. Mi fece un cenno con il capo che voleva indicare, che tutto sarebbe andato per il meglio. Persa com'ero nei pensieri, non mi accorsi che già eravamo decollati e superato la parte fastidiosa del volo. Taylor da parte sua non faceva che osservarmi. <<taylor, grazie del sostegno! Senza di te non avrei mai avuto il coraggio di fare questa scelta! Sono felice di averti al mio fianco. Comunque spero di arrivare presto a destinazione. Immagino che gli altri siano su di giri. Kris ed i miei zii hanno già sistemato la mia camera.>> Mi diede un buffetto sulla testa e scherzosamente disse: <<guarda che non mi devi ringraziare per qualsiasi cosa. Certo mi lusinghi, ma come potrai immaginare, mi monterei la testa! Immagino proprio che abbiano fatto le cose in grande. Poi conoscendo Kris ... >> e lasciò la frase in sospeso per sottintendere altri particolari che già conoscevamo, su mia cugina. Ridendo e scherzando stavamo quasi a metà tragitto. Guardavamo lo spostamento del nostro aereo nel monitor che avevamo di fronte.
    Qualche minuto dopo ci portarono da mangiare dei sandwich di vario tipo e da bere un succo di idromele. Taylor non lasciò nemmeno una briciola siccome stava morendo letteralmente di fame da quando avevamo lasciato lo Starbucks. <<angy che ne dici di farci qualche foto? Se vuoi le posso dare anche alle nuvole. Almeno così abbiamo dei bei ricordi. Considera che l'altro volo non sarà così tranquillo e breve.>> Presi la macchinetta fotografica dal mio bagaglio a mano e la diedi al mio amico. <<ok. Hai ragione, come mai non dovrebbe essere tranquillo? Spero solo di riuscire a dormire e a non sentirmi male.>> Il ragazzo fece per prime le foto alle nuvole e al cielo che era di un colore straordinario. Dopo pochi minuti ci divertimmo come pazzi a farci le foto, alcune erano uscite addirittura buffe. Passò così il resto della prima parte di viaggio. Alcune volte ci accorgemmo che qualche ragazza ci stesse osservando insistentemente, poichè non riusciva a capire se il ragazzo al mio fianco fosse realmente il loro idolo. Lui ovviamente per non attirare troppo la loro attenzione decise di provare, fingendo, ad essere il mio ragazzo. A bassa voce mi propose la cosa. <<ehy, siccome non credo che ce li toglieremo tanto facilmente, stavo pensando ad una specie di "diversivo". Dovremmo fingere di essere una coppia di fidanzati. Tranquilla per te è una nuova prova di recitazione. Con la pratica si migliorano tante cose. Ci stai?>> Riflettei per cinque minuti buoni ad effettivamente dovevo fare pratica se volevo essere più credibile. Anche perchè a L.A. mi sarebbe servito. <<proviamoci. Ma anche se capita qualche bacio dobbiamo essere credibili? Ho una certa ansia. Ti ricordo che ho baciato solo una volta ed il fortunato eri Tu!>>
    Lui scoppiò a ridere come se avessi detto qualcosa di divertente, poi, mi fece l'occhiolino e stringendomi la mano mi fece capire che sarebbe andata bene. <<certo. Tranquilla, sei bravissima a baciare. Si me lo ricordo bene. E' stato bello.>> Abbassai lo sguardo e con tono serio gli risposi. <<mi fido di te. Non farmi fare cavolate!>> Lui per tutta risposta mi sfiorò le labbra con un casto bacio. In un primo momento rimasi ferma, solo quando capii che stava aspettando mi decisi a ricambiare la sua attenzione. Quando ci separammo notammo che il piano aveva avuto perfettamente effetto sulle fan. Queste mi lanciarono degli sguardi quasi inceneritori, siccome stavano scoppiando di gelosia, per il loro idolo. Come dargli torto? Se fosse capitata la stessa cosa a me, avrei avuto esattamente la loro stessa reazione.
    Taylor dopo qualche istante mi disse. <<sei andata benissimo. Penso che non dimenticherai mai, questa tua esperienza. Sono sicuro che ti troverai stupendamente a Los Angeles. Ora è meglio riposare, anche perchè per abituarti ai lunghi viaggi devi cercare di capire come si svolgono la maggior parte delle azioni di volo.>> Con occhi sognanti lo guardai e un po' timidamente gli dissi alcune preoccupazioni che si stavano formando nella mia mente. <<grazie. Lo spero proprio, e soprattutto ho paura di non essere all'altezza della mia nuova nomina. Sai, non vorrei fare una brutta figura al mio "Benvenuto". Specialmente con alcuni di loro.>> Appoggiai la testa alla sua spalla sinistra così da poter stare comoda. Chiusi gli occhi cercando di non pensare a tutte le novità. Volevo godermi gli ultimi attimi di anonimità. Il tempo trascorse piuttosto velocemente; il volo non trovò nessuna turbolenza, quindi il capitano poteva mantenere una velocità costante. Ci ritrovammo così allo scalo. Per nostra fortuna i bagagli ci furono riconsegnati subito, in modo da poter essere rapidi ai vari check-in. Rispetto a Fiumicino, qui non c'era tantissima gente e impiegammo la metà del tempo senza dover ricorrere all'identità del mio amico. Prima del nuovo volo dovemmo aspettare all'incirca una quarantina di minuti. Feci così tappa al bagno per darmi una bella rinfrescata, oltre ovviamente ai miei bisogni fisiologici. Subito dopo chiamai i miei e raccontai loro tutto quello che avevamo fatto fin'ora, poi fu il turno di Kristen, la quale era felicissima della notizia e mi fece parlare anche con i miei zii che erano entusiasti ma soprattutto non più nella pelle siccome mancava poco al nostro imminente incontro. Questa volta non ebbi nessuna incertezza e felice come una Pasqua, mi apprestai finalmente all'ultima tappa del mio interminabile viaggio.
    Questo fu piacevole per quanto riguarda le prime tre ore e mezza; mentre il resto passò fin troppo lentamente e noioso. Nelle ultime ore però, le hostess decisero di mettere un film, per intrattenerci. La loro iniziativa fu vista di buon occhio da tutti, in particolar modo da noi. Per il tempo restante facemmo un sonnellino. Fummo svegliati gentilmente dalla simpatica hostess che ci aveva portato da mangiare nelle ore precedenti. <<ragazzi, scusatemi, dovete svegliarvi. Stiamo per effettuare la fase di atterraggio.>> Aprii quasi immediatamente gli occhi e le rivolsi un sorriso come segno di gratitudine; al mio gesto ricambiò e andò a svegliare gli altri passeggeri, che avevano avuto la stessa idea. Fortunatamente non mi fece male lo stomaco, la gomma aveva avuto effetto. <<taylor, sono felice come non mai! Siamo arrivati finalmente a destinazione. Aspettavo questo momento da una vita. Non credo ancora ai miei occhi!>> Di lì a poco, iniziarono le varie complicate manovre di atterraggio. L'aereo doveva scendere gradualmente, altrimenti l'attrito sarebbe stato maggiore e più difficile da gestire. La parte che mi faceva paura era quella finale; nella quale l'aereo raggiunta l'altezza giusta, prendeva velocità e si percepivano chiaramente le ruote che toccavano il suolo. Battemmo tutti le mani, poichè il capitano aveva eseguito alla grande il suo compito. Ci volle un po' di tempo prima che Taylor ed io potessimo scendere. <<wow, non mi immaginavo che ci fosse tutta questa gente. Da seduti si ha tutta un'altra prospettiva. Dopo devo chiamare i miei, ma per farlo credo che mi servirà una scheda telefonica diversa... Cosa più importante avvisare Kristen del nostro arrivo. >> Parlai piuttosto velocemente, segno della mia grandissima emozione. Non persi inoltre tempo; il bagaglio a mano già era pronto sulle mie spalle. Taylor era felice ed entusiasta di avermi al suo fianco nell'aeroporto della sua città. <<tranquilla. Puoi usare il mio e dopo andremo a comprartela. Si hai ragione, meglio non far preoccupare i tuoi. Immagino che Kristen ti verrà a prendere con i tuoi zii.>> Mentre parlavamo, ci ritrovammo quasi di fronte alle scalette dell'aereo. Si poteva già sentire il clima più caldo. Il cielo era limpido, per tutta la giornata ci sarebbe stato bel tempo.

    Edited by Angy_Tay<3 - 21/5/2013, 16:16
     
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  5. Angy_Tay<3
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    Cap. 14 arrivata finalmente a destinazione

    Una volta scesi dall’enorme veicolo, fu un gioco da ragazzi raggiungere la zona del ritiro bagagli. A differenza dell’Italia il servizio era mille volte più efficiente. Perdemmo quindi solo una quindicina di minuti, siccome erano presenti circa cinque piattaforme scorrevoli grandi. Quando arrivò la mia valigia viola, dovemmo aspettare solo un paio di minuti per quelle di Taylor. Facemmo nuovamente tappa ai servizi igienici, ormai era diventata una specie di abitudine. Circa dieci minuti dopo andammo nella zona dove i cellulari avevano campo.
    Feci la prima telefonata a mia cugina. <<pronto, Kris! Sono Angy, volevo dirti che siamo arrivati all’aeroporto di Los Angeles. Abbiamo da poco preso i bagagli, quindi quando puoi vienici a prendere, per favore.>> il tempo di terminare la frase che già strillava ordini a qualcuno. Doveva essere veramente felicissima e infatti ci disse. <<wow! Sì, finalmente. Sentite andate all’ingresso noi arriveremo tra poco. Stiamo uscendo da casa. Non muovetevi da lì. Ciao!>> Taylor scoppiò a ridere di gusto immaginandosi come suo solito la scena. <<troppo buffa. Siete uguali per quanto riguarda questo aspetto del carattere. Andiamo, so già qual è il posto. Sicuramente userà il solito parcheggio. Comunque, se vuoi puoi chiamare i tuoi.>> Aspettai qualche secondo siccome volevo sistemare meglio i bagagli, di solito avevo paura di perdere qualcosa in aeroporti grandi come quello era estremamente difficile poter ritrovare le cose perdute. <<ok. Grazie. Hai visto giusto! Da piccole, i nostri amici, ci scambiavano per gemelle.>> decidemmo di raggiungere il luogo dell’incontro prima di fare la telefonata alla mia famiglia. <<mamma, sono arrivata all’aeroporto di Los Angeles. Stiamo aspettando Kristen. Taylor vi saluta, questo è il suo numero. Dopo andremo a comprarmi una scheda telefonica, perché quella italiana non funziona qui. Il viaggio è andato benissimo. Non mi sono sentita male e sono riuscita anche a dormire. Se volete ci possiamo sentire più tardi. Ciao a dopo!>> terminai di parlare quando vidi arrivare correndo verso di noi, mia cugina e i nostri amici. <<wow! Finalmente siete giunti a destinazione! Si è sentita tanto la vostra assenza. Ci dovete raccontare tutto quello che ci siamo persi in questi giorni. Angy, i nostri ci aspettano in macchina …>> Robert abbracciò Taylor e subito si aggiornarono. Si rivolse quindi a me. <<ehi, ci sono anch’io! Come è andato il viaggio? Comunque se oggi pomeriggio volete fare qualcosa di carino come e gli altri, possiamo vederci in gelateria. Ovviamente tu e Taylor avete tutto il tempo di riposarvi e sistemarvi.>> Guardai Kristen, come per chiederle il permesso. Lei sapeva il fatto suo e disse che era una proposta perfetta; ma da come lo guardava intuii una piccola cosa. Vuoi vedere che mi stanno organizzando qualcos’altro? Forse qualche incontro … <<sì, va benissimo. Devo anche comprare una scheda per il mio cellulare. Per l’orario come ci organizziamo? Non credo che ci voglia tantissimo tempo per posare le mie cose.>> lui ci disse che ci avrebbe fatto sapere nel primo pomeriggio. <<allora, ci sentiamo dopo. Ora vi dobbiamo salutare. Abbiamo delle commissioni da terminare. Ciao.>> qualche minuto dopo con Kristen raggiungemmo i miei zii, i quali ci stavano aspettando appoggiati alla loro stupenda macchina. Non appena il nostro sguardo si incrociò non capimmo più niente. Corsi come una pazza da loro e li abbracciai. In quell’istante dovevo avere gli occhi lucidi per la contentezza. Fu mia zia a prendere la parola. <<tesoro, siamo così felici di vederti. Guarda come sei cresciuta! E’ vero ora si nota di più la somiglianza con Kris! Per noi sarà veramente un piacere averti a casa. Non ti preoccupare, non sarai di nessun peso, anzi. Sei in famiglia. La nostra è assolutamente anche casa tua.>> poco dopo fu il turno di mio zio, che nel frattempo aveva chiacchierato con Kristen e Taylor. <<angy, non c’è solo tua zia eh. Sono curioso di sapere come ve la siete passata in questi anni, dalla vostra assenza. Meglio muoversi altrimenti sarà impossibile uscire da qui e soprattutto il traffico sarà impressionante.>> prese quindi le mie valigie e le posò nel portabagagli enorme della classe A nera metallizzata. Il mio migliore amico posò i suoi bagagli come se fossero dei borsoni vuoti, usati dai giocatori di qualsiasi squadra di calcio. Salimmo a bordo e partimmo. Accompagnammo Taylor e scoprii che il suo quartiere non era molto lontano da quello dei miei zii. <<ciao ragazze. Fatemi sapere con precisione l’orario di oggi pomeriggio ed il posto preciso, mi raccomando. Grazie del passaggio. A dopo!>> Salutammo Taylor e finalmente dopo circa un quarto d’ora arrivammo nella zona dove abitavano i miei parenti. La loro casa era una delle ultime villette, dal colore rosa pallido, con un piccolo portico e dietro un giardino di modesta dimensione. Accanto alla casa c’era un parcheggio piuttosto ampio, aveva una tettoia di colore marrone scuro, che serviva per riparare la macchina dalle intemperie. Dopo aver posato la vettura prendemmo le mie valigie e Kristen, mi diede un caloroso benvenuto. <<welcome! D’ora in poi questa sarà anche la tua casa! Finalmente potremmo divertirci e diventare unite più che mai.>> Zia Jules dovette interromperci, poiché avevamo bloccato l’ingresso. <<girls! Continuate dopo, altrimenti faremo notte qui fuori.>> Scoppiò a ridere e zio John per tutta risposta alzò lo sguardo al cielo. Doveva essere senz’altro una scenetta buffa.
    Kris, aprì la porta usando la chiave di scorta, siccome sua madre aveva le mani occupate. Mi fece cenno di seguirla all’interno. Con un gesto teatrale, mia cugina mi indicò tutto e per sembrare ancora più divertente, fece un piccolo inchino e disse. <<bentornata a casa! Spero che sia di suo gradimento, Altezza!>> sottolineò le ultime parole facendomi l’occhiolino e subito scoppiò a ridere. Mi zio la vide e con mia sorpresa la prese in braccio per spostarla dalle scale che conducevano ai piani superiori. <<cara, dovresti perdonarla; erano settimane che non vedeva l’ora di fare questa scena. Sai come è fatta. Bene, ora ti faremo visitare la nostra piccola dimora.>> Piccola dimora? Ci vedono? E’ una villa di quattro piani! Il pian terreno era composto da: lavanderia, camera di Cameron, e ripostiglio; il primo piano: cucina, sala, bagno e camera dei miei zii; secondo piano: Camera di Taylor, camera di Dana e piccola camera con un proiettore e un piccolo bagno. Al terzo piano invece c’era la camera di Kristen, quella per gli ospiti ed il bagno generale ( con doccia, vasca idromassaggio, sauna e sala per le lampade.) infine la soffitta. Dal pianterreno inoltre si poteva arrivare alla mansarda usando la scala a chiocciola della lavanderia. Nel giardino avevano creato un orto botanico e per occasioni speciali veniva messo il gazebo con panchine in legno, tavolini e dondoli, oltre alle lampade per creare l’atmosfera giusta.
    Dovetti sedermi per qualche istante siccome per la velocità, cominciai a sentirmi poco bene. Kristen, mi guardò preoccupata e facendosi vicina, mi domandò: <<cosa ti succede? Spero che il volo non ti abbia sconvolto troppo. Hai bisogno di riposare, comunque abbiamo tutto il tempo tranquilla.>> Con un accenno di sorriso le risposi: <<sì, forse hai ragione. Siamo andate troppo di fretta. Complimenti per la casa, è favolosa. Mi piace da impazzire, sicuramente mi troverò benissimo con voi. Ti andrebbe per caso di aiutarmi a sistemarmi nella mia nuova camera?>> la guardai con intensità, poiché avevo necessariamente bisogno di aiuto. Ogni volta che viaggiavo era un dramma. Impiegavo ore a sistemare le varie cose; di solito stavo via da casa tre settimane. Queste erano senza dubbio delle altre paia di maniche. La mia attrice preferita, mi aiutò a raggiungere la camera, la quale era collegata alla sua. I miei bagagli erano stati appoggiati accanto alla scrivania, che sarebbe diventata mia. Davanti a quest’ultima, c’era un armadio grande di colore beige con alcuni specchi nelle ante. Il letto era ad una piazza e mezza di colore panna con il poggiatesta a forma di cuore e aveva un cassettone molto comodo ai piedi. Inoltre c’erano una poltrona, la sedia per la scrivania, un comodino con lampada, una libreria ed una cassettiera per i vari accessori sempre dello stesso colore dell’armadio e con dei fiori dipinti della stessa fantasia del copriletto. Sulla cassettiera c’era una piccola televisione al plasma. La scrivania era grande poiché doveva contenere il mio computer e tanto altro. Le tende erano di un colore assai complicato da descrivere, infatti potevano essere paragonate ad un arcobaleno per le numerose sfumature presenti. Al centro della camera c’era un tappeto indiano di colore arancio con dei simboli disegnati con diverse tonalità di colori. Nel suo insieme era ideale per me; kris aveva rispecchiato appieno il mio carattere e gusto. Avevano fatto proprio un ottimo lavoro. <<mi fa piacere che ti piaccia, con il tempo potrai abbellirla come vorrai. Bene, passami la roba così facciamo prima. Dopo avrai il tempo per darti una rinfrescata e scommetto che sarà pronto da mangiare proprio quando avrai finito!>> Non me lo feci ripetere perché volevo cercare comunque di godermi il giorno. Presi lo zaino che avevo usato come bagaglio a mano e con cautela lo posai sul letto per poterlo aprire. Presi quindi il computer e lo sistemai sulla scrivania. <<grazie. Con calma dopo parliamo con i miei. Spero di essere all’altezza di tutto questo. Venendo ho lasciato alle spalle tutto. E’ il momento di questo cambiamento; se voglio aggiungere qualcosa ve lo faccio senz’altro sapere. La camera mi rispecchia appieno. Grazie ancora.>>
    Kristen mi disse che non la dovevo ringraziare sempre, infondo per lei ero stata un’ancora di salvezza durante il suo breve soggiorno in Italia. <<questo ed altro per te, sai è stato un vero piacere, lo rifarei molto tranquillamente.>> i vestiti furono posati a seconda dell’utilizzo e pesantezza. Non avevo riempito la valigia come mio solito siccome nella mia nuova città avrei avuto tutto il tempo per potermi rifare il guardaroba. Sistemai i miei accessori colorati ed la trousse della Pupa con i trucchi che utilizzavo maggiormente nella cassettiera. Per ultimi lasciai, il cellulare e le altre cose tecnologiche che portavo sempre con me e non potevano certamente mancare i miei libri, l’album da disegno, un’agenda e l’astuccio. Mia cugina si offrì di posare la piastra per i capelli, asciugacapelli, profumi ed il resto dell’occorrente per la pulizia del corpo in bagno accanto ai suoi. Pensò ovviamente al look da farmi foggiare per la serata che con tanto impegno aveva organizzato.
    <<bene, ho terminato! Pensi che mi convenga prima riposarmi o darmi una rinfrescata? Dopo mi puoi accompagnare a comprare una scheda telefonica? Così posso sentire i miei.>> Kristen ascoltando le mie parole sembrò che si stesse svegliando da un sogno ad occhi aperti. <<scusami ero soprapensiero. Cosa stavi dicendo? Ho sentito solo il pezzo della scheda …>> mi sedetti sul letto e le ripetei gentilmente la domanda. <<tranquilla. Ti avevo chiesto solo se secondo te, mi conveniva prima riposare o rinfrescarmi.>> non dovetti aspettare per la risposta poiché mia zia venne a controllare come mi fossi sistemata. <taby, tutto bene? wow, cedo che hai preso subito possesso della tua nuova camera. Abbiamo fatto davvero un lavoro stupendo. Se vuoi chiamo Anna, ti va? Nel frattempo puoi rinfrescarti. In bagno ho messo delle tovaglie pulite per te. Non fare troppi complimenti, eh?>> mi rivolse il suo sorriso birichino; forse avevo capito da chi aveva preso quel lato del carattere Kristen. <<sì, va bene. conviene dire ai miei che li chiamerò non appena avrò il nuovo numero. Si, ok. Per il pranzo non ho assolutamente problemi, anche perché credo che ci impiegherò poco.>> detto questo, presi la mia borsa blu ed il cambio. Mentre mi lavavo, mi sentii rinascere, siccome tutta la stanchezza del viaggio stava svanendo …

    Kristen ed i suoi genitori telefonarono a casa comunicando il mio arrivo e la soddisfazione di avermi lì, e del buon esito del viaggio. Inoltre per qualsiasi cosa avrebbero avvisato in tempo utile. La chiacchierata durò circa una ventina di minuti, infondo mia zia doveva confortare sua sorella. Mia cugina nel frattempo decise di sentire gli altri, per mettersi d’accordo sulle ultime cose, prima del grande evento e dell’incontro del pomeriggio. <<ragazzi, la parte più grande è stata terminata, quindi credo che per le cinque e mezza ci possiamo vedere. L’appuntamento è nella gelateria “The Milk Shop”.>> La mia attrice preferita aveva esteso l’invito specialmente a qualcuno in particolare, le piaceva da impazzire fare le cose nella maniera appropriata ed in modo particolare le sorprese. Quando voleva sapeva essere efficiente, come se avesse ricevuto in eredità la facoltà di manager di mio zio John. Dopo una decina di minuti, terminai di asciugarmi i capelli che per l’occasione avevo deciso di farli lisci con la piastra, in modo da somigliare un po’ di più alla mia attrice preferita. Indossavo un accostamento di abbigliamento casual: camicia rossa e blu con maniche a tre quarti, portata aperta come una giacca; una maglietta a maniche corte nera dell’Hard Rock Caffè di Lisbona; un paio di jeans scuri stretti, modello sigaretta e per finire le mie adorate converse blu. Quando tornai in camera mi misi al computer per poter controllare le e-mail. Ricevetti parecchi saluti dai miei amici e anche da mio fratello. Mamma doveva avergli detto della mia partenza, significò molto per me; normalmente era molto difficile ricevere qualche forma di attenzione da parte sua. Caratterialmente eravamo differenti quasi opposti, a nostro modo ci volevamo bene. Subito dopo aver letto l’e-mail, notai dei messaggi non letti su Twitter. Il cuore automaticamente prese a battermi furiosamente, infatti solo determinate persone usavano quel social network. La prima notifica mi comunicava che molte persone avevano iniziato a seguirmi. Quando lessi il primo nome non capii niente, quello doveva essere un altro miracolo. Jonathan Rhys Meyers, mi segue? Oh mamma! Ed ora? Rimasi con la bocca spalancata fino all’arrivo di Kristen, mentre dei suoi fratelli non c’era traccia.
    <<tesoro, come mai quella faccia? Hai visto per caso un fantasma?>> le indicai semplicemente il monitor del mio pc. Mi sembrò di rivivere una sorta di dejavù, infatti non era trascorso moltissimo tempo dall’arrivo dei messaggi di Ian Somerhalder, però quella volta c’era Taylor con me. Mia cugina prestò molta attenzione ai messaggi ed una volta terminato il controllo, mi fece il suo sorriso perfetto. <<ora si capiscono parecchie cose! Qualcuno deve aver detto in giro che avresti fatto ingresso nel mondo del cinema. Non immaginavo certamente che avresti riscontrato così tanto successo e specialmente tra di noi. Complimenti!>> mi stiracchiai quel tanto che bastava a farmi tornare la sensibilità alle mani, poi senza neanche pensarci dissi. <<sì, ma … cosa gli posso rispondere? Non mi aspettavo nulla del genere. Sono senza parole. Oddio!>>
     
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  6. Angy_Tay<3
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    Kristen si offrì di rispondere ai messaggi e disse facendomi una linguaccia. <<beh, potrei invitarli ad un evento che ho organizzato in questi giorni … ovviamente l’ospite d’onore della serata sei tu. Non ti preoccupare, ti troverai benissimo.>> Non alluse però al fatto che la festa era stata fissata per la sera stessa. Feci finta di niente, altrimenti avrei creato dei problemi al mio migliore amico, e non mi andava. Lui aveva usato quasi tutte le sue armi di persuasione per convincere gli altri, a farmi entrare a far parte del Cast, all’inizio della mia “avventura”. <<ehm, non vi vorrei creare altro disturbo. Kristen se fai quella faccia, sono costretta a dover accettare. Dai mi fido di te, spero di esserne all’altezza. Non sono abituata a ricevere tutte queste attenzioni, sono una ragazza normale infondo. Ovviamente mi farai sapere, quando ci sarà l’evento, vero?>> lei mi fissò per un breve momento, e notò il mio abbigliamento. <<wow, Angy! Stai bene con l’abbigliamento casual, ti dona molto. Sono curiosa di vedere l’espressione degli altri, anche perché è molto simile al mio stile. Comunque vedrò cosa posso fare, sai mi devono dare ancora la conferma per il locale …>> subito comparve sul mio viso l’ombra di un sorriso, dopo tutto il mio intento era andato quasi a segno. <<grazie!!! I tuoi fratelli ci sono? Mi sarebbe piaciuto poterli conoscere. In questo modo nessuno scoprirà il nostro piccolo segreto!>> prima di partire per questo spericolato viaggio, mi ero documentata su tutto ciò che sarebbe stato utile ed indispensabile sapere. Odiavo altrimenti fare le cose così allo sbaraglio. Fu zio John questa volta ad avvisarci che il pranzo era pronto. Al solo pensiero delle pietanze, il mio stomaco brontolò. <<a quanto pare qualcuno sta morendo di fame, eh?>> compiaciuto della scoperta appena fatta tornò in cucina per aiutare zia Jules. Kristen mi disse che i suoi fratelli erano in giro per il mondo in cerca di fortuna. <<taby, tranquilla. Nessuno sospetterà. Dopo pranzo se vuoi ci riposiamo un po’. Quando sarai pronta andremo a comprare la scheda ed in gelateria.>> cinque minuti dopo andammo in cucina dove ci stavano aspettando Jules e John. Per l’occasione avevano avuto una bella idea, cibi italiani e americani insieme.
    <<fantastico! Taylor in questi giorni mi ha fatto assaggiare qualcosa. Solo la colazione mi risulta strana. Noi italiani mangiamo dolce a colazione e salato a pranzo e cena.>> zia colse l’occasione quindi per informarsi sulle prime impressioni. <<tesoro, cosa ne pensi della tua nuova casa? Ti piace? Comunque il tuo stile di abbigliamento mi ricorda tanto quello di Kristen! Voi ragazze di oggi non le sopportate proprio le scarpe alte, vero?>> diede un buffetto affettuoso a sua figlia. Mentre mi versai un bicchiere di Coca Cola, esaudii la richiesta della sorella di mia madre. <<qui è perfetto. Mi sento in paradiso, sono state poche le volte in cui mi sentita così. Vi ringrazio della vostra ospitalità e disponibilità! Siete gentilissimi, persone come voi sono difficili da trovare. Riguardo al look è vero. Kristen in questo periodo è stata in tutto e per tutto il mio punto di riferimento; le scarpe eleganti non sono il mio forte!>> posai lo sguardo sul piatto di lasagne che avevo davanti, come un segno di timidezza. Non ero poi bravissima a fingere. Zio vedendomi in difficoltà, decise di prendere in mano la situazione, per così dire. <<bene, è arrivato il momento tanto atteso. Buon appetito!>> lo ringraziai silenziosamente, e qualche minuto dopo mangiai la lasagna che era molto buona, infatti non impiegai moltissimo a terminarla. Il secondo piatto invece era composto da delle salsicce simili ai Wrustel con le patate fritte e per chi voleva delle verdure grigliate come contorno al posto della solita insalata. Per frutta la macedonia, mia cugina mi comunicò che in realtà c’era anche un dolce ma zia aveva preferito conservarlo per il pomeriggio. Verso le tre e mezza per la stanchezza accumulata mi addormentai sul divano della sala. Questo si trovava quasi al centro della stanza siccome era di media grandezza ed era posizionato di fronte al televisore. Accanto all’impianto Tv c’erano uno stereo con degli altoparlanti molto grandi e sul lato opposto una piccola libreria, nella quale erano stati riposti accuratamente dei cd, dvd ed alcuni libri. Kristen non appena mi vide così rilassata decise di andare nel suo negozio fidato di telefonia per comprarmi la scheda, dimodochè avremmo avuto una cosa in meno da fare al mio risveglio. Per completare l’opera fece anche una ricarica e memorizzò il suo numero. Per poterlo fare aveva usato momentaneamente il suo secondo cellulare. Sulla strada del ritorno le venne una strabiliante idea … quella di chiamare anche altri suoi amici per invitarli ad un pomeriggio in compagnia in gelateria ed alla festa di benvenuto senza volerlo i nuovi invitati erano alcuni attori che stimavo, come ad esempio: Jonathan Rhys Meyers ed Henry Cavill. Kristen aveva spiegato loro tutta la situazione ed i dettagli riguardanti me, la sua cuginetta italiana, patita di film, telefilm oltre alla musica ed ogni cosa appartenente alla sfera dell’arte. Questi furono molto entusiasti dell’invito appena ricevuto, in quanto decisero di partecipare anche alla serata. L’Italia attirava sempre, sotto qualsiasi tipo di forma. Una volta chiarito l’orario, Kristen, decise di fare ritorno. Dall’espressione dipinta sul suo volto capii subito che mi stava nascondendo qualcosa di estremamente bello. Sembrava stralunata e quindi non del tutto cosciente di ciò che le capitasse attorno.
    - Kristen dove sei stata di bello? Manca ancora molto al nostro appuntamento con gli altri?- chiesi un po’ inquieta siccome mi potevo aspettare di tutto da mia cugina soprattutto in quello stato. Lei per tutta risposta mi mostrò il suo sorriso perfetto seguito poi da una linguaccia. Aspettai impaziente che mi desse qualche spiegazione in più, per pacare la mia sete di curiosità.
    - Tieni, questa sarà la tua nuova scheda telefonica. Ho colto l’occasione di aggiungere già il mio numero e quello degli altri. Ah e come regalo ti ho fatto la prima ricarica. Non ringraziarmi, il bello deve ancora venire.-
    Rivolsi uno sguardo perplesso a mia cugina poiché ogni minuto che passava riusciva a farmi diventare sempre più incredula.
    - Fantastico! Ora posso telefonare i miei, senza doverti chiedere il permesso. A cosa ti riferisci con il bello deve ancora venire?- mimai con le mani le virgolette, per sottolineare le parole che aveva usato Kristen. Lei, questa volta, non si fece attendere e mi spiegò qualcosa, tralasciando i dettagli più importanti.
    - Beh, ho esteso l’invito, per l’uscita di oggi a qualche mio amico, che è rimasto incuriosito dai post, riguardanti il tuo arrivo a Los Angeles. Sai gli italiani attirano. Non so se mi spiego.- annuii, riuscendo a collegare piccoli pezzi all’immenso puzzle, che erano diventate le mie idee. Presi il telefono e su un foglio, segnai i numeri di telefono da dover aggiungere alla nuova scheda. L’operazione durò il tempo necessario a farmi riflettere su possibili nomi.
    Sicuramente qualche attore, e su questo non ci piove. Non credo che sia Ian, siccome preferisce fare entrate ad effetto. E’ un perfezionista! Ehm chi può essere? Possibile che non mi venga niente in mente?
    Kristen aveva colto l’occasione per prepararsi, anche se il suo stile era sempre impeccabile, soprattutto adeguato ad ogni evenienza. Tornò raggiante ed aspettò che terminassi la rubrica. Aveva indossato un vestitino verde acqua, di cotone, con le maniche a sbuffo ed una piccola scollatura sul davanti all’altezza del petto. La parte finale terminava in piccole balze di tulle, e ricami sul fianco sinistro. Stivaletti beige, alti poco sopra la caviglia con una fibbia al lato esterno; giubbino di jeans e borsa a tracolla terminavano il tutto.
     
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  7. Angy_Tay<3
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    - Bene! ora possiamo andare. Meglio non perdere altro tempo.- mia cugina aveva un aspetto davvero incantevole, da fare invidia a chiunque. Il suo look era sempre perfetto, anche se preferiva crearne di diversi, in modo da suscitare curiosità negli altri. Presi la mia borsa dal divano, sul quale l’avevo lasciata per poter terminare la nuova rubrica telefonica. Prima di uscire definitivamente da casa salutai i miei zii, che stavano guardando la tv nel salone.
    - Zia Jules, io e Kristen stiamo uscendo. Ci vediamo dopo; ancora grazie di tutto!- kris dovette quasi trascinarmi per fare presto. Sembrava agitata come se da un momento all’altro sbucasse fuori qualcuno pronto a fermarla per i vari autografi e servizi fotografici. Una volta raggiunto il centro della città, decisi di telefonare i miei genitori per aggiornarli sulle ultime cose.
    - Mina, sono Angy! Questo è il mio nuovo numero. Comunque tutto ok. Ho sistemato le mie cose e tranquilla mi sono riposata. Ora sto facendo un giro della città con Kristen. Abbiamo appuntamento con Taylor e gli altri in una gelateria molto famosa. Se vuoi ci sentiamo domani con calma. Ok, a domani! Ciao e saluta papà.-
     
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  8. Angy_Tay<3
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    Il viale in cui stavamo era pieno di gente, siccome non molto lontano, si stava svolgendo l’inaugurazione di un Cafè di lusso. Dopo aver oltrepassato il locale di lusso, mia cugina decise di dirmi qualcosa in più riguardo alla serata. Evidentemente per lei doveva essere complicato mantenere un segreto tanto a lungo.
    -Angy, ricordi che un po’ di tempo fa ti avevamo accennato qualcosa riguardo al tuo arrivo a Los Angeles? Stasera ci dovrebbe essere un’incontro particolare con gli altri. Nei giorni trascorsi in tua assenza abbiamo cercato di organizzare in qualche modo il tuo “addestramento”. La tua presenza è preziosa nel nostro progetto.-
    Ascoltai il tutto con il cuore in gola, poiché avevo paura di far trasparire anche una piccolissima emozione che avrebbe potuto smascherare me e Taylor. Fui salvata per un pelo, in quanto il luogo dell’appuntamento si stava avvicinando sempre di più.–Tesoro tranquilla manca poco. Sono sicura che ricorderai questa avventura per parecchio tempo.- Kristen seppure mi conoscesse in realtà, da pochissimo tempo, sapeva esattamente come trattarmi. Era riuscita, infatti, a capire il mio particolare carattere senza dover fare tanti sforzi. Mentre camminavamo non ci accorgemmo che ormai avevamo raggiunto la tanto attesa meta. Una volta raggiunto l’ingresso del locale, fui pervasa da un forte senso di agitazione, mista a qualcos’altro. Che stessi sviluppando un sesto senso? Molto probabilmente avevo ancora bisogno di tempo per abituarmi alla nuova condizione e trovare quindi un punto d’incontro, in grado di farmi diventare più estroversa.
    -Angy, muoviti dai!ormai dovresti conoscerci, non devi farti problemi. Ci stanno aspettando!- con il suo solito modo di fare riuscì a sbloccarmi e a trascinarmi all’interno della gelateria."The Milk Shop" era composta da: un salone con una ventina di tavolini da quattro posti ognuno; bagno ed una piccola stanza con alcuni videogiochi. Nel salone erano presenti anche televisori a plasma e consolle per il karaoke. Le pareti della gelateria erano di colore rosa pallido, molto semplici, senza stampe o carte da parati. I miei amici avevano scelto davvero un posto carino per il nostro incontro. Osservai con stupore tutto quello che avevo davanti. Essendo, infatti, nel profondo una ragazza con un carattere artistico, tutte le particolarità di un luogo o di una cosa diventavano per me aspetti da tenere in considerazione negli attimi creativi. Io e Kristen impiegammo qualche minuto a localizzare il tavolo dei nostri compagni. Stavolta a darci il benvenuto fu Jaimie Campbell Bower, che ci salutò raggiante.
    -Ehi, eccovi finalmente! Tutto bene? Sapete ci stavamo preoccupando.- Mentre aspettavs qualche spiegazione da parte di mia cugina, mi abbracciò come segno di saluto. Al contatto con il suo corpo, il cuore prese a battermi velocemente siccome quel ragazzo per me, nell'ultimo periodo era diventato, una persona da stimare e prendere in considerazione a causa del suo magnifico talento, ma non solo. Sperai quindi di non diventare rossa come un peperone, una volta che avesse sciolto l'abbraccio. Non mi piaceva farmi vedere timida o comunque imbarazzata, in quei momenti che stavano cambiando al meglio la mia mediocre vita.
     
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  9. Angy_Tay<3
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    Mentre Jamie mi mostrava qualcosa di quel locale, Kristen raggiunse gli altri, spiegando loro l’aggiunta di Jonathan e Henry alla festa di benvenuto e del pomeriggio. Taylor ascoltò il tutto con aria accigliata, poiché la piega che stava prendendo la situazione, iniziava a dargli un po’ fastidio. La gelosia a volta era davvero una cattiva bestia. Ashley non appena si accorse dello strano cambiamento di Taylor cercò in qualche modo di far concentrare l’attenzione su di sé per poter parlare dell’imminente sorpresa. – Ehm scusate, potrei avere per cinque minuti la vostra attenzione? Volevo sapere a che ora ci dobbiamo vedere per il grande evento; e se hanno confermato tutti. Spero con tutto il cuore che Angy apprezzi quello che le abbiamo organizzato.- Kellan la informò rapidamente sulle ultime novità.
    – Per l’orario di stasera dobbiamo ancora decidere, mentre per quanto riguarda gli invitati alcuni hanno dovuto disdire. Confermati oltre a noi sono: Ian Somerhalder e gli attori di The Vampire Diaries e The Originals, poi Chris Zylka, Thomas Dekker, Brittany Robertson, Lily Collins, Kevin Zegers, Jonathan Rhys Meyers, Henry Cavill, G. Gao, Robert Sheehan, Peyton List, Mark Pellegrino, Luke Mitchell, Katie Cassidy, Willa Holland, Robbie Amell, Chris Evans, Tom Hiddleston, I Blue, Orlando Bloom, Leonardo Di Caprio, Jenna Dewan, Eric Winter, Rachel Boston, Daniel Di Tomasso, Kristin Kreuk, Jay Ryan, Chris Hemsworth, Colton Haynes, Stephen Amell, Tom Felton, Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, Tom Welling, Holly Marie Combs, Alyssa Milano, Shannen Doherty, Rose McGowan, e qualcuno che non ricordo … - Kellan fece una pausa ad effetto siccome aveva notato che io e Jamie ci stavamo avvicinando. La discussione venne rimandata per una seconda volta. Il mio accompagnatore nel frattempo mi spiegò una parte di quello che mi ero persa in quei giorni.
    - In tua assenza abbiamo controllato la prima parte del film e capito come inserire quella girata in Italia. Devo dire che ce la siamo cavata bene. Chris ha preso in considerazione anche le scene che hai rifatto al posto di tua cugina.- A quella osservazione sentii nascere una profonda emozione. Quella che stavo ricevendo era la gioia più grande che avessi mai provato nella mia breve vita. Qualcosa di simile mi fu concesso quando ricevetti i biglietti del primo concerto da solista di uno dei miei cantanti preferiti, Lee Ryan. Ricordo quel sabato come se fosse ieri.. quel giorno non andai a scuola poiché il giorno prima io e la mia famiglia ricevemmo la conferma della visita da parte di alcuni miei parenti. Ogni loro breve soggiorno era caratteristico e speciale in qualche modo,e tutto grazie alla presenza delle mie cuginette. Zio Antonio ed il resto della famiglia arrivarono a casa poco prima di ora di pranzo. Fu mia cugina Sara a darmi la conferma di alcuni sospetti che le avevo accennato nelle settimane precedenti. Praticamente mio padre aveva avuto la stupenda idea di farmi come regalo di Natale anche se in anticipo, l’opportunità di andare a vedere il primo concerto di Lee Ryan a Roma. Quindi si era messo d’accordo con mio zio per poter prendere i biglietti. Il fratello di mio padre infatti abita non molto lontano dalla capitale.
     
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  10. Angy_Tay<3
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    . Non appena tornai con la mente alla realtà, seguii Jamie. Robert ci fece cenno di sederci nei due posti liberi accanto a lui.
    –Ehi ce ne avete messo di tempo! Cosa stavate combinando? Jamie guarda che lei non è solo tua…-


    Capitolo 14.2 Un incontro “particolare”

    Alle ultime parole di Robert scoppiai a ridere fragorosamente.
    -Ahahahahah bella questa! Sentiamo: di chi sono? Sono troppo curiosa. Comunque Jamie mi ha accennato qualcosa riguardo il montaggio del film. L’avete finito di girare?-
    Questa volta a prendere la parola fu Nikki, che era rimasta in silenzio per quasi tutto il tempo.
    –Se ricordo bene non dovrebbe mancare nulla. L’incontro con Chris è dopo domani … ti è piaciuta la tua nuova casa?-
    Lei e Ashley , come i loro personaggi, si interessavano nel loro tempo libero di: moda o comunque di tutto ciò che aveva uno stile particolare. Lessi qualche articolo su di loro in una rivista di gossip e beauty, nella quale era spiegato il loro look e come si potesse creare qualcosa di simile.
    -Angy non farci rimanere sulle spine!- Ashley non stava più nella pelle per la curiosità.
    -Ok, tranquille vi dico tutto! Allora … la casa dei miei zii è fantastica, mi piace da morire e per di più Kristen ha indovinato appieno il mio stile. La mia nuova camera mi rispecchia moltissimo ed inoltre sono sicura che con il tempo diventerà veramente il mio piccolo mondo. Credo che dovrò comprarmi un’agenda, ed un calendario per il momento.- mentre parlavo, notai l’assenza di alcuni di loro, ed uno strano silenzio. La situazione fu risollevata un poco dall’arrivo del cameriere.
    –Ragazzi avete già scelto cosa prendere?- Il giovane non mi sembrò tanto colpito dalla nostra presenza. Doveva essere un tipo davvero formale e per questo, giusto, nel mondo del lavoro. Mia cugina prima di parlare si guardò intorno spaesata, non sapendo come annunciare l’arrivo di Henry Cavill e Jonathan Rhys Meyers.
    -Ehm non abbiamo ancora finito di scegliere veramente.- il cameriere si congedò rapidamente, siccome nel frattempo la gelateria si era quasi riempita del tutto. Mentre gli altri sceglievano cosa prendere, lo sguardo mi cadde sulla porta d’ingresso del locale. In quel momento la mia attenzione aumentò notevolmente a causa dell’arrivo di due bellissimi ragazzi. Il primo indossava un berretto grigio scuro con la visiera calata sugli occhi, una tshirt nera aderente, un paio di jeans blu e stivaletti beige. Oltre ad esser ben vestito, il ragazzo era molto alto e dall’aderenza della tshirt si poteva intravedere anche la sua perfetta muscolatura. Il suo amico invece era un po’ più basso e nonostante ciò non trasfigurava accanto a lui. Egli infatti indossava: una camicia azzurra a maniche a tre quarti tirate su ed era aperta sul davanti formando uno scollo a V, un paio di jeans stretti a sigaretta di colore grigio chiaro, stivaletti marroni e una felpa grigia antracite legata in vita; il suo look terminava con un bel paio di occhiali da sole Rayban a goccia di colore ambra indossati in modo impeccabile. Come previsto una delle cameriere per poco non svenne trovandosi davanti dei ragazzi così belli. Inoltre poco dopo i bei tipi fecero cenno a mia cugina di raggiungerli. Diventai in quel modo ancor più scettica e confusa. La giornata era stata davvero molto inusuale per me, ma non per questo disprezzata, anzi le cose fuori dal comune mi divertivano sempre.
    -Cosa sta succedendo? Chi sono quei tipi?- domandai un po’ agitata a Robert che nel frattempo aveva appena finito di parlare con Taylor. La risposta non tardò ad arrivare, grazie all’arrivo di Kristen e dei due ragazzi. Non appena furono abbastanza vicini il mio cervello si mise subito in funzione ricollegando la fisionomia dei nuovi arrivati con due dei miei attori preferiti. Sbattei le palpebre per accettarmi che non stessi avendo una visione immaginaria. A darmi la conferma della scoperta appena fatta fu con mio stupore Kristen.
    –Tesoro loro sono, come avrai potuto immaginare Henry Cavill e Jonathan…- Non le diedi il tempo di concludere le presentazioni che automaticamente presi il coraggio di terminare al posto suo.
    –E Jonathan Rhys Meyers, due dei miei punti di riferimento, nonché attori preferiti proprio come voi. Kristen credo di aver capito come hai fatto a contattarli. Dimmi se sbaglio: quando sei andata a farmi la scheda telefonica hai avuto la stupenda idea di telefonargli.- lei annuì e si fece da parte per poter lasciare lo spazio ai nuovi arrivati. Fra i due Jonathan decise di non perdere altro tempo per le presentazioni.
    -ciao Angela è un vero piacere fare la tua conoscenza. Ho letto in giro parecchie notizie sul tuo arrivo a Los Angeles e soprattutto del tuo ingresso nel mondo dello spettacolo.-
     
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  11. Angy_Tay<3
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    Diedi una forte stretta di mano al bell’irlandese e per mia fortuna fui capace anche di rivolgergli un piccolo sorriso.
    -Il piacere è tutto mio. E’ dal lontano 2005 che ti seguo. Per puro caso ho visto in televisione un film in cui eri il protagonista maschile. Il film era Sognando Beckham. Un allenatore del genere non passa di certo inosservato.-
    Lui scoppiò a ridere alla mia affermazione prendendola come una battuta, oltre ad un complimento. Henry aspettò con ansia che il suo collega ed amico si facesse da parte per poter fare altrettanto.
    –Angela Tabata sono contento di aver avuto inconsapevolmente questo effetto su di te. Sai, sentire delle belle impressioni dai fans, ci riempie d’orgoglio e ci dà il giusto input di proseguire per la nostra strada. E in questo modo di seguire i nostri sogni.-
    Il bell’irlandese si spostò controvoglia per fare spazio al altro ragazzo. Quest’ultimo decise di salutarmi con un abbraccio amichevole.
    –Tabata! Che bel nome! È insolito ma proprio per questo piacevole da ricordare. Sono sicuro che conosci anche alcuni miei film, vero? Kristen ci ha molto parlato di te e così ho voluto accertarmi di persona delle tue doti e non solo. Spero che quest’incontro duri a lungo.-
    Mia cugina fece cenno agli altri di scalare di posto in modo da far entrare nel tavolo anche i nuovi arrivati. In quei minuti rimasi in silenzio per riflettere sulle novità e rendermi conto che questa volta, la mia mente non stava facendo dei brutti scherzi. Dovetti ammettere che tutto ciò fu possibile grazie alla mia botta di matto e uscita dal guscio.
    –Oh mamma! Non so proprio cosa dire! Sono felicissima di fare la vostra conoscenza. Sì Henry ho visto alcuni tuoi film e ovviamente tutte le serie dei Tudors.- Mi guardai intorno cercando di trovare in qualche modo aiuto da parte degli altri. Ogni volta che conoscevo persone nuove avevo paura di strafare, e soprattutto di sembrare antipatica o infantile. Le mie reazioni erano sempre differenti e molto spesso non mi rispecchiavano del tutto. Jonathan ascoltò con un certo interesse il mio intervento e non perse tempo ad intromettersi non appena nominai la serie dei Tudors.
    –Bene, quale serie ti è piaciuta di più? Comunque devo dire che non è facile trovare fan fedeli al cento per cento. Sai alcuni non appena vedono che non vengono esauditi i loro desideri, non ci pensano due volte ad abbandonarti o a criticarti. Ovviamente come avrai potuto capire molte scelte nei film non dipendono da noi.- su questo aspetto nessuno ebbe da ridire siccome Jonathan aveva visto giusto. –Sì è vero. Certe volte le fan sono troppo esagerate non vi considerano come persone ma come delle loro proprietà.- Mentre la conversazione proseguiva, mi accorsi che l’attenzione di Nikki era rivolta altrove. La bionda guardava troppo spesso il suo cellulare, come se stesse aspettando qualcosa di estremamente importante. In tutti quei mesi non avevo mai visto Nikki così assente. Il nostro rapporto come quello con gli altri era diventato via via sempre più stretto e confidenziale. Eravamo diventate una sorta di migliori amiche.
    –Ehi Nikki! Qualcosa non va?- Domandai con tono preoccupato alla ragazza che avevo imparato a conoscere, che sembrava avere la testa ancora altrove. Lei per tutta risposta scosse la testa. –Ok, se hai bisogno di consigli sono qui!- Kristen qualche minuto dopo fece cenno al cameriere per poter prendere le tanto attese ordinazioni. Io avevo scelto un milk shake alla Nutella e un caffè, gli altri invece si erano buttati su gusti più estivi. Il cameriere tornò al bancone con aria completamente stravolta. Non doveva essere abituato ad avere tante persone famose in un’unica stanza allo stesso tempo. –Ragazzi quali sono i programmi per la serata? Anche perché conoscendovi so che avete organizzato sicuramente qualcosa!- Dissi tutta allegra, poiché l’ansia per la festa a sorpresa era tornata a farmi visita.
     
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10 replies since 10/3/2011, 15:29   628 views
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